Stasera il primo esame europeo per Spalletti e Sarri
Non ci sarà la stessa atmosfera che offre la Champions ma l’obiettivo di volare alto in Europa resta chiaro e nitido. Napoli e Lazio si affacciano in Europa League con il desiderio di lasciare il segno, spinti da due tecnici agguerriti e abituati alle sfide di vertice come Spalletti e Sarri, con quest’ultimo che ha trionfato in questa competizione alla guida del Chelsea nel 2019. I partenopei battezzano la stagione continentale affrontando il Leicester, la più forte del girone cui fanno parte anche Legia Varsavia e Spartak Mosca). Partire al meglio servirà a non complicarsi troppo il percorso e affannarsi ma soprattutto ribadire il buon stato di forma espresso in campionato.
Per questo in campo vuole esserci il capitano coraggioso, Lorenzo Insigne che nonostante una contusione al ginocchio ha chiesto di giocare. La squadra è apparsa in condizione, la vittoria sulla Juventus ha amplificato forze e autostima e anche se il vero traguardo del Napoli è tornare a calcare i palcoscenici della Champions per la prossima stagione, c’è l’intenzione di non snobbare il torneo puntando a migliorare il risultato del 2015, quando la squadra guidata da Rafa Benitez si fermò in semifinale contro il Dnipro.
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— UEFA Europa League (@EuropaLeague) September 16, 2021
Lo stesso allenatore del Leicester, Brendan Rodgers, ha elogiato Spalletti e il Napoli, “club che negli ultimi dieci anni ha sfidato molte delle più forti squadre del mondo”, considerandolo squadra da Champions e tra le favorite dell’Europa League.
Spalletti potrà contare su Ospina e Osimhen che hanno ottenuto il via libera dalla Uefa (l governo inglese infatti non ha preteso la quarantena per i due giocatori che erano rientrati da Paesi in lista rossa) ma chiede alla squadra la massima attenzione: “Spero che la mia squadra si faccia trovare pronta, ci sarà un impatto forte. Se non abbiamo il rubinetto aperto delle nostre qualità potremmo avere delle difficoltà”.
Il tecnico toscano predica quindi umiltà: “Venendo da risultati positivi probabilmente ci si crede di essere a buon livello e offrire impatto e concretezza anche a livello internazionale. Ed invece dobbiamo fare dei passi in avanti e dobbiamo lasciare da parte la presunzione o la convinzione di essere già una ottima squadra”.
Per il tecnico partenopeo l’Europa League è dunque un trofeo da giocare al meglio e da non snobbare, come in passato hanno fatto le squadre italiane. L’idea è quella di non affidarsi al turn over: “Quello deve ancora iniziare. Diventa fondamentale che si giochi da Napoli”.
Alcuni cambi invece sono previsti nella Lazio che, balbettante in campionato e ancora in piena di costruzione, in Europa League se la vedrà in trasferta a Istanbul con i turchi del Galatasaray guidati da Fatih Terim, inseriti nel girone insieme a Olympique Marsiglia e Lokomotiv Mosca.
Il calendario è fitto (ci sarà il Cagliari, e il turno infrasettimanale con il Torino prima del derby di domenica con la Roma) ma Sarri, rimasto sorpreso dalle due giornate di squalifica diopo l’espulsione il Milan (“Non me l’aspettavo, mi difenderò”), non intende fare rivoluzioni anche se vuole capire il peso della sua rosa: “Domani schiererò la miglior formazione possibile, sceglierò i giocatori che mi daranno più garanzie.Non ci possiamo permettere stravolgimenti perché ancora non abbiamo un’identità così forte da poter cambiare tanto”, ha fatto sapere il tecnico biancoceleste.
“Dobbiamo dare una risposta a noi stessi e, se ci riusciremo, saremo contenti anche per i nostri tifosi”, ha concluso l’ex allenatore del Napoli. Probabile quindi l’esordio di Strakosha, il ritorno tra i titolari di Lazzari e Muriqi in attacco con ai lati Zaccagni e uno tra Pedro e Felipe Anderson.
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