Calcio

Vialli, ultimo saluto a Cremona

Cremona saluta Gianluca Vialli, il campione scomparso all’età di 58 anni per un cancro al pancreas. Nella chiesa parrocchiale di Cristo Re, alla presenza dei fratelli, si è tenuta una messa in ricordo dell’ex centravanti di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea. Ai piedi dell’altare in mezzo ai mazzi di fiori le magliette indossate in carriera da Vialli. Tantissimi gli ex compagni di Vialli arrivati a Cremona per assistere alla messa, tra gli altri l’ex dirigente della Juventus Roberto Bettega e l’attuale presidente della Sampdoria Marco Lanna. Tra i primi ad arrivare Ciro Ferrara, Alessio Tacchinardi e Gianluca Pessotto, oggi dirigente del club bianconero, che sabato pomeriggio ha anche letto un toccante ricordo di Vialli prima della partita tra la Juve e l’Udinese all’Allianz Stadium. Presenti sugli scranni della chiesa anche Angelo Peruzzi, Paolo Montero, Moreno Torricelli, Fabrizio Ravanelli, Michele Padovano, ex compagni di Vialli sempre alla Juve, così come gli ex sampdoriani Gianluca Pagliuca, Chicco Evani, Attilio Lombardo, Marco Branca, Fausto Salsano e Pietro Vierchowod.

 

“Nessuno ama la morte, nessuno vuole la morte, ma c’è chi l’affronta a viso aperto e sceglie di lottare contro il male, è questa la grande lezione che Gianluca ci ha dato nel suo cammino di questi ultimi anni”, le parole commosse dell’arcivescovo di Cremona monsignor Antonio Napolioni durante l’omelia. Poi il monsignore ha ricordato le parole di Vialli su cosa lascerà alle figlie. “‘Ho poco tempo e devo lasciare il più buon esempio possibile: questo sarà il vero tesoro di cui potranno godere nella vita’. Grazie Gianluca”. L’ex compagno e amico nella Cremonese Mario Montorfano ha concluso la messa dicendo: “Ci hai lasciato troppo presto. In ognuno di noi lascerai una traccia, un segno profondo di ricordi ed emozioni a testimonianza di quanto di buono hai seminato con semplicità e umiltà nel tuo percorso di vita costruito sul rispetto e sulla grande educazione. Il tuo esempio, la tua gioia e il tuo sorriso non ci abbandoneranno mai”. Al termine un lungo applauso della chiesa gremita. La Cremonese, impegnata a Verona per una partita di campionato, era presente con una rappresentativa delle giovanili. Gremito anche il piazzale all’esterno della chiesa, con tante persone sedute sulle sedie messe a disposizione per salutare per l’ultima volta Gianluca Vialli.

Bettega: “Triste non ci sia più, preferisco ricordare l’uomo”

“Sarebbe facile parlare dell’ambito calcistico, preferisco ricordare il ragazzo e l’uomo: è la persona che è andata via, la cosa triste è che non c’è più”, ha detto Roberto Bettega all’arrivo in chiesa. Inevitabile ricordare i trionfi di Vialli con la Juventus, in particolare la vittoria della Champions League nel 1996. “In questi giorni chi è che non ha visto i baci che dava a quella coppa. Ma i ricordi più belli non riguardano l’aspetto sportivo, ma umano. E preferisco tenerli per me”, ha aggiunto Bettega.

 

Salsano: “Luca persona incredibile”

“È difficile pensare che Luca non ci sia più: quando parlava diceva sempre qualcosa di importante, il suo spessore era davvero grande”: questo il ricordo di Fausto Salsano, che era stato compagno di squadra di Vialli alla Samp. “Ogni volta che lo ascoltavamo restavamo a bocca aperta: un uomo incredibile”, ha aggiunto Salsano ai microfoni di Sky. 

Lombardo: “Esempio per la gente, non bisogna mai mollare”

“È una giornata triste, non è facile. Siamo qui per fare un ultimo saluto. Luca era tutto: non solo per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, ma anche per la forza e il coraggio che ha avuto nella malattia. Nel modo in cui ha inculcato alla gente che non bisogna mai smettere di mollare. Luca deve essere solo un esempio per tutti”, ha detto Attilio Lombardo. “L’avevo sentito al telefono il 29 dicembre insieme a Mancini, che era andato a Londra a trovarlo. Si sentiva che era stanco ma era riuscito lo stesso ad essere simpatico”, ha aggiunto Lombardo, che con Vialli ha condiviso sia l’esperienza blucerchiata che quella bianconera. “Il ricordo era quello di un Vialli sempre sorridente, scherzoso, intelligente e luminoso“, ha concluso. 

 

Lanna: “Il suo sogno era fare il presidente della Samp”

Le parole del presidente della Sampdoria, Marco Lanna: “Luca era un fratello molto vicino, conosceva benissimo la Sampdoria. Avrebbe dovuto fare il presidente nella trattativa con gli americani. In quest’anno di presidenza ci siamo scambiati tante telefonate, messaggi, gli ho chiesto tanti consigli. È stato un compagno di viaggio importante, come lo era stato da giocatore. È sempre stato una persona da seguire con la sua positività, l’intelligenza e il sorriso. Anche negli ultimi anni, nonostante la malattia trasmetteva una grandissima forza”.

“È stato una delle prime persone con cui ho parlato dopo che sono diventato presidente della Samp, per chiedergli dei consigli. Nel modo di agire e di comportarsi era un manager vero, era pronto per fare il presidente e gli dicevo che stavo solo scaldando la sua poltrona. Era il suo sogno, che purtroppo non è riuscito ad arrivarci. A me dispiace tanto e quello che cercherò di fare è portare avanti questi anni di confronti per far tornare la Samp agli antichi fasti“, ha aggiunto Lanna. 

 

Ferrara: “Giorni molto duri per tutti”

“Il primo pensiero va alla famiglia di Gianluca. Sono stati veramente giorni molto duri per tutti, però Gianluca avrebbe sicuramente voluto una cerimonia allegra così come è sempre stato nel suo spirito”: questo il commento di Ciro Ferrara all’uscita dalla funzione. “Mi vengono in mente tanti episodi – ha aggiunto Ferrara- Abbiamo trascorso tantissimo tempo insieme. Come avversari ci siamo ‘menati’ abbastanza, da compagni di squadra in nazionale e con la Juventus abbiamo tanti ricordi bellissimi e piacevoli. La cosa che lo contraddistingue e che è stato molto più forte fuori dal campo che in campo, è la sua educazione. Questa è la cosa che forse mi ha sorpreso piacevolmente, un ragazzo educato che si metteva sempre a disposizione degli altri come solo i capitani grandi sanno fare. Luca, grazie per il viaggio che abbiamo fatto insieme“.