L'ex presidente bianconero: "Le dimissioni sono scaturite da un'indagine penale che mi riguarda"
“La sospensione mi è stata imposta dalla Federazione italiana, ma non sono stato ascoltato e non ho potuto difendermi. Le dimissioni sono scaturite da un’indagine penale che mi riguarda, ma non posso dire molto su questo, perché il procedimento è ancora in corso e la prima udienza sarà il 27 marzo. Non voglio che la Juventus si faccia carico di questo peso per tutto questo tempo, un nuovo cda può rappresentare meglio il club e non ha nulla a che fare con le accuse. Inoltre sono libero di difendermi in tribunale da qualsiasi accusa”. Lo ha detto Andrea Agnelli in un’intervista al quotidiano olandese Telegraaf. Agnelli, su un suo ritorno nel calcio in futuro, ha aggiunto: “Quello che riserva il futuro lo sa solo il futuro. Vedremo”.
Nel frattempo la procura di Torino ha trasmesso ad altre sei procure gli atti dell’inchiesta Prisma che indaga sui bilanci della Juventus dal 2018 al 2021. Lo si apprende da fonti giudiziarie. Si tratta delle procure di Genova, Bergamo, Udine, Modena, Bologna e Cagliari. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbero gli affari tra la società bianconera e Sampdoria, Genoa, Atalanta, Udinese, Sassuolo, Bologna e Cagliari.
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