Il tempo di scaldare i muscoli e tra Milan e Inter è già atmosfera derby all’ombra del Duomo. Dov’eravamo rimasti? L’ultimo faccia a faccia risale a quattro mesi e mezzo fa, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Tre reti a zero per i nerazzurri e finale per la squadra di Inzaghi, che poi si farà sfilare lo scudetto un mese dopo. Ora tra luci e ombre, da entrambe le squadre, si riparte dalla quinta giornata di campionato, con il mercato appena chiuso, una stagione intera da affrontare e una rivalità tra le prime due dello scorso torneo che sono anche le vincitrici degli ultimi due scudetti. Quanta basta per alzare al massimo il livello dello spettacolo e dei decibel. Davanti ad un San Siro tutto esaurito per la stracittadina numero 232, l’Inter si presenta con un punto di vantaggio sul Milan in classifica nonostante la squadra di Pioli non abbia ancora perso (è imbattuta da 20 giornate consecutive) a differenza dei nerazzurri. La squadra di Pioli, che sembra aver in De Katelaere il faro illuminante del centrocampo, ha ritrovato un buon assetto in difesa (due clean shit consecutivi grazie al portiere Maignan) mentre Inzaghi, che non potrà contare sull’infortunato Lukaku, ha un dubbio sull’attaccante da schierare in tandem con Lautaro. Pioli, reduce dal pareggio senza reti con il Sassuolo, ha voluto dare una scossa alla squadra convinto che contro i nerazzurri si vedrà un altro Diavolo rispetto a quello che ha affrontato i neroverdi. “Cercheremo di portare avanti le nostre idee con grande forza, grande energia e grande qualità. E’ così che si decidono le grandi partite. E non è Non è importante come si arriva, ma come lo si gioca. È possibile che domani l’Inter schieri la stessa squadra dell’anno scorso, così come più o meno noi. Mi aspetto una partita vibrante, energica, di duelli”, ha fatto sapare il tecnjico emiliano secondo cui il derby èp uan battaglai sportiva da vincere di squadra. Il ricordo rossonero più lieve è legata alal stracittadian del 5 febbraio on la doptta di Giriud, che risultò gara spartiacque per le amibisioni rossonere, ma Pioli avverte che quella èp ormai storia passata: “Non ci sono favorite in queste partite, saranno sfide equilibrate in cui gli episodi possono fare la differenza. Dovremo avere tenacia e determinazione per essere avvantaggiati nei singoli episodi che capiteranno”, ha sottolineato. E anche Inzaghi è certo che saranno i dettagli a scrivere il destino del match., così come la vittoria dei singoli duelli. “sappiamo tutti cosa rappresenta un derby. La squadra ci arriva bene, abbiamo recuperato mentalmente e fisicamente. Queste partite si caricano da sole, La mia squadra ha personalità, dobbiamo essere bravi a far venire verso di noi gli episodi”, ha spiegato il tecnico piacentino. Soddisfatto del mercato e della sua Inter. “Non so se questa squadra è più forte dell’anno scorso. Quello lo dirà il campo. Abbiamo lavorato bene, mantenendo giocatori importanti. Abbiamo fatto un mercato molto intelligente, con giocatori che potranno darci un grandissimo aiuto”. Sarà dunque San Siro a svelare la verità. In difesa il Milan può contare sui baluardi centrali come Kalulu e Tomori e il gradito ritorno di Kjaer. Mentre in attacco l’Inter che messo a segno 9 reti in quattro giornate, si avvicina alla supersfida a passo di… tango. Potrebbe infatti essere l’altro argentino Correa ad affiancare Lautaro come coppia centrale, aspettando il rientro di Lukaku (“Spero prima della sosta” come si augura Inzaghi). E all’occorenza c’è anche Dzeko con la sua capacità di favorire il lavoro degli altri compagni di reparto. Meno prolifico il Milan. Giroud non gira a pieno ritmo e la squadra sembra dipendere troppo dall’estro del portoghese Leao. Quando è in serata il Milan viaggia veloce, quando si assenta, come contro il Sassuolo, tutta la manovra ne risente. E iniziano i problemi. Pioli dovrebbe preferire Messias a Saelemaekers e De Ketelaere a Brahim Diaz, con l’unica punta che sarà ancora Giroud. A centrocampo rientra Tonali dal 1′ accanto a Bennacer, in difesa Calabria sulla destra e Kalulu in mezzo con Tomori. Simone Inzaghi invece è intenzionato a schierare la migliore formazione possibile con il rientro di Bastoni in difesa. Conferme a centrocampo dove Dimarco dovrebbe vincere il ballottaggio con Darmian. Il Milan con il gioiello De Katelaere vuole fare ancora festa, l’Inter dopo il ko con la Lazio non può più sbagliare.