Beatriz Alvarez non usa mezze misure: "Mi vergogno dell'immagine mondiale che sta dando il calcio, ci sono limiti che non possono essere superati"
Ancora reazioni al grave atto di sessismo da parte del n.1 della Federcalcio Spagnola Luis Rubiales. “Mi vergogno dell’immagine mondiale che sta dando il calcio spagnolo a causa del comportamento inaccettabile del presidente della Real Federcalcio spagnola. Sto ricevendo innumerevoli chiamate e messaggi da calciatori, allenatori, dirigenti e colleghi, anche di altri campionati mondiali, che sono scioccati per quanto accaduto”. Beatriz Alvarez, presidente della Lega calcio femminile in Spagna, critica senza giri di parole il presidente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales, dopo il bacio alla giocatrice della nazionale Jennifer Hermoso durante la cerimonia di premiazione dei Mondiali. “E non si tratta solo del bacio -sottolinea-, ma del comportamento generale nell’area delle autorità, in campo, negli spogliatoi, o quando poche ore dopo tale comportamento, il presidente della Federazione ha osato insultare pubblicamente tutte le persone che hanno criticato tale atteggiamento ripugnante. Colgo l’occasione per dire che faccio parte di quel gruppo onesto di ‘idioti, stupidi, stronzi e perdenti’, come ci ha descritto il presidente su Cadena Cope. Un gruppo al quale si uniscono minuto dopo minuto migliaia di persone non solo in Spagna ma in tutto il mondo”.”Purtroppo -continua Alvarez- non mi sorprende questo atteggiamento né il comportamento inadeguato del presidente della Rfef nei modi di procedere e di rivolgersi alle persone. Non è qualcosa di isolato e tanto meno spontaneo. Aggressività, arroganza e disprezzo continuo sono sempre stati presenti nel trattamento personale e istituzionale. Quello che è successo è che il personaggio che molti di noi conoscono in privato è stato visto pubblicamente. È imperdonabile che il più grande successo nella storia dello sport femminile spagnolo sia stato offuscato per sempre dalle azioni del presidente della Rfef, rubando la ribalta agli unici che se lo meritano: le calciatrici. Sicuramente il governo spagnolo capirà che queste azioni, e non altre, danneggiano l’immagine della Spagna e la candidatura ai Mondiali del 2030″.
La presidente della Lega calcio femminile si rivolge poi alle autorità: “Voglio pensare che per il ministro Iceta non basterà chiedere ‘perdono’. Perché non è così. Né il governo spagnolo né il presidente del Consiglio superiore dello Sport possono voltarsi dall’altra parte o ignorare un nuovo comportamento che ha danneggiato irreparabilmente il nostro sport. Altrimenti si starebbe mancando di rispetto a migliaia di donne e ragazze che hanno lottato per i propri sogni, così come a tutti i tifosi che ieri si sono rivolti alla loro squadra, al loro Paese. Come presidente del calcio femminile professionistico -conclude-, come ex calciatrice e come donna, mi sento obbligata, responsabile e autorizzata a dire che il calcio, lo sport spagnolo e le calciatrici meritano molto di più. Ci sono limiti che non possono essere superati. E sono stati superati. Questo rimarrà nella storia dello sport mondiale e anche nel modo in cui agisce il governo spagnolo”.
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