Dopo l'1-2 dell'andata al Do Dragao, la squadra di Maurizio Sarri non è andata oltre il 2-2 nel ritorno giocato all'Olimpico

Il cuore non basta. La Lazio saluta anzitempo l’Europa League, eliminata dal Porto del grande ex Sergio Conceicao. Dopo l’1-2 dell’andata al Do Dragao, la squadra di Maurizio Sarri non è andata oltre il 2-2 nel ritorno giocato all’Olimpico. Biancocelesti che hanno sognato la qualificazione dopo il 20esimo gol di Immobile in Europa, poi il Porto è salito in cattedra ribaltando il risultato con un rigore di Taremi e una rete di Uribe. Inutile nel finale il 2-2 di Cataldi, che quanto meno ha evitato una amara sconfitta. Passa meritatamente il Porto, che si è confermata squadra di livello internazionale nonostante le cessioni dei vari Luis Diaz e Sergio Oliveira. Per la Lazio, che ha lottato fino alla fine, resta ora come obiettivo il campionato per riprovare l’assalto all’Europa anche il prossimo anno. Sarri recupera Ciro Immobile in attacco, al suo fianco Felipe Anderson e Pedro. In mezzo al campo Milinkovic, Leiva e Luis Alberto. Nel Porto dell’ex Sergio Conceicao la coppia d’attacco è formata da Taremi e Toni Martinez.

Primo tempo giocato a ritmi alti dalle due squadre, con il Porto più manovriero e la Lazio sempre pronta ad affondare con rapide verticalizzazioni. Al quarto d’ora la squadra di Sarri si rende pericolosa con un sinistro di poco fuori di Immobile. Il bomber biancoceleste si vede poi annullare un gol per fuorigioco due minuti dopo. Al 19′, però, è proprio lo scatenato Immobile a sbloccare il risultato con un micidiale contropiede chiuso con un destro vincente sul primo palo. La partita si accende, di nuovo a Immobile viene annullato un gol per fuorigioco. Poi alla mezzora l’arbitro tedesco Aytekin, con il supporto del Var, concede un rigore al Porto che Taremi trasforma per l’1-1. Il bomber iraniano era stato inizialmente ammonito per simulazione, mentre la review ha evidenziato un evidente fallo da rigore di Milinkovic. Nel finale di tempo i ritmi calano leggermente, la Lazio attacca ma si rende pericolosa solo con un colpo di testa di Milinkovic alto su punizione di Luis Alberto. Nel secondo tempo, invece, la Lazio riparte con un atteggiamento un po’ indolente e il Porto per poco non ne approfitta sfiorando il raddoppio con un colpo di testa di Pepe di poco fuori. La squadra di Sarri si scuote e replica con la coppia Milinkovic-Luis Alberto che confezionano un’azione pericolosa in area portoghese: sulla sponda di testa del serbo, lo spagnolo calcia rasoterra di poco a lato. Il Porto però continua a rendersi pericoloso, prima con Otavio, poi con Vitinha e ancora con il neo entrato Galeno. Strakosha è attento su tutte e tre le conclusioni da fuori. Il gol portoghese è nell’aria e arriva inevitabile al 68′, firmato da Uribe dopo una bella triangolazione con Taremi al limite. Questa volta Strakosha non può nulla. La Lazio sbanda paurosamente, il Porto domina e sfiora ancora la rete con il solito Taremi. Finale di gara nervoso, si sfiora anche la rissa tra Immobile e i giocatori portoghesi. Anche Sarri fa sentire la sua voce. La Lazio è sfortunata perchè Luis Alberto ha tre grandi occasioni per riaprire la partita, in una colpisce anche l’incrocio dei pali. Pure Immobile ha una buona chance, ma il portiere lusitano Costa è un autentico muro. Il gol lo trova infine Cataldi al 95′ sull’ennesima repsinta di Costa su tiro di Immobile. Un gol che evita la sconfitta alla Lazio, ma non l’eliminazione.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata