Le squadre della sua lunga carriera piangono la scomparsa dell'ex campione e tecnico serbo

Mondo del calcio in lutto per la scomparsa a 53 anni di Sinisa Mihajlovic, allenatore ed ex calciatore serbo morto a causa di una leucemia mieloide acuta. Il Bologna, ultima squadra allenata da Mihajlovic, ha scritto in un tweet: “Addio mister, vivrai per sempre nel nostro cuore”.

“Sinisa Mihajlovic ci ha lasciato oggi, all’età di 53 anni, dopo una lunga e commovente battaglia contro la leucemia. Il Bologna Fc 1909 piange l’allenatore che ha guidato i rossoblù fino allo scorso settembre”, si legge in un comunicato del club, che ripercorre i momenti momenti belli e drammatici della vita di Mihajlovic, compresa “la notizia che sconvolge il club, i tifosi e tutti gli appassionati di calcio: Mihajlovic comunica in una commossa conferenza stampa a Casteldebole di aver contratto una forma acuta di leucemia”.

“Il ricovero in ospedale e le pesanti cure a cui è sottoposto non gli impediscono di continuare a svolgere il suo lavoro”, ricorda ancora il Bologna. “Per altre tre stagioni Mihajlovic continua a guidare i rossoblù, ma il 26 marzo scorso è costretto a comunicare la ricomparsa della malattia e il conseguente nuovo ricovero. A settembre la sofferta decisione da parte del club di sollevarlo dall’incarico: ‘La scelta più difficile’, dice Joey Saputo, ‘da quando sono presidente del Bologna’”.

“In questi mesi Sinisa ha continuato a lottare lontano dai riflettori, circondato dall’affetto della sua splendida famiglia -evidenzia il club rossoblù-. Voleva vivere, voleva ritornare sui campi di calcio, che erano stati la sua vita da quando era bambino. Non ce l’ha fatta, Mihajlovic, eppure ha vinto anche stavolta. Ha vinto con l’esempio che ci ha dato. Ha vinto non nascondendo le proprie debolezze e le proprie umanissime paure. Mihajlovic, che in tanti amavano definire ‘il guerriero’, ha vinto con la dolcezza della fragilità, insegnando ai più giovani che la vera forza non sta nel sentirsi invincibili, ma nel provare sempre a rialzarsi”.

“A Bologna abbiamo vissuto insieme a lui tre anni e mezzo meravigliosi e terribili, in uno stato d’animo che di solito non accompagna le spensierate vicende del pallone. Non solo il club, ma tutta la città lo ha accompagnato per quanto possibile in questo duro cammino: il Comune gli ha conferito la cittadinanza onoraria, i tifosi hanno rivolto al cielo i loro auspici di guarigione salendo in processione alla basilica di San Luca, il luogo dell’anima di tutti i bolognesi. Bolognesi che oggi ti piangono, Sinisa, abbracciando idealmente Arianna e i tuoi figli, sapendo bene che un ‘concittadino’ così, una volta entrato nel cuore di tutti, ci resterà per sempre. Più vivo, più vittorioso che mai. Ciao Mister”, conclude il Bologna.

Lega Serie A: “Icona di calcio e di vita”

Anche la Lega Serie A ha espresso il proprio lutto su Twitter. “La Lega Serie A è profondamente addolorata per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, icona di calcio e di vita. La sua classe purissima come calciatore e allenatore, la sua forza e la sua umanità sono un esempio che lascia un solco indelebile nel calcio italiano e mondiale”.

Galliani e il Monza: “Allenatore e uomo straordinario”

Adriano Galliani, che era stato suo amministratore delegato quando Mihajlovic ha allenato il Milan nella stagione 2015-2016, ha scritto tramite il profilo Twitter del Monza: “Adriano Galliani e tutto AC Monza partecipano commossi al dolore della famiglia per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, allenatore e uomo straordinario che ha saputo lasciare il segno nel cuore di tutte le persone che lo hanno conosciuto. Sinisa, ci mancherai”.

Fiorentina: “Rip Sinisa”

La Fiorentina, allenata dal tecnico serbo tra il 2010 e il 2011, ha scritto: “Rip Sinisa. La Fiorentina piange la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e si stringe attorno alla famiglia e ai suoi cari”.

Renzo Ulivieri: “Piangiamo un fiero protagonista”

Questa la nota del presidente di Assoallenatori, Renzo Ulivieri. “La notizia della scomparsa di Sinisa Mihajlovic ci colpisce e ci rattrista profondamente. Tutta la comunità degli allenatori italiani piange la morte di un fiero protagonista del ruolo, dopo essere stato per altro un giocatore di assoluto valore. In passato alcune sue scelte, legate a una biografia complessa, sono state magari divisive. Ma la malattia inesorabile che lo aveva colpito, che ne aveva esaltato la proverbiale indole di combattente, e la dignità e la forza con cui l’ha affrontata ne hanno fatto un uomo vicino a ognuno di noi. In questo momento il peso della perdita grava sulla sua amatissima famiglia, alla quale va il nostro abbraccio commosso. Vincere non è il comandamento che informa il mestiere di vivere: lottare dà un senso alla vita. Sinisa, dunque, ha pienamente vissuto. Che la terra gli sia lieve. Tutta l’AIAC si stringe intono alla famiglia di Sinisa in un grande abbraccio”. 

Lutto anche dell’Associazione Italiana Calciatori: “Addio a Mihajlovic, interprete genuino del nostro mondo. Siamo vicini alla famiglia per questa terribile perdita”. 

Lazio: “Guerriero in campo e nella vita”

“La S.S. Lazio piange la scomparsa di Sinisa Mihajlovic: un grande laziale, un guerriero in campo e nella vita. Il suo coraggio sul terreno di gioco è stato secondo solo a quello dimostrato di fronte a una grave malattia, che mai ne ha fiaccato lo spirito e la tempra”. Questo il cordoglio della Lazio, con cui Mihajlovic ha vinto uno scudetto, una Coppa Uefa e una Coppa delle Coppe. “Di questo combattente dal grande cuore resterà una traccia indelebile nella storia della Lazio, non solo per essere stato Campione d’Italia, ma per il messaggio di speranza di fronte alle difficoltà che ha saputo rappresentare fino all’ultimo momento della sua vita. Lo ricorderemo come merita, con l’abbraccio infinito della sua squadra e della sua gente. Alla famiglia le nostre commosse condoglianze”. Prima dell’amichevole di oggi tra la Lazio e la squadra turca dell’Hatayspor sarà osservato un minuto di silenzio. 

Milan: “Il paradiso ha guadagnato un’altra leggenda”

“Il paradiso ha guadagnato un’altra leggenda. Ci mancherai molto, Sinisa”, ha twittato il Milan. 

Roma: “Grazie Sinisa”

Ha reso così omaggio a Mihajlovic l’As Roma, per la quale il serbo ha giocato per due stagioni con 54 presenze e un gol. “La Roma piange la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e si unisce al dolore dei familiari. Ciao Sinisa”. 

Sampdoria: “Autentica leggenda che non dimenticheremo mai”

“Un uomo vero e coraggioso, un’autentica leggenda che noi, alla Sampdoria, non dimenticheremo mai”. Il club blucerchiato ricorda così Sinisa Mihajlovic. “Alla moglie Arianna, ai figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dušan e Nicholas, alla nipotina Violante e a tutta la famiglia Mihajlovic le più sentite condoglianze da parte del presidente Marco Lanna e di tutta la società”, si legge in una lettera pubblicata sul sito della società ligure.

Federcalcio Serbia: “Calcio ha perso troppo presto sua maestà”

La federcalcio serba ha scritto in una nota: “Triste notizia per il calcio serbo, il Paese, l’Europa e il mondo del calcio: Sinisa Mihajlovic è morto. Il calcio ha perso troppo presto sua maestà, campione d’Europa e del mondo, uno dei migliori giocatori sui calci di punizione della storia del calcio, giocatore, allenatore e selezionatore, un uomo che ha lasciato un segno profondo nella storia del calcio serbo e italiano con la sua carriera”.

“Sinisa ha vinto tante battaglie nella sua vita, ha vinto grandi trofei, sembrava che vincesse quello più importante, contro una grave malattia, ma è morta anche la speranza. È morta quando pensavamo che con la sua forza, il suo carisma e il suo ottimismo sarebbe riuscito a sconfiggere per la seconda volta la malattia maligna. Il mondo del calcio adesso è in lacrime, ma Sinisa non vorrebbe che quelle lacrime si vedessero. I campioni non muoiono”, ha aggiunto. “La Federcalcio serba esprime le sue più sentite condoglianze alla famiglia di Sinisa Mihajlovic. A lui gloria e lode eterne”, conclude la nota della federcalcio serba.

Donnarumma: “Ti ringrazierò per aver sempre creduto in me”

C’è poi il ricordo del portiere del Psg Gianluigi Donnarumma, che è stato lanciato con la maglia del Milan proprio da Mihajlovic. “Sei sempre stato un guerriero e so quanto hai lottato. Ti ringrazierò per aver sempre creduto in me e per tutto quello che mi hai detto dal primo giorno che ci siamo conosciuti. Resterai per sempre nel mio cuore, ciao mister”.

 

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