Ancelotti: "Siamo fiduciosi". Pochettino sul rientro del francese: "Sta bene"
Tredici Champions da una parte, il tridente delle meraviglie Neymar-Messi-Mbappé dall’altra. Il Santiago Bernabeu si appresta a vivere un’altra notte di coppa indimenticabile per il ritorno degli ottavi tra Real Madrid e Paris Saint-Germain. Una partita che, per qualità delle due rose, poteva tranquillamente valere una finale ma che, per gli scherzi dell’urna di Nyon, vedrà uno dei due club salutare la manifestazione già nel primo scoglio a eliminazione diretta. I parigini partono con il vantaggio del successo dell’andata (1-0), ma il nuovo format che ha cancellato la regola dei gol in trasferta lascia tutto in equilibrio. Di certo, servirà un’altra versione dei blancos rispetto alla prova opaca del ‘Parco dei Principi’.
Il primo a esserne consapevole è Carlo Ancelotti. “Il miglior Real Madrid può competere con il miglior Psg. Abbiamo visto il miglior Psg all’andata e domani (oggi ndr) vedremo il miglior Real Madrid”, assicura l’allenatore emiliano, che ha recuperato in extremis in mezzo al campo Kroos. “Abbiamo lavorato sull’aspetto fisico. Non abbiamo giocato bene a Parigi. Ma siamo fiduciosi di poter fare una grande partita domani”. Il Real, capolista in Liga a +8 sul Siviglia secondo, si affida al calore del proprio pubblico e alle reti di Benzema. L’uomo dai gol pesanti da quando CR7 ha lasciato la Spagna.
In casa Psg sembra rientrato l’allarme Mbappé, uscito malconcio dall’allenamento di lunedì per un pestone. I timori di un possibile forfait sono svaniti all’annuncio dell’elenco dei convocati. Anche Mauricio Pochettino a tal proposito ha voluto rasserenare l’ambiente. “Siamo tranquilli, sta bene – ha assicurato – Quando ha ricevuto il colpo era dolorante e urlava dal dolore, ma dopo due ore camminava tranquillamente”. In ogni caso i francesi potranno contare sul rientro a pieno regime di Neymar, che non vede l’ora di scendere in campo in uno dei match di cartello dell’anno dopo aver smaltito l’infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fuori per quasi tre mesi. “Sono fisicamente e mentalmente pronto per aiutare la squadra a fare una grande partita domani sera. Dobbiamo essere tutti pronti – sottolinea l’attaccante brasiliano – Sappiamo di affrontare un avversario molto forte in attacco, ma non abbiamo intenzione di nasconderci. Attaccheremo e daremo tutto per cercare di vincere. Chi è il favorito? E’ una sfida da 50 e 50, non c’è una favorita”. Di certo, però, chi uscirà vincitore dal Santiago Bernabeu diventerà in automatico la squadra da battere lungo la strada che porta alla finale di Parigi.
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