Il Chlesea pareggia: bianconeri primi
Il Chelsea fa un regalo di Natale alla Juventus con un paio di settimane in anticipo e ‘consegna’ ai bianconeri il primato nel girone di Champions League. I blues infatti inciampano a San Pietroburgo contro lo Zenit (3-3), mentre la Vecchia Signora fa il suo dovere contro il Malmoe, piegato di misura dalla zuccata di Kean nel primo tempo. Il ritorno del ‘corto muso’ vale il sorpasso al fotofinish e il primo posto nel girone H, in una gara che Dybala e compagni avrebbero dovuto chiudere prima del 90′ e che conferma i problemi in zona gol della squadra. Il successo dell’Allianz Stadium sui campioni di Svezia, mai davvero pericolosi, ha comunque permesso ad Allegri di far rifiatare qualche titolare (da de Lig a Chiellini passando per Locatelli) e di trarre indicazioni positive in vista del rush finale in campionato (Venezia, Bologna e Cagliari i prossimi impegni) prima della sosta invernale.
Turnover era annunciato in casa Juve e le sensazioni della vigilia trovano conferma nell’undici titolare. In difesa c’è spazio per Rugani accanto a Bonucci, sulla destra tocca al baby De Winter, che diventa così il più giovane bianconero ad esordire dal 1′ in Champions League. In mezzo chance per Arthur, ritrovano una maglia da titolare anche Rabiot e Alex Sandro, chiamati a riscalare le gerarchie. Davanti riposa Morata, c’è Dybala accanto a Kean con Bernardeschi a completare il tridente. La Juve non vuole lasciare niente al caso e parte subito con il piede sull’acceleratore. Rugani scalda i guantoni di Diawara di testa sugli sviluppi di un corner dopo una manciata di minuti, poco dopo conclusione centrale di Bernardeschi. La Vecchia Signora trova spazio per far male tra le linee, con Dybala libero di inventare al 6′ per Kean, che attacca bene la profondità ma spedisce la sfera sull’esterno della rete. Il vantaggio sembra solo una questione di tempo e non tarda ad arrivare: poco dopo il quarto d’ora splendido cross di esterno sinistro di Bernardeschi per la zuccata vincente di Kean, che sbuca in mezzo ai due centrali e fulmina il portiere. Anche dopo l’1-0 i padroni di casa appaiono in pieno controllo, dato che i freschi campioni di Svezia non cambiano il loro atteggiamento in campo, se non con una timida razione nel quarto d’ora finale che produce una mezza opportunità con Berget, anticipato al momento di concludere dall’uscita sicura e pulita di Perin. Appena gli ospiti tentano di alzare il baricentro però i ragazzi di Allegri trovano la via giusta per far male con ripartenze fulminee, come quella nel recupero che produce un tiro a lato di poco di Arthur.
La ripresa diventa la fiera delle occasioni sprecate da parte dei padroni di casa, che non riescono a chiudere la partita peccando di freddezza sotto porta e di precisione e lucidità nell’ultimo passaggio. Il Malmoe non crea vere e proprie occasioni dalle parti di Perin, ma rispetto alla prima metà di partita almeno mette qualche volta il naso fuori dal guscio. La Juve però non ne approfitta, divorandosi le opportunità migliori proprio con Kean, che al 21′ su invito di Morata (staffetta con Dybala, uscito all’intervallo) esalta i riflessi di Diawara e poco dopo perde ancora una volta il duello con il portiere del Malmoe, che prima ‘inciampa’ sul tiro da fuori di Bernardeschi ma subito dopo rimedia sul tap-in a colpo sicuro dell’ex punta dell’Everton e del Psg. Nel finale ancora Kean e infine Cuadrado falliscono il colpo del ko. Ma la Juve vince, e dopo il fischio finale l’esultanza è doppia: perché lo Zenit acciuffa il pareggio (3-3) con il Chelsea in pieno recupero e consegna il primato del girone, e un possibile sorteggio degli ottavi meno complicato, ai bianconeri.
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