Il ko fragoroso in terra norvegese della Roma contro il Bode finisce per riflettersi sulla vigilia del match all'Olimpico contro il Napoli
Un Mourinho a muso duro, senza freni, pronto a tenere compatta squadra e società, far quadrato con la proprietà chiedendo che ci sia rispetto per loro e che non si alimentino bugie e falsità sul suo conto. Il ko fragoroso in terra norvegese della Roma contro il Bode inevitabilmente finisce per riflettersi, con tutto il suo carico di rabbia e polemiche, sulla vigilia del match all’Olimpico contro il Napoli. E il tecnico portoghese, spiazzando come al solito la platea, scarica subito i suoi strali mostrando la mascella serrata verso chi ha lanciato critiche feroci contro squadra, società, tecnico e giocatori. Il primo tackle è di quelli incisivi e diretti: “C’è tanta gente che ride per quello che è successo. La proprietà ha speso tanti soldi e tanti ne abbiamo dovuto spenderne altri per creare le condizioni per il successo del progetto. E qui c’è gente che ride. E qualcuno ride con le tasche piene di soldi“. Questa la prima stilettata in conferenza stampa cui ne segue una seconda ancora più dura. “Un risultato come quello in Norvegia così succede una volta nella vita ma l’unico responsabile della sconfitta sono io. Né la società, né Tiago Pinto. Io infelice? Falso. Così come è falso che io non sia contento della rosa, è una cosa che non ho mai detto. Mourinho vuole più calciatori? Sì, come tutti ma non sono uno str… e ho rispetto per i Friedkin e per Tiago Pinto. E anche i tifosi li rispettino. Accetto la situazione e la capisco. Ci sono tanti con le tasche pieni di commissioni, poi arrivederci a tutti. E chi paga? I Friedkin, Tiago e Mourinho in panchina. Il mio lavoro è essere onesto: giovedì è responsabilità mia”, ha aggiunto.
Mou di fatto chiede di lasciare in pace i Friedkin e il ds Tiago. “Se pensano di potermi aiutare di più a gennaio e in estate, grazie mille. Ma sono qui con loro. In panchina domani non ci sono giocatori scarsi ma ci sono ragazzi di 17 e 18 anni”, ha ribadito. E’ dunque in questo clima che Mou e la sua Roma, reduce dall’imbarazzante quanto raggelante ko al circolo polare artico, è chiamata al riscatto contro il Napoli dell’ex Spalletti. “Stanno bene tutti e domani scenderà in campo la formazione che ha affrontato la Juventus. Contro il Napoli non può essere la gara della svolta, ma sappiamo di affrontare una squadra che ha vinto tutte e otto le gare di campionato. Col Napoli non penso a nessun risultato negativo, a me piace giocare queste grandi sfide, li affronteremo faccia a faccia e faremo di tutto per vincere. Sfidiamo un grande allenatore forte e una compagine preparata”, ha aggiunto. La storica sconfitta in Conference League però non verrà mai dimenticata. E neanche un successo contro il Napoli la potrà cancellare nonostante nel calcio sia facile dimenticare in fretta. “Una vittoria per 6-1 con il Napoli non cambia niente. Qui lavoriamo tanto, abbiamo anche ereditato una cicatrice emotiva di un record di infortuni che non ho mai visto in vita mia. Una delle nostre grandi preoccupazioni è che a questo livello dobbiamo per forza migliorare tante: lavoriamo tanto con i dati e le statistiche e il recupero”. La Roma vuole e deve reagire al più presto. Mou lo chiede con forza. Ma dopo tanto parlare probabilmente le chiacchiere non servono più. “Per me è tutto molto obiettivo e pragmatico. Non mi interessa quello che abbiamo fatto tre giorni fa. La Roma è una grande squadra e ha un grande allenatore”.
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