Forti del primato in campionato, i campioni d'Italia arrivano alla sfida del Meazza da logici favoriti

Simone Inzaghi va a caccia del suo primo titolo da allenatore dell’Inter. I nerazzurri affrontano mercoledì la Juventus nella finale di Supercoppa, trofeo che il tecnico ha già vinto due volte con la Lazio. In entrambe le occasioni Inzaghi ha battuto proprio la Juve, per cui i tifosi della Beneamata sperano che si avveri il classico detto: non c’è due senza tre. “Ho fatto le due finali con la Lazio contro la Juve, due vittorie importanti partendo da sfavoriti. E’ motivo di orgoglio, ma ho anche perso una finale di Coppa Italia. Sarà una partita bella da disputare, cercheremo di dare una soddisfazione ai tifosi. Daremo il 120% in campo”, ha dichiarato Inzaghi nella conferenza stampa della vigilia.

Forti del primato in campionato, i campioni d’Italia arrivano alla sfida del Meazza da logici favoriti. Il tecnico, però, frena gli entusiasmi. “E’ una finale, in queste partite non ci sono favoriti. Incontriamo una squadra in salute, domenica ha ribaltato una partita complicatissima. Hanno fatto qualcosa di straordinario. Conosciamo la Juve, sono abituati a giocare finali con giocatori di grande esperienza”, ha detto. “Noi sappiamo le nostre qualità e vogliamo regalare una vittoria ai nostri tifosi, le motivazioni saranno importantissime”, ha aggiunto. In tribuna ci sarà anche il presidente Steven Zhang, arrivato dalla Cina. “Sono contento, ma l’ho sempre sentito molto vicino. “Speriamo domani di fare una grande partita per lui, i tifosi e la società”, ha aggiunto.

Di fronte una Juve reduce dalla clamorosa rimonta per 4-3 contro la Roma, ma che sarà priva di Federico Chiesa per il resto della stagione a causa di un brutto infortunio. “La Juve ha una rosa importante, Allegri saprà come sostituirlo nel migliore dei modi. Poi domani recuperano Bonucci e Chiellini, sicuramente avranno una squadra molto competitiva”, ha replicato Inzaghi. “Vorrei fare un in bocca al lupo a Chiesa, conosco molto bene il padre che ha giocato con me alla Lazio. Oltre ad essere un grande giocatore della Juve è un patrimonio del calcio italiano”, ha detto con grande sportività. Per quanto riguarda la formazione dell’Inter, invece, non si è sbilanciato. “Sono tutti in buone condizioni compresi Dzeko e Correa. Stanno bene tutti e quatto gli attaccanti, due giocano e due vanno in panchina. Non deve essere un problema averli tutti a disposizione, anzi è una grandissima risorsa”, ha concluso Inzaghi.

Se nella Juve non ci sarà Szczesny perché ancora non vaccinato, la porta dell’Inter sarà difesa come sempre da capitan Handanovic. “La partita con la Juve si sa, è sentita da parte nostra e da parte loro. E’ un Derby d’Italia con un titolo in palio, vogliamo vincere come loro”, ha detto il portiere sloveno che dopo anni a bocca asciutta ha finalmente iniziato a vincere. “Siamo consapevoli della nostra forza, ma ora è cambiata anche la percezione degli avversari che ci guardano da Inter. Lo sentiamo, è una cosa importante”, ha detto. Infine guardando al confronto tra la gestione Conte e quella attuale, Handanovic ha concluso: “Con Inzaghi ci si diverte di più in allenamento, ci sono meno schemi ma l’importante è sempre vincere. Non bisogna mai abbassare la guardia perchè nel calcio in una settimana può cambiare tutto. La stagione è ancora lunga”.

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