Pioli capolavoro, Ibra vecchio leone
Le pagelle del Milan campione d’Italia.
MAIGNAN 8.5
L’erede di Donnarumma non ha fatto rimpiangere il suo predecessore, calandosi subito nella nuova realtà rossonera. Magic Mike è una garanzia tra i pali, anche dopo il delicato intervento al polso dello scorso autunno.
TATARUSANU 7
Sei presenze, non banali, per sostituire l’infortunato Maignan. Tra la papera con la Fiorentina e il rigore parato a Lautaro nel derby.
TOMORI 8
I 25 milioni di sterline spesi in estate per il riscatto si sono rivelati un affare. Il centrale inglese, ancor più dopo lo stop di Kjaer, a dispetto dell’età ha preso per mano la retroguardia rossonera.
ROMAGNOLI 7
Nell’anno in cui ha perso minutaggio ha dimostrato di sapersi far trovar pronto quando chiamato in causa. Il futuro in rossonero è incerto – il contratto è in scadenza a giugno – ma resta uno dei pezzi su cui il Milan ha costruito la propria impresa.
KALULU 7.5
Un’altra delle grandi scoperte di Pioli. Preso come terzino di riserva da far crescere, il giovane francese classe 2000 si è ritagliato un ruolo sempre più da protagonista come difensore centrale. E ha ancora grossi margini di crescita…
KJAER 7
Leader carismatico dentro e fuori dal campo, è stato costretto a chiudere in anticipo la stagione a dicembre per la rottura del legamento del ginocchio. Attorno a lui è cresciuta tutta la squadra, ma questo scudetto è anche suo.
GABBIA 6.5
Appena otto presenze, ma il prodotto del vivaio rossonero non si è mai tirato indietro. E in futuro può solo migliorare.
THEO HERNANDEZ 8
Il TGV rossonero resta uno degli uomini cardine su cui Pioli ha cucito il resto della squadra. Sempre più determinante, con Leao forma il migliore asse offensivo del Diavolo.
BALLO-TOURE’ 6.5
Ha trovato poco spazio, anche perché per Pioli rinunciare alla freccia Theo Hernandez è impresa assai ardua.
CALABRIA 7.5
Leader silenzioso, prestazione dopo prestazione si è preso prima la fascia destra e poi i gradi di futuro capitano del Milan. Ha confermato la crescita degli ultimi anni, ormai è un tassello imprescindibile per il Milan.
FLORENZI 7
Arrivato in sordina in estate, piano piano si è ritagliato uno spazio importante, entrando sempre più nelle rotazioni sugli esterni. Prezioso.
TONALI 8.5
La rete con la Lazio è una delle cartoline del successo del Diavolo. E’ il giocatore cresciuto maggiormente rispetto alla scorsa stagione, centrocampista box to box che abbina qualità a quantità. A cui il giovane ex Brescia aggiunge anche una bella dose di carattere.
BENNACER 7.5
Poco appariscente, molto efficace. Insieme a Kessie e Tonali forma una batteria di centrocampisti di assoluto livello, interscambiabili e dal rendimento elevato e costante.
BAKAYOKO 6.5
L’esplosione di Tonali gli ha tolto spazio e minutaggio, ma resta un giocatore prezioso negli schemi di Pioli.
KESSIE’ 8
Lascerà in estate, ma la sua storia in rossonero finisce nel migliore dei modi. Con un pomeriggio a Reggio Emilia indimenticabile.
KRUNIC 7
L’equilibratore di Stefano Pioli, che all’occorrenza lo utilizza sulla tre quarti o a centrocampo. Jolly prezioso.
BRAHIM DIAZ 7
Il folletto rossonero ha trascinato il Diavolo fino a gennaio per poi perdersi per strada tra noie fisiche e un calo di forma. Ma ha dato comunque il suo contributo alla causa.
DANIEL MALDINI 6.5
Poche presenze, ma entra comunque nella storia scrivendo un nuovo capitolo della dinastia Maldini.
LEAO 9
Immarcabile, trascinatore, l’asse mancino con Theo è la migliore arma su cui può contare Pioli. E’ il giocatore cresciuto maggiormente negli ultimi 12 mesi. E dà l’idea di avere ancora margini di miglioramento.
REBIC 7
Condizionato dagli infortuni, non ha mai trovato gran ritmo. Anche perché rubare il posto a questo Leao è praticamente impossibile.
SAELEMAEKERS 7
Il tuttofare rossonero resta uno dei giocatori a cui difficilmente Pioli rinuncia. Quantità e generosità al servizio della squadra.
MESSIAS 7.5
Dai dilettanti, al Crotone, fino al Milan. E a un incredibile scudetto. La scalata di Messias resta una delle più favole di questo Milan e dell’intero campionato.
CASTILLEJO 6.5
Pochissime presenze, chiuso da Messias e Saelemaekers, ma questo scudetto è anche suo.
IBRAHIMOVIC 7.5
Il vecchio leone porta a casa un altro trofeo della sua incredibile carriera. A 40 anni il contributo non può essere lo stesso di sempre, ma la sua presenza carismatica, dentro e fuori dal campo, ha dato coraggio ed energie a tutta la squadra. Aspetto che ha fatto differenza nella crescita del Diavolo nell’ultimo biennio.
GIROUD 8.5
L’uomo dei gol pesanti. Negli scontri diretti, all’ultima giornata, quella decisiva con il Sassuolo. E’ il finalizzatore che il Milan cercava. E che ha trovato nel bomber francese.
ALL. PIOLI 9
Il capolavoro che dà un senso a una carriera. Passo dopo passo, anno dopo anno, ha portato sul trono d’Italia una squadra giovane e di talento che, con qualche innesto di esperienza, è arrivata al titolo al termine di una cavalcata incredibile e di un testa a testa con l’Inter.
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