La squadra di Mou battuta nel giorno del debutto di Lukaku

E’ un Milan sempre più ‘indiavolato’ per gioco, aggressività e intensità applicata ad una alta qualità dei suoi interpreti, a partire da Leao. La squadra di Pioli, dalle geometrie a tratti perfette, piega per 2-1 una Roma dalle lacune difensive sempre più evidenti, capace di farsi pericolosa solo nel finale, con l’ingresso del neo acquisto Lukaku che ha cambiato gli equilibri del match che il Milan si è complicato da solo al 61′ per l’espulsione di Tomori. Al di là dei brividi finali, il Diavolo si conferma in grande forma e mette a segno la sua terza vittoria consecutiva proseguendo il campionato a punteggio pieno lanciando un messaggio forte e chiaro ai rivali che dovranno fare i conti con una formazione solida anche dal punto di vista psicologico, capace di resistere ad una mezz’ora vissuta soprattutto nei minuti di recupero in apnea per la rete di Spinazzola al 92′ che poteva dissolvere il doppio vantaggio. La Roma si può consolare con l’ingresso di Lukaku, festeggiato dall’Olimpico poco prima del match: entrato negli ultimi 20′, ha cambiato volto ad una squadra che sembra però aver perso la sua stessa identità. E anche il ritorno in panchina di Mourinho, scontata la squalifica, non è servito a dare la scossa ad una squadra che subito il gol su rigore di Giroud al 9′ non ha saputo reagire travolta dalla forza fisica di un Milan che al 47′ ha messo a segno la seconda rete con una semirovesciata capolavoro di Leao. L’effetto Mourinho non c’è stato e ora la Roma, dopo i due passi falsi inziali, si ritrova con un punto in tre partite che la mette in una posizione di classifica assai complessa per le ambizioni della vigilia.

Il match si infiamma subito (scintille tra Theo Hernadez e Cristante) e si sblocca dopo una manciata appena di minuti. Tutto parte da una incursione di Loftus -Cheek, il cui tiro viene stoppato da Mancini, la palla resta ancora nella disponibililtà del numero 8 che poi viene chiuso da Aouar in scivolata ma l’arbitro Rapuano ravvede un contatto tra l’inglese e Rui Patricio nell’occasione precedente. Il direttore di gara ricorre all’on field review e fischia, tra le accese proteste giallorosse, il rigore, realizzato al 9′ con freddezza da Giroud al suo quarto centro stagionale. Il match aumenta di intensità, gli scontri si fanno sempre più accesi in ogni palla contesa e il direttore di gara fa fatica a controllare un match che rischia di sfuggirli di mano. Theo Hernandez cerca un secondo penalty mettendo il corpo davanti a Smalling, scatenando nuove proteste giallorosse. Quanto basta per alzare ancora di più la ‘temperatura’. La Roma fatica però a fare gioco e manca di coraggio, prova ad alzarsi con gli esterni per stanare un Milan che gioca in sicurezza, galvanizzata dalla rete del vantaggio. La squadra di Mou subisce molto la qualità del centrocampo rossonero e non riesce a trovare le giuste contromisure. E anche a livello fisico il Diavolo sembra più reattivo ed elettrico. Al 22 ‘ serve il riflesso di Rui Patricio che con una parata sulla linea schiaffeggia oltre la traversa un pallone colpito di testa sottoporta da Pulisic su cross teso dalla trequarti di Theo Hernandez. La Roma conferma lacune difensive evidenti, si trova sempre in difficoltà e arriva spesso in ritardo subendo il contropiede dei rossoneri. In aggiunta alle difficoltà tattiche della sua squadra, Mou deve anche fare riscorso alla panchina e ad un Pellegrini a mezzo servizio chiamato a sostituire al 31’ Aouar, costretto ad uscire dal campo per un problema al flessore della coscia sinistra. Il Milan controlla, spazia con ordine e intensità, gestisce e legittima di fatto un vantaggio che al termine dei primi 45′ poteva anche essere più ampio per il gioco espresso. Alla Roma serve una scintilla per mettere in ansia il Diavolo. Ma a bruciare ogni velleità giallorossa ci pensa subito Leao, artefice di un gol capolavoro al 47′. Da terra il portoghese sfrutta una marcatura ‘morbida’ di Celik, anticipa il difensore e spalle quasi e terra infila in rete al volo in mezza rovesciata su cross di Calabria. Per il portoghese, tra i migliori in campo, è la prima rete stagionale.

Il Milan ha la strada in discesa (Leao sfiora dopo pochi minuti la seconda rete personale) ma se la complica al 61′ per l’espulsione di Tomori per doppia ammonizione. La Roma ritrova vigore, Zalewski ci prova in solitaria, Belotti fa il solito lavoro tutto grinta, cuore e determinazione e Mou decide di gettare nella mischia Lukaku (al posto di El Shaarawy)al suo esordio in giallorosso per gli ultimi 20′ di partita. In campo anche Spinazzola e Bove per Celik e Paredes. Il belga si fa subito pericoloso con un destro dal limite fuori bersaglio e cerca una intesa con Belotti. Il baricentro giallorosso si alza, il Milan sembra in pieno controllo ma al 92′ subisce il gol di Spinazzola che sfrutta una deviazione di Kalulu. Parte l’asssedio finale della Roma che ci prova ancora ma non c’è più tempo. Il Milan rende il largo, la Roma arranca sempre di più. E si aggrappa al suo nuovo totem Lukaku per provare a risalire la corrente.

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