Stasera la prima sfida tra la squadra di Guardiola e il Burnley

L’Arabia pigliatutto è pronta a gonfiarsi il petto e mostrarsi al mondo con le sue star scritturate per le loro ultime recite di carriere gloriose. Ma il meglio del meglio resta sempre lei, la Premier League, la regina dei campionati europei, a cui partecipa la migliore squadra del pianeta, il Manchester City. Sarà proprio la squadra di Pep Guardiola a dare il via all’edizione numero 125 del massimo campionato inglese, impegnata questa sera alle 21 (ora italiana) in casa del Burnley.

Sebbene questa nuova Premier League offra un panorama che non lascia spazio a sorprese tra i contendenti alla corona, ci sono state molte novità tra le big che puntano a scalfire lo strapotere dei Citizens. Dopo aver vinto Champions League, Premier e FA Cup la scorsa stagione, spinto dalla folgorante capacità realizzativa del norvegese Erling Haaland, il City resta infatti, agli occhi degli esperti, il grande candidato a vincere il campionato per il quarto anno consecutivo e per la sesta volta in sette edizioni dal 2017/18. Ilkay Gundogan, l’uomo che il 10 giugno scorso a Istanbul ha alzato la Champions League, non indosserà però più l’azzurro dopo sette anni (nei quali ha giocato 304 partite, segnato 60 gol e festeggiato 14 titoli) accettando il trasferimento al Barcellona. Né ci sarà un altro uomo chiave degli ultimi cinque anni, l’algerino Riyad Mahrez, sedotto dai sauditi dell’Al-Ahli. Con il mercato ancora aperto, anche il futuro di Aymeric Laporte, Kyle Walker, Joao Cancelo e Bernardo Silva, è ancora incerto. Il City ha puntato, nella finestra di mercato estiva, più sulla qualità piuttosto che sulla quantità per rinforzare la rosa. Alla corte di Pep sono arrivati Julián Álvarez, Máximo Perrone e soprattutto il giovane croato Josko Gvardiol (90 milioni di euro dal Lipsia), subito disponibile per l’esordio in Premier (con lui anche l’altro neoacquisto Mateo Kovavic). “La stagione sembra sia finita ieri ma ricominciamo da zero e proviamo a giocare partita per partita.

A settembre non si pensa al titolo. Giorno dopo giorno, cercheremo di migliorare il nostro livello. Siamo qui quindi ci proveremo”, sono state le prime parole di Guardiola alla vigilia di un’altra lunghissima stagione, difficile da replicare dopo o storico Triplete. Si rinnova di fatto la sfida con l’Arsenal del basco Mikel Arteta, secondo nell’ultima Premier League, e ancora una volta contendente principale per una corona che non conquista da 19 anni. Per i Gunners non sarà affatto semplice migliorare una stagione in cui ha collezionato 84 punti lasciandosi però sfuggire un vantaggio di otto punti a nove giornate dalla fine. Per compiere l’ultimo passo, i Gunners, che esordiranno sabato contro il Nottingham Forest, non hanno badato a spese investendo 231 milioni di euro per rinforzare una rosa che comprendeva già giocatori di alta qualità come Bukayo Saka, Martin Odegaard e i brasiliani Gabriel Martinelli e Gabriel Jesus. A loro si sono aggiunti l’olandese Jurrien Timber (Ajax), il tedesco Kai Havertz (Chelsea) e uno degli uomini più ricercati di questo mercato, il centrocampista Declan Rice, per il quale hanno versato nelle casse del West Ham oltre 116 milioni di euro. Proverà ad avere un ruolo da protagonista anche il Chelsea, dopo una stagione disastrosa vissuta con il cambio di tre allenatori (Thomas Tuchel, Graham Potter e Frank Lampard nell’ordine) e un investimento di 800 milioni di euro davvero poco proficuo. Ora le sorti dei Blues sono affidate all’argentino Pochettino, ex Psg. Occhi puntati anche sul Liverpool di Klopp che per la prova di riscatto può sempre contare su un attacco monstre (da Mohamed Salah a Cody Gakpo, da Luis Díaz a Darwin Núnez e Diogo Jota) ma in chiave italiana si guarda al debutto in Premier dell’ex rossonero Sandro Tonali, ingaggiato per 70 milioni di euro dal Newcastle, impegnato dopo 20 anni anche in Champions e disposto a bruciare i tempi per issarsi a squadra top. I ‘Magpies’ sono dai bookie posizionati comunque in seconda fascia insieme all’Aston Villa di Emiliano Martínez ed Emiliano Buendía e al Tottenham ‘argentino’ di Cristian Romero, Giovani Lo Celso e Alejo Véliz e orfano del suo idolo Harry Kane, ormai ad un passo dal Bayern Monaco che ha convinto gli Spurs con una offerta da oltre 110 milioni di euro.

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