I bianconeri rimangono nella scia dell'Inter

Un gol ad inizio match prima delle barricate. Alla Juve può bastare anche così. La Signora non fa scappare via l’Inter, sfrutta la giornata di campionato e il capitombolo del Milan per portarsi sempre più solitaria all’inseguimento dei nerazzurri e cullare sogni che sembravano fino a poche settimane fa proibiti.

Per la squadra di Allegri quella che del ‘Franchi’ contro una Fiorentina in crisi di risultati era una occasione da non perdere e non ha fallito l’obiettivo giocando un match contro i rivali storici resistendo per oltre un’ora agli assalti dei Viola. Andata in vantaggio con Miretti al 10′, la Juventus ha di fatto smesso di fare gioco lasciando l’iniziativa alla Fiorentina che ha costruito una enormità di azioni, schiacciando la Signora nella propria area, senza però riuscire mai a concludere con la necessaria precisione.

Si tratta del terzo ko per la squadra di Italiano, mentre la Juventus torna a casa con tre punti pesanti che raddoppiano le energie, e con il sesto risultato consecutivo senza subire neanche una rete.

Allegri è alla ricerca di una squadra compatta e granitica, e al ‘Franchi’ ne ha dato una dimostrazione plastica. La bellezza del gioco è certamente un’altra cosa ma questa Juve al momento punta tutto sulla forza del sacrificio per risollevarsi e inseguire traguardi ambiziosi. Allegri schiera Kean in coppia con Chiesa e lascia in panchina Vlahovic. Ancora ouit Danilo e difesa a tre con Gatti, Bremer e Rugani. Miretti in mezzo, con McKennie largo a destra. Nella Fiorentina fuori Milenkovic e Bonaventura, in campo Kouamè, dietro al punta Beltran, e Barak. La Fiorentina prova subito a mettere pressione gestendo il pallone costringendo la Juventus a difendere ma al primo affondo bianconero la squadra viola i mostra impreparata: Kostic dalla sinistra mette un pallone in area, Martinez Quarta buca l’intervento e viene anticipato da Miretti che infila Terraciano. La Fiorentina va in confusione, fatica a ritrovare ritmo e la Juventus prova ad approfittarne ma i padroni di casa sono rapidi a riprendersi dallo choc tornando a spingere e riprendersi il centrocampo. Nico Gonzalez è il più vivace dei Viola, al 23′ entra in area, salta Kostic e prova una conclusione a giro troppo centrale. Al 30′ è ancora l’attaccante argentino a farsi pericoloso con un gran botta da limite che Szczesny devia a lato. E’ un buon momento per la squadra di Italiano che spinge e chiude la Signora nella propria area facilitando però, per alcuni interventi in ritardo a centrocampo, le ripartenze bianconere. Nel finale di primo tempo la Fiorentina aumenta il forcing spendendo parecchie energie: Biraghi con una punizione calciata a mezza altezza impegna di nuovo il portiere bianconero ad un super intervento, poi Ranieri con un colpo di testa a sfiorare di poco la porta.

Nella ripresa Italiano fa uscire Beltran e inserisce Nzola per dare più incisività in attacco. La Viola alza il ritmo fin dalle prime battute e schiaccia indietro i bianconeri che faticano ad uscire dall’area limitandosi a respingere tutto quello che passa davanti la loro area. La Fiorentina all’assalto non trova gli spiragli giusti e allora dopo un’ora di gioco Italiano si affida alla qualità di Bonaventura al posto di Barak. E’ il massimo sforzo viola che sbattono contro il muro Juve troppo passiva. Allegri cambia Miretti per Cambiaso per cercare di allentare la morsa avversaria. Dentro poi Milik e Vlahovic al posto di Kean (sempre più in crescita di rendimento) e Chiesa, costretto a giocare una partita di sofferenza e contenimento, con pochi palloni giocabili. I nuovi entrati bianconeri sono chiamati ad allentare la pressione Viola che però non si placa. La squadra di Italiano non si risparmia, si getta su ogni pallone e spreme ogni goccia di sudore per trovare un solco dove penetrare. Per i Viola dentro anche Ikone, Sottil, e nel finale anche Mina per l’ultimo sterile arrembaggio Sono infatti i bianconeri a costruirsi un’occasione da rete con Vlahovic che di testa impegna Terracciano ad una deviazione in angolo. Finisce con la Juve in festa e una Fiorentina stremata che non è riuscita a dare una gioia ai suoi tifosi, nella settimana più difficile vissuta da tutta la Toscana segnata dall’alluvione.

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