Juve, si dimette intero CdA: anche presidente Agnelli

Lasciano tra gli altri anche il vicepresidente Pavel Nedved e l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene

L’intero CdA della Juventus ha rassegnato le dimissioni in concomitanza di una assemblea straordinaria svolta alla Continassa. Lasciano la carica tra gli altri il presidente Andrea Agnelli, in carica da 12 anni, il vicepresidente Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene. Lo comunica in una nota la società bianconera.

Un terremoto che arriva a poche settimane dalla chiusura delle indagini preliminare da parte della procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta ‘Prisma’ sulle plusvalenze e sui bilanci del club. Gli indagati sono 16, compresa la Juventus come società, oltre allo stesso Andrea Agnelli e i massimi dirigenti del club, da Pavel Nedved a Maurizio Arrivabene. Sul tavolo dell’accusa ci sono ipotesi di reato di falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato.

Le dimissioni del Cda della Juventus sono arrivate su “proposta del presidente Andrea Agnelli”. Lo si legge in una nota del club bianconero. “I membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi. A tal fine, su proposta del Presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti, tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico – spiega la Juventus – Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vicepresidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato. In ragione di quanto precede, è venuta meno la maggioranza degli Amministratori in carica e, pertanto, ai sensi di legge e di statuto, il Consiglio di Amministrazione deve intendersi cessato”.

Il club fa anche sapere che “al fine di rafforzare il management della società, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di conferire l’incarico di Direttore Generale a Maurizio Scanavino”.