Decidono Vlahovic e Chiesa

La Juventus si impone per 2-0 in casa del Friburgo nella gara di ritorno e si qualifica per i quarti di finale di Europa League. Gara decisa nel giro di una decina di minuti nel finale di primo tempo, quando il Var prima annulla per fuorigioco un gol di Vlahovic e poi concede un rigore ai bianconeri per un fallo di mani in area. Dal dischetto il centravanti serbo finalmente si sblocca e di fatto indirizza la qualificazione sulla via di Torino, anche grazie all’espulsione di Gulde. Nel finale di gara, poi, ci pensa Chiesa a firmare il raddoppio che rende più netto il successo all’Europa Park Stadion. Una qualificazione tutto sommato meritata per la Juve, che nell’arco delle due partite è sembrata superiore al Friburgo. La squadra tedesca allenata da Streich, fresca di rinnovo, ci ha provato riuscendo anche ad impensierire Szczesny in un paio di circostanze. Ma nulla di più.

Come previsto nelle file bianconere sono solo in panchina sia Chiesa che Di Maria, mentre a sorpresa in attacco gioca Kean al fianco di Vlahovic dall’inizio. In difesa Gatti prende il posto degli infortunati Alex Sandro e Bonucci. L’altra sorpresa è nella formazione del Friburgo, in cui Streich lascia in panchina l’italiano Grifo, il tridente d’ attacco è formato da Doan, Holer e Gregoritsch.

Inizio di partita intenso dei tedeschi che vanno ad aggredire i giocatori della Juve in tutte le zone del campo. Proprio da una palla persa sulla trequarti d’attacco, dopo pochi minuti padroni di casa pericolosi in contropiede con Doan che prova a sorprendere Szczesny con un pallonetto però debole e fuori misura. La squadra di Allegri si compatta dietro a difesa della propria metà campo, ma fatica a ripartire perchè Vlahovic e Kean non riescono a tenere palla e a far salire i compagni. Al quarto d’ora primo sussulto bianconero con una incursione di Cuadrado sulla destra, poi sulla respinta della difesa Locatelli prova il destro dalla distanza controllato dal portiere. La replica del Friburgo poco dopo con un colpo di testa di Ginter su angolo, sventato in tuffo da Szczesny. La palla finisce tra i piedi di Gregoritsch che da posizione defilata non trova la porta. Juve troppo bassa e che finisce per concedere troppo campo al Friburgo. Poco prima della mezzora Juve sfortunata per una traversa colpita da Bremer e per un gol annullato a Vlahovic per fuorigioco tutto nella stessa azione. Per il bomber serbo continua la maledizione. La partita si scalda, con la Juve che protesta per un paio di falli ravvicinati del già ammonito Gulde non ravvisati dall’arbitro. Continua a cercare la porta Vlahovic, ma senza fortuna. Prima dell’intervallo due occasioni clamorose per la Juve, prima con Kean e poi con Gatti. Proprio sul tiro del difensore il Var ravvisa un fallo di mani Gulde, per l’arbitro è rigore ed espulsione del difensore. Dal dischetto Vlahovic spezza finalmente l’incantesimo, firmando il gol dell’1-0. Nel recupero del tempo bianconeri vicini anche al raddoppio con Rabiot in contropiede.

Nella ripresa la Juventus prova a controllare il gioco, mentre il Friburgo nonostante l’inferiorità numerica si riversa nella metà campo avversaria alla ricerca di un gol che possa riaprire il discorso qualificazione. Dopo meno di dieci minuti tedeschi vicinissimi al pareggio Gregoritsch, ancora un super Szczesny salva i bianconeri. Dopo un’ora di gioco Streich si gioca la carta Grifo, mentre nella Juve dopo dieci minuti escono Vlahovic e Kostic per Chiesa e Iling-Junior. I tedeschi come da tradizione non mollano e continuano a spingere, la Juve controlla e quando può si distende in contropiede rendendosi anche pericolosa con un destro dalla distanza di Fagioli alto sulla traversa. Replica il Ci Friburgo con Sallai che conclude rasoterra dalla distanza, palla alla destra di Szczesny. Nel finale Allegri fa entrare anche Barrenechea e De Sciglio al posto di Locatelli e Cuadrado per dare maggior freschezza in mediana e sulla destra. Dentro anche Soulè per Kean. Bianconeri ancora pericolosi in contropiede con Kean, che dal limite si gira da buona posizione e calcia a lato di poco. Nel finale ultimi disperati assalti del Friburgo alla porta juventina, ci prova Grifo dal limite ma il suo destro è debole e Szczesny blocca facilmente. La Juve, infine, nel recupero prima sfiora di nuovo il bis con una traversa clamorosa di Chiesa in contropiede. Poi lo trova con lo stesso numero 7, bravo a battere il portiere con un destro chirurgico al 95′ su assist di Rabiot. E’ l’epilogo, la Juve continua la sua marcia europea e domani conoscerà l’avversario dei quarti di finale.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata