Si tratta della parte relativa ai contratti dei giocatori che non era compresa nella precedente inchiesta sulle plusvalenze

Il fascicolo in lista di attesa è stato aperto. Sul fronte della giustizia sportiva si è mossa la procura federale, che ha ricevuto nei giorni scorsi le carte dai pm torinesi. Il procuratore della Figc Giuseppe Chinè ha aperto una inchiesta legata alla ‘manovra stipendi’, ovvero l’accordo tra la Juventus e i calciatori sulla riduzione dei compensi durante la pandemia, su cui i magistrati e la Consob stanno cercando di far luce. Per la procura piemontese fu in gran parte fittizia producendo una distorsione di bilancio del club con un effetto dichiarato di 90 milioni che nella realtà sarebbe stato invece limitato a 22 milioni di euro.

Con questa iniziativa, le due vicende, plusvalenze (dove i due gradi di giudizio hanno assolto tutti, ora bisogna valutare se le carte inviate da Torino possono portare a riaprire il fascicolo) e stipendi (faccenda di cui fino a oggi pomeriggio la giustizia sportiva non si era interessata), non si riuniranno e quindi le due corsie resteranno autonome. Ora la procura guidata da Giuseppe Chiné sta studiando tutte le carte dell’inchiesta “Prisma” di Torino arrivate in Federcalcio nelle ultime ore.

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