I Viola tornano in Europa a cinque anni e mezzo di distanza dall'ultima volta: al Franchi, contro gli olandesi, si gioca l'andata dei playoff per l'accesso alla fase a gironi
L’ultima volta in Europa fu con Paulo Sousa in panchina cinque anni e mezzo fa. Ora la Fiorentina ci riprova partendo dal playoff di Conference League. I viola debuttano domani nella competizione vinta lo scorso anno dalla Roma con l’obiettivo di andare lontano. Intanto, però, c’è da superare un ostacolo ‘preliminare’ non da poco: gli olandesi del Twente. Di certo, l’emozione è tanta per molti giocatori che si trovano a giocare per la prima volta una competizione europea. E lo stesso per il tecnico Italiano, che sogna di riportare Firenze tra le grandi non solo in Italia.
“Sarà una partita importantissima per tutti noi. Abbiamo lavorato lo scorso anno per ottenere questo obiettivo e ci teniamo a far bene. Al fischio d’inizio però dovremo dimenticare l’emozione perché affronteremo una squadra forte e dovremo stare molto attenti”, ha detto il tecnico alla vigilia del primo round contro gli olandesi allo stadio Franchi. “Il Twente è una delle squadre più organizzate e questo ci dà modo di essere concentrati. Non perdono da tanto tempo e hanno giocatori di qualità. Servirà la massima attenzione. C’è bisogno che ognuno di noi tiri fuori qualcosa di più di quello che ha dentro. I tifosi ci spingono in modo incredibile verso l’area avversaria. Spero che vengano in tanti e ci sostengano dal primo all’ultimo minuto”, ha aggiunto il tecnico, che almeno per ora non pensa al felice precedente della Roma. “Non ci spingerà ad andare forte il fatto che la Conference League sia stata vinta da una squadra italiana nella scorsa stagione. Ci spingerà ad andare forte il nostro orgoglio, la nostra voglia di andare avanti nella competizione. Il percorso sarà lungo, anche per questo faccio i complimenti alla Roma. Ci spinge la voglia di regalare a questo pubblico il gusto di andare ad affrontare altre squadre in giro per l’Europa”. Senza la regola del gol in trasferta, secondo Italiano, lo spettacolo è garantito. “Questo dà la possibilità di vedere partite in cui entrambe le squadre hanno la necessità di vincere, ora conta solo quello. Secondo me si vedrà uno spettacolo diverso, gare meno improntate sulla speculazione. Non si lavorerà più sugli errori degli altri”. Su questo ha posto l’accento anche Amrabat: “E’ stato importante iniziare il campionato con una vittoria, per me meritata perché abbiamo creato molte occasioni. Ma dobbiamo migliorare perché dobbiamo chiudere prima le partite. Col Twente sarà importante segnare uno o due gol in vista del ritorno. Mi sento fiducioso”, ha detto il centrocampista marocchino, che ha già giocato in Europa con il Feyenoord e poi con il Bruges.
Rispetto all’esordio in campionato -vincente ma sofferto- contro la Cremonese, non mancheranno le novità nell’undici iniziale. Tra i pali dovrebbe andare Terracciano, con Dodo in ballottaggio con Venuti per una maglia da titolare a destra. In attacco torna Nico Gonzalez, possibile chance dall’inizio per Cabral (Jovic potrebbe subentrare a gara in corso) e ballottaggio Sottil/Ikoné. La partita è molto sentita anche dal Twente e a Firenze sono attesi 2.500 tifosi dall’Olanda: per questo, stop alla la vendita di alcol nel centro storico e nella zona dello stadio.
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