Povera Juve, Chelsea implacabile. Pur in formazione ampiamente rimaneggiata, i Blues campioni d’Europa fanno un sol boccone dei bianconeri e di fatto suggellano il passaggio agli ottavi di finale di Champions League con il primo posto nel girone. Il 4-0 di Stamford Bridge è l’esito di un confronto tra due squadre che praticano due sport diversi: troppo alto il ritmo imposto dal Chelsea, trascinato dai gol di Chalobah, James, Hudson-Odoi e Werner. Il tutto senza Lukaku e Havertz in avanti e con Kante costretto ad uscire a metà primo tempo. Prestazione da dimenticare per la Juventus, nelle cui fila si salvano solo Locatelli e McKennie. Troppo ‘mosci’ i vari Rabiot, Bentancur e Alex Sandro, non pervenuto Chiesa, letteralmente travolti dalla velocità e dalla fisicità dei centrocampisti e degli esterni avversari. Con prestazioni del genere in Europa si fa poca strada, tenendo conto che negli ottavi c’è il rischio di pescare una big come City, Psg o Bayern.
A Stamford Bridge, Allegri schiera in attacco Morata e Chiesa con un centrocampo di fatto senza esterni con McKennie, Locatelli, Bentancur e Rabiot. Scala in difesa Cuadrado, visto l’infortunio di Danilo. In panchina si rivede Dybala, con Kean e Kulusevski. Nel Chelsea, Tuchel schiera un tridente composto da Ziyech, Hudson-Odoi e Pulisic. A centrocampo c’è anche l’azzurro Jorginho. Dopo un mese torna a disposizione Lukaku, anche lui reduce da un infortunio, e inizialmente in panchina. Prima della partita, i giocatori delle due squadre si sono inginocchiati in supporto al movimento ‘Black Lives Matter’ per il rispetto dei diritti civili.
Come prevedibile, inizio arrembante del Chelsea che costringe subito la Juventus ad abbassare il baricentro a difesa della porta di Szczesny. Frenetico il ritmo imposto dai Blues, che assediano letteralmente l’area bianconera. Dopo quasi dieci minuti, la Juve prova a mettere la testa fuori dalla sua metà campo e con un paio di azioni manovrate si affaccia anche pericolosamente nell’area inglese.
Al quarto d’ora occasione per il Chelsea con Hudson-Odoi, ottima la chiusura di De Ligt. Ci prova poi anche James dalla distanza, su punizione, attento Szczesny. Il gol dei Blues arriva al 25′ firmato da Chalobah in mischia su calcio d’angolo, ma clamorosa la decisione dell’arbitro di non andare a rivedere al Var un evidente tocco di braccio di Rudiger prima che la palla arrivasse all’ex Napoli.
Immediata la reazione bianconera, con Morata che buca la difesa inglese e supera in pallonetto Mendy ma Tiago Silva si immola con un salvataggio clamoroso sulla linea. Il Chelsea però continua a spingere e poco dopo la mezzora sfiora il raddoppio con James, ancora decisivo Szczesny. Prima dell’intervallo, Blues vicini di nuovo al raddoppio con Hudson-Odoi che, a tu per tu con Szczesny, viene anticipato da un grande intervento di Bonucci. La Juve chiude il suo difficile primo tempo con un destro dal limite di Bentancur di poco alto.
Nel secondo tempo la squadra di Allegri continua ad essere in balia di un Chelsea assatanato. Blues pericolosi in avvio prima con Hudson-Odoi, poi con Rudiger e Tiago Silva su calcio d’angolo, poi ancora con Ziyech e Hudson-Odoi sull’ennesima palla persa di Bentancur. Per il raddoppio è solo questione di minuti e arriva puntuale al 56′ firmato da James con uno splendido destro in diagonale da posizione defilata. Passano ancora due minuti e Hudson-Odoi firma anche il 3-0, al termine dell’ennesima azione tambureggiante del Chelsea. Juventus rimasta negli spogliatoi. Allegri prova a correre ai ripari inserendo Dybala per l’impresentabile Bentancur, una mossa tardiva visto che ormai il risultato e anche il primato nel girone sono ampiamente compromessi. Entrano anche Arthur e Kean per Locatelli e Morata, ormai il tecnico bianconero pensa già alla sfida di sabato contro l’Atalanta. Nel Chelsea esce invece per un infortunio, che sembra grave, Chilwell. Messo al sicuro il risultato, i Blues si rilassano e concedono un paio di occasioni alla Juventus con Dybala, McKennie e Kean. Nel finale, però, prima Szczesny compie un miracolo su Ziyech, poi è il neo entrato Werner a firmare il definitivo 4-0 nei minuti di recupero.