Pochi test con la squadra al completo ma zero scuse per il nuovo tecnico
Pochi test con la squadra al completo ma zero scuse. Il Napoli scudettato non intende averne e ancora meno l’uomo nuovo Rudi Garcia, che alla vigilia della sua ‘prima’ manifesta tutta la sua sana ambizione, e non si nasconde, dispensando ottimismo, fiducia ed entusiasmo. Il tecnico francese sa bene che il debutto in campionato è subito un banco di prova importante agli occhi di una tifoseria ancora innamorata di Big Luciano. Si solleveranno anche inevitabili paragoni, stilistici e non solo, con il suo precedessore scudettato ma Garcia accetta il confronto senza dissipare il peso della responsabilità. Per difendere e onorare al meglio il tricolore si parte dalla trasferta di Frosinone, senza Kvaratskhelia, tenuto per prudenza a riposo per un affaticamento muscolare legato ad un infortunio subito nel corso della preparazione (al suo posto giocherà Raspadori).
Nulla di allarmante per una squadra rodata che ha fatto dell’aspetto mentale la vera differenza. Ed è proprio su quell’aspetto che Garcia ha voluto puntare l’attenzione: “Da quando ha vinto, la squadra è in una comfort zone. Buono per la fiducia, ma ci deve essere lo stesso livello di voglia. E dobbiamo vincere”. Parole chiare di chi, proprio per tenere alto il livello di concentrazione fin dai primi vagiti, non ci sta a ricoprire il ruolo di candidato numero uno allo scudetto: “Siamo tra i favoriti, non i favoriti. Perché se i pronostici fossero rispettati, il Napoli non avrebbe vinto l’anno scorso. L’importante è stato confermare l’impianto della squadra, a parte Kim. Ho qualità che voglio sfruttare con i cinque cambi. Ho trovato uomini che sanno pensare collettivamente. Devono essere aperti a nuovi orizzonti. Ascoltano e sono curiosi su tutto. C’era chi poteva partire e questo ha un po’ condizionato gli allenamenti, ma sono felice siano tutti qui”.
Garcia è entusiasta del gruppo (“E’ facile da gestire, ho trovato uomini e calciatori di qualità che sanno pensare collettivamente. Devono essere aperti a nuovi orizzonti. Ascoltano e sono curiosi su tutto”) e ha intenzione di modificare qualcosa nel gioco ma senza fare rivoluzioni. I cambiamenti arriveranno, fa intendere, però graduali. Le priorità del dell’ex tecnico della Roma resta la mentalità: “La risposta l’avremo nel gioco e sull’atteggiamento. E con quello giusto arriva sicuro il risultato. Troverò una Serie A differente, più offensiva. Tante squadre giocavano con il modulo a 3/5 in difesa e questo è rimasto più in Italia che da altre parti.Osimhen e Simeone in area insieme? Interessante”. Garcia ha le spalle larghe e non sente la pressione: “E’ sempre la stessa: per me oggi, per chi c’era prima e per chi ci sarà dopo”. E gestire il post Spalletti non lo preoccupa affatto: “Sono contento del lavoro svolto. C’era chi poteva partire e questo ci ha un po’ condizionato e mi ha impedito di preparare la squadra che avevo in testa, ma niente scuse. Con il Frosinone per vincere”. L’era Garcia parte da lì.
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