La Commissione Disciplinare della Fifa ha inibito Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola (Rfef), da tutte le attività legate al calcio a livello nazionale e internazionale per tre anni, per aver agito in violazione dell’articolo 13 del codice di Disciplina Fifa. L’inibizione riguarda gli eventi accaduti durante la finale del mondiale femminile del 20 agosto 2023 , per i quali Rubiales era stato sospeso provvisoriamente per un periodo iniziale di 90 giorni. L’ex presidente della Rfef è stato informato oggi dei termini della decisione della Commissione Disciplinare della Fifa. In conformità con le disposizioni del Codice di disciplina Fifa, ha dieci giorni di tempo per richiedere le motivazioni, che, se richiesta, sarà successivamente pubblicata su legal.Fifa.com. La decisione resta soggetta a possibile ricorso dinanzi alla Commissione d’Appello della Fifa. La federazione internazionale ribadisce il suo impegno assoluto a rispettare e proteggere l’integrità di tutte le persone e a garantire il rispetto delle regole fondamentali di una condotta dignitosa.
“Farò ricorso affinché sia fatta giustizia e la verità risplenda“. Così l’ex presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales in un lungo comunicato annuncia di contestare la decisione della Fifa di squalificarlo dall’esercizio di attività legate al calcio per i prossimi tre anni. “Grazie ai numerosi sforzi di alcuni politici, media e istituzioni, la sproporzione e l’ingiustizia commessa stanno diventando sempre più evidenti. La maggior parte delle persone ha le idee chiare”, ha scritto Rubiales sul suo account personale X, mentre nella sua dichiarazione l’ex presidente della Rfef è andato oltre e ha assicurato che “la procedura della Fifa è stata caratterizzata dall’emissione di decisioni senza alcun fondamento, il che in concreto mi ha impedito di proporre immediato ricorso, il che significa che, ad oggi, sono stato sospeso per 66 giorni su 90 senza nemmeno aver avuto un’udienza completa per difendermi”.