Il calciatore belga sui social: "La storia si ripete, Lega prenda provvedimenti". Solidarietà dalla Fifa

Non si placano le polemiche dopo l’esultanza di Romelu Lukaku che ha siglato il rigore dell’1-1 nei minuti finali di Juve – Inter, semifinale di andata di Coppa Italia. Dopo il gol, l’attaccante belga ha esultato sotto la curva bianconera nello stesso modo in cui aveva gioito dopo la tripletta realizzata contro la Svezia: un saluto militare con dito sul naso costato al centravanti il secondo giallo con conseguente espulsione. Un gesto che ha scatenato la reazione dei giocatori di Allegri sul campo ma anche dei tifosi bianconeri con cori offensivi e razzisti partiti dagli spalti dello Stadium e indirizzati a Big Rom. 

Lukaku: “La storia si ripete, Lega prenda provvedimenti”

“La storia si ripete. Ci sono passato nel 2019… E di nuovo nel 2023. Spero che questa volta la Lega prenda dei davvero dei provvedimenti perché questo bellissimo gioco dovrebbe essere goduto da tutti”. Così Romelu Lukaku in un post su Instagram commentando gli insulti razzisti cui è stato vittima ieri durante il match di Coppa Italia tra Juventus ed Inter. A corredo del suo post, una foto dell’esultanza dopo il rigore segnato, con il saluto militare e il dito sulla bocca. “Grazie per i messaggi di solidarietà. F*ck racism”, ha aggiunto l’attaccante belga. 

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Romelu Lukaku Bolingoli (@romelulukaku)

Il comunicato dei procuratori: “Contro Romelu insulti razzisti”

Un episodio che non è sfuggito a Michael Yormark che presiede la Roc Nation, l’agenzia di procuratori che gestisce Lukaku, e che al termine del match ha pubblicato un comunicato in difesa dell’attaccante poi condiviso su tutti i social. “I commenti razzisti di stasera nei confronti di Romelu da parte dei tifosi della Juventus sono più che spregevoli e non possono essere accettati”, si legge nel post.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Roc Nation Sports Intl (@rocnationsi)

“Romelu ha segnato un rigore. Prima, durante e dopo il rigore è stato oggetto di disgustosi insulti a sfondo razziale. Romelu ha esultato come sempre e la risposta dell’arbitro è stata il cartellino giallo. Romelu merita delle scuse da parte della Juventus e mi aspetto che la Lega condanni il comportamento di questo gruppo di supporter juventini”, si legge ancora nel comunicato che poi conclude: “Le autorità italiane devono sfruttare questa occasione per contrastare il razzismo, piuttosto che punire le vittime. Sono certo che il mondo del calcio condivide lo stesso pensiero”.

Il messaggio dell’Inter: “Compatti contro il razzismo”

“Siamo fratelli e sorelle del mondo. Dal 9 marzo 1908 è questa la nostra storia. Vogliamo ribadire con fermezza che ci schieriamo compatti contro il razzismo e ogni forma di discriminazione. Il calcio e lo sport devono essere non solo un veicolo di emozioni ma anche di valori chiari e condivisi, che nulla hanno a che fare con quanto visto ieri sera negli ultimi minuti della semifinale di coppa Italia a Torino, Juventus-Inter. Per questo ribadiamo tutto il nostro appoggio, il nostro affetto e la nostra solidarietà a Romelu Lukaku, come il mondo del calcio sta facendo da più parti in queste ore. Forza Rom, siamo con te!”. Così in una nota l’Inter all’indomani degli insulti razzisti rivolti da alcuni tifosi della Juventus all’indirizzo di Romelu Lukaku in occasione della partita di Coppa Italia tra Juve ed Inter.

Belgio accanto a Lukaku, no al razzismo

Anche il Belgio si schiera dalla parte di Romelu Lukaku condannando gli insulti razzisti di cui è stato vittima l’attaccante belga ieri durante il match di Coppa Italia tra Juventus ed Inter. “No al razzismo”, il tweet accompagnato da una foto dell’esultanza di Big Rom con la maglia della sua nazionale.

Abodi: “Razzismo insopportabile ovunque”

“Il razzismo è insopportabile ovunque, tanto più su un campo di calcio … su qualunque campo di calcio, a partire dagli stadi di Roma, Torino, Milano, Monza, Bergamo, Cremona, Verona, Udine, Genova, La Spezia, Bologna, Sassuolo, Firenze, Empoli, Napoli, Salerno, Lecce. Rispetto!”. Lo scrive in un tweet il ministro per lo sport e per i giovani Andrea Abodi all’indomani degli insulti razzisti rivolti da alcuni tifosi della Juventus all’indirizzo di Romelu Lukaku in occasione della partita di Coppa Italia tra Juve ed Inter.

 

Infantino: “Al fianco di Lukaku, mettere a tacere i razzisti”

“Nel calcio non c’è posto per il razzismo o per qualsiasi forma di discriminazione. È semplicemente inaccettabile vedere gli insulti razzisti rivolti dagli spettatori a Romelu Lukaku, attaccante dell’Inter, durante la partita di Coppa Italia contro la Juventus. La Fifa e il sottoscritto siamo al fianco di Romelu Lukaku, così come di qualsiasi altro giocatore, allenatore, ufficiale di gara, tifoso o partecipante a una partita di calcio che abbia sofferto di razzismo o di qualsiasi altra forma di discriminazione. Le vittime di questi abusi devono essere sostenute e i responsabili puniti severamente da tutte le autorità”. Così Gianni Infantino, presidente della Fifa, in una story su Instagram, in merito agli insulti razzisti di cui è stato vittima ieri Romelu Lukaku durante il match di Coppa Italia tra Juve ed Inter. “Ripeto l’appello che ho lanciato all’inizio di questo anno affinché i tifosi si facciano sentire e mettano a tacere i razzisti – ha proseguito – Allo stesso modo, nel calcio, dobbiamo garantire l’applicazione di severe sanzioni sportive per far fronte a tali incidenti e per fungere da deterrente. Una volta per tutte: no al razzismo, no a qualsiasi forma di discriminazione”. 

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