Sono arrivate le motivazioni del Collegio di Garanzia della sentenza che ha visto l’annullamento della penalizzazione di 15 punti alla Juventus e il rinvio alla Corte Federale di Appello. Un verdetto più duro di quanto non si aspettasse la società bianconera. “La sentenza impugnata, resa a carico degli amministratori privi di deleghe operative è carente nella propria parte motiva laddove la Corte Federale – con motivazione da ritenere apparente – ha fatto riferimento ad una generica, ma indimostrata, “consapevolezza diffusa”, ovvero ad una asserita condivisione, da parte di detti amministratori, dei concreti dettagli e delle finalità delle operazioni sportive scrutinate, omettendo di fornire adeguato supporto motivazionale di tali affermate ed indimostrate circostanze”, si legge nelle oltre 70 pagine.
“Considerato, infatti – spiegano le motivazioni del Collegio di Garanzia presieduto da Gabriella Palmieri Sandulli – che la misura della sanzione della penalizzazione inflitta alla Juventus F.C. S.p.A. risulta determinata in relazione alle accertate violazioni dei suoi rappresentanti e dei suoi dirigenti, nonché dei suoi amministratori senza delega, il venir meno, per l’accertato vizio motivazionale, della sanzione per questi ultimi si riflette, allo stato, anche sulla sanzione complessiva irrogata alla società e rende, quindi, necessaria una nuova valutazione della Corte Federale d’Appello sulle eventuali responsabilità dei singoli amministratori senza delega e poi anche della stessa società Juventus F.C. S.p.A.”.
Il riferimento è al passaggio in cui i giudici, in merito all’accoglimento dei ricorsi dell’allora vicepresidente bianconero Pavel Nedved, e degli ex membri indipendenti del cda bianconero Paolo Garimberti, Assia Grazioli – Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, argomentano: “Ulteriore e diverso profilo che – ad avviso del Collegio – rileva ai fini dell’accoglimento dei ricorsi dei Consiglieri di Amministrazione privi di deleghe della Juventus F.C. S.p.A., con riferimento alle condotte ai medesimi ascritte ed alle sanzioni personali irrogate, afferisce alla struttura societaria, all’operatività ed alle modalità ed ai sistemi di vigilanza e controllo cui è sottoposta la società ricorrente, che, peraltro, è quotata nei mercati regolamentati ai sensi del Testo Unico della Finanza (D.lgs. n. 58/1998), e dei relativi regolamenti attuativi, che determina un sistema di gestione societaria articolato”.