Il procuratore della Federcalcio, Giuseppe Chinè, ha chiesto anche 8 mesi di inibizione per i dirigenti tesserati
Il procuratore della Figc, Giuseppe Chinè, ha chiesto 11 punti di penalizzazione alla Juventus e 8 mesi di inibizione per i dirigenti tesserati. La richiesta è avvenuta al termine della sua requisitoria innanzi alla Corte federale d’appello della Federcalcio all’udienza di rivalutazione della sentenza di secondo grado, come indicato dal Collegio di Garanzia dello sport presso il Coni. In secondo grado, la Juventus era stata penalizzata di 15 punti a fronte di 9 punti richiesti da Chinè.
Chiusa discussione, Corte appello Figc in camera consiglio
Si è chiusa dopo circa tre ore e una breve pausa, la discussione orale in udienza di rivalutazione del caso Juve relativo alle plusavalenze. La Corte d’appello federale della Figc è ora in camera di consiglio e dovrà decidere se accogliere le richieste del procuratore federale Giuseppe Chinè, vale a dire 11 punti di penalizzazione al club bianconero (contro il -15 che era stato comminato in secondo grado prima di approdare in Collegio di Garanzia dello sport presso il Coni) e 8 mesi di inibizione per i dirigenti tesserati.
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