In casa rossonera tiene banco ancora la sconfitta con l'Atletico Madrid di martedì sera

Il ritorno nell’Europa che conta non è stato come lo si era immaginato per il Milan, con due sconfitte nelle prime due partite. E’ vero che gli avversari si chiamavano Liverpool e Atletico Madrid, due squadre ormai da anni nel gotha continentale. I rossoneri sono tornati da Anfield e usciti da San Siro a mani vuote ma con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per giocarsi la qualificazione fino in fondo. Certo il percorso si è già fatto durissimo e le prossime due partire contro il Porto saranno decisive. Solo vincendole entrambe il Milan potrebbe tornare in corsa e magari giocarsi la qualificazione in uno scontro diretto contro l’Atletico Madrid al Wanda Metropolitano. Difficile, ma non impossibile come si evince anche dalle parole del presidente Paolo Scaroni. “Resto fiducioso anche per questo girone di Champions, perché ho visto una squadra che è in grado di battere chiunque”, ha detto a margine dell’evento di Fondazione Milan ‘Restore The Music Milan’.

All’indomani della notte di San Siro resta però un grande amaro in bocca per l’arbitraggio del turco Cakir, vecchia conoscenza del calcio italiano e che ancora una volta ha penalizzato una squadra del nostro campionato. “Non parlo mai degli arbitri, è un argomento che va lasciato da parte. Certo, essere sconfitti è sempre doloroso, però mi porto dietro ottimismo e fiducia perché ho visto una bella squadra, combattiva e resiliente e questo mi fa ben sperare per il futuro”, ha detto ancora Scaroni. “È stato molto emozionante per tutti vedere di nuovo la Champions a San Siro. Il Milan deve stare sempre in Champions, questo è l’obiettivo che ci poniamo. Poi le partite sono fatte di episodi e ieri ce ne sono stati non a nostro favore, ma nell’insieme ho visto una bella squadra”, ha aggiunto.

E sulla direzione di gara è intervenuto anche Gordon Singer. L’imprenditore americano, gestore con il padre Paul del fondo Elliott proprietario del club rossonero, era in tribuna martedì sera a San Siro e mercoledì mattina ha presentato l’iniziativa di Fondazione Milan ‘Restore the music’. “Avevo invitato gli arbitri per l’evento di oggi, ma non li vedo (sorride, ndr)”, ha detto scherzando il magnate americano. Anche sui social tra i tifosi è montata la rabbia per due decisioni che non hanno convinto. Il secondo giallo a Kessie è sembrato eccessivo, anche se il fallo in effetti era al limite. Anche sul penalty finale restano i dubbi di un tocco di mani di Lodi precedente a quello punito di Kalulu. “Diciamo che l’arbitro non è stato il migliore in campo”, ha commentato con filosofia Pioli dopo la partita.

Il tecnico rossonero può comunque guardare il bicchiere mezzo pieno, perchè nella prima mezzora il suo Milan ha messo alle corde un Atletico forse sorpreso dall’intensità e dal pressing dei rossoneri. “C’è delusione perché eravamo vicini ad ottenere un risultato importante contro una squadra molto forte. Abbiamo giocato un grande calcio per mezzora, poi abbiamo subito la superiorità numerica. Un peccato per l’ambiente, la serata e i tifosi”, ha sottolineato ancora Pioli. “È una prestazione che ci deve dare fiducia e convinzione”, ha aggiunto il tecnico. Un Pioli che, aspettando il rientro di Ibrahimovic, si gode il talento dei suoi giovani attaccanti Brahim Diaz e Leao. Proprio il portoghese martedì è stato tra i migliori, segnando un gol e sfiorandone un altro in rovesciata. “Dispiace per il risultato, ma sono fiero dei miei compagni. Grazie a tutti i tifosi per il sostegno, forza Milan sempre!”, ha scritto oggi sui social.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: