Dibattito sul futuro di Cristiano Ronaldo che è già volato in Portogallo
Il giorno dopo la festa, arriva il tempo delle domande. Che, in sintesi, ruotano attorno al destino di Andrea Pirlo e di Cristiano Ronaldo. La Champions League conquistata all’ultima giornata – quando ormai sembrava definitivamente sfumata dopo la batosta nello scontro diretto con il Milan – e festeggiata quasi come uno Scudetto ha regalato ai bianconeri un ultimo grande sorriso in una annata che resta in chiaroscuro, tra trofei conquistati (Supercoppa e Coppa Italia) e cocenti delusioni in campionato e in Champions League.
La qualificazione
Il quarto posto strappato a scapito del Napoli e il successo al Mapei Stadium contro l’Atalanta non a caso potrebbero non bastare al ‘Maestro’ per guadagnarsi la riconferma per l’anno prossimo, anche perché nel bilancio pesano e non poco l’uscita di scena in Europa agli ottavi contro il Porto e una lotta per lo Scudetto abbandonata troppo presto, tanto da mettere a repentaglio addirittura la qualificazione alla massima competizione europea. “Io mi vedo al 100% ancora alla Juve ma non sono io che decido – ha ribadito Pirlo nel post partita di Bologna – Ora ci godiamo questa qualificazione poi ne parleremo con la società”. Questa settimana sarà quella decisiva per conoscere il futuro del tecnico, che si inserisce nel mezzo di una rivoluzione ben più ampia che potrebbe coinvolgere anche alcuni ruoli apicali a livello dirigenziale (su tutti Fabio Paratici, in scadenza), ma l’aver salvato la stagione in qualche modo potrebbe non essere sufficiente al Maestro per prolungare il suo soggiorno alla Continassa.
In cerca di riscatto: quale futuro per Ronaldo?
I ragionamenti sul tecnico hanno la priorità in casa Juve anche per programmare al più presto l’annata che verrà – e che a Torino sperano sia quella del riscatto – ma subito dopo, anche in virtù della scelta che verrà fatta, inevitabilmente verrà aperto il dossier Ronaldo. A maggior ragione dopo la panchina di Bologna, nell’ultima uscita dell’anno, gara in cui si è messo in mostra il resto dell’argenteria bianconera, da Morata a Dybala passando per Kulusevski e Chiesa. Il poker in terra emiliana infatti ha riacceso il dibattito – quasi una provocazione per un giocatore che si è laureato capocannoniere della Serie A – su quale Juve sia più funzionale tra quella senza CR7 e con CR7. Di certo, la Vecchia Signora ha dimostrato come ci sia vita anche senza il fuoriclasse di Madeira, volato nella ‘sua’ Lisbona con un volo privato subito dopo il match, senza passare da Torino. La convocazione in nazionale incombe, il Portogallo vuole essere protagonista all’Europeo e Cristiano non è mai sazio di traguardi e di reti. La qualificazione Champions strappata sul gong dalla Juventus potrebbe riavvicinarlo ai colori bianconeri (in caso di Europa League il divorzio sarebbe stato fuori discussione) ma proprio le ultime istantanee del ‘Dall’Ara’ mostrano un Ronaldo in panchina, distante da un ruolo da protagonista. Che forse potrebbe ritagliarsi nuovamente altrove.
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