Sentenza storica per il futuro del calcio. Il Ceo di A22: "Partecipazione basata sul merito". Florentino Perez: "Inizia nuova era, club padroni proprio destino".

Le norme di Fifa e Uefa sull’autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche per club, come la Superlega, violano il diritto dell’Ue“. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Unione Europea con una sentenza storica che di fatto dà il via libera alla creazione della Superlega. “Esse sono infatti contrarie al diritto della concorrenza e alla libera prestazione dei servizi“, rileva la Corte Ue, secondo cui “i poteri della Fifa e della Uefa non sono disciplinati da alcun criterio che ne garantisca il carattere trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato“. 

Secondo la Corte Ue sono “illegali” le norme che richiedono l’autorizzazione preventiva di Uefa e Fifa per la creazione di qualsiasi progetto per una nuova competizione, così come la previsione di sanzioni per le squadre e i giocatori che vi prenderebbero parte. “Allo stesso modo, le norme che garantiscono alla Fifa e alla Uefa il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti legati a queste competizioni rischiano di restringere la concorrenza, data l’importanza di queste competizioni per i media, i consumatori e i telespettatori dell’Ue”.

Inoltre, viene rimarcato, “l’organizzazione di competizioni calcistiche e lo sfruttamento dei diritti mediatici costituiscono, comunque, attività economiche. Devono rispettare le regole della concorrenza e la libera circolazione, anche se l’attività economica dello sport è caratterizzata da alcune specificità, come l’esistenza di associazioni dotate di poteri di regolamentazione, di controllo e sanzionatori”. La Corte sottolinea inoltre che, “parallelamente a tali poteri, le stesse Fifa e Uefa organizzano competizioni calcistiche”. 

Per la Corte Ue, “la Fifa e la Uefa si trovano in una situazione di abuso di posizione dominante” e “le loro norme in materia di approvazione, controllo e sanzioni devono essere considerate restrizioni ingiustificate alla libera prestazione di servizi“. Poi la precisazione: “Ciò non significa che una competizione come il progetto della Superlega debba necessariamente essere approvata. La Corte, essendosi occupata in generale delle norme Fifa e Uefa, nella sua sentenza non si pronuncia su quello specifico progetto. Ma in parallelo, le norme Fifa e Uefa relative allo sfruttamento dei diritti dei media sono tali da essere dannose per il calcio europeo, i club, tutte le società che operano nei mercati dei media e, in ultima analisi, per i consumatori e i telespettatori, impedendo loro di fruire di competizioni potenzialmente innovative o interessanti”. “Spetta tuttavia al Tribunale del commercio di Madrid -conclude la Corte Ue- verificare se queste regole possano essere vantaggiose per le diverse parti, ad esempio garantendo una redistribuzione solidale delle risorse e dei profitti generati da tali diritti”.

Ecco proposta nuovo format, 64 squadre con promozioni e playoff 

Subito dopo la sentenza della Corte Ue sull’abuso di posizione dominante di Fifa e Uefa, è arrivata la proposta di A22 Sports sul nuovo format della Superlega, definita “la competizione più affascinante del mondo”. La competizione prevede un sistema aperto di promozioni e retrocessioni con una stagione regolare e una fase a eliminazione diretta. Le squadre partecipanti sarebbero 64, divise in tre leghe: la Star con 16 club suddivisi in due gruppi da 8; la Gold con 16 club suddivisi in 2 gruppi da 8 e la Blue con 32 club in 4 gruppi da 8. La stagione regolare si svolgerebbe da settembre ad aprile con partite in casa e trasferta (in tutto 14 partite per ciascun club, 7 in casa e 7 in trasferta). La partecipazione sarà basata sul merito sportivo, senza membri permanenti. Le promozioni tra le leghe saranno annuali e l’accesso alla Lega Blue, il livello più basso della competizione, si baserà sui risultati ottenuti nel campionato nazionale. La nuova Superlega prevede inoltre la trasmissione delle partite in streaming su una piattaforma gratuita.

Uefa: “Sentenza Corte Ue non la convalida” 

“La Uefa prende atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di giustizia europea nel caso della Superlega europea. Questa sentenza non significa un avallo o una convalida della cosiddetta ‘Superlega’; sottolinea piuttosto una lacuna preesistente nel quadro della pre-autorizzazione della Uefa, un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022. La Uefa confida nella solidità delle sue nuove regole, e in particolare nel rispetto di tutte le leggi europee pertinenti e regolamenti”. È il commento della Uefa riguardo la decisione della Corte di giustizia dell’Unione Europea di pronunciarsi in favore della Superlega, che si era appellata contro il monopolio da parte di Uefa e Fifa.

“La Uefa – si legge nella dichiarazione – rimane risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide del calcio europeo, garantendo che continui a servire gli interessi più ampi della società. Continueremo a modellare il modello sportivo europeo collettivamente con le federazioni nazionali, le leghe, i club, i tifosi, i giocatori, gli allenatori, le istituzioni dell’Ue, i governi e i partner”. “Confidiamo – sottolinea in conclusione la Uefa – che la piramide calcistica europea basata sulla solidarietà, che i tifosi e tutte le parti interessate hanno dichiarato come il loro modello insostituibile, sarà salvaguardata dalla minaccia di scissioni da parte delle leggi europee e nazionali”. 

Fifa: “Difenderemo merito sportivo nell’interesse dei fan”

La Fifa “ha preso atto della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in relazione alla Superlega” e “ora analizzerà la decisione in coordinamento con la Uefa, le altre confederazioni e le federazioni affiliate prima di commentare ulteriormente”. È quanto si legge in una nota. “In linea con il proprio statuto, la Fifa crede fermamente nella specificità dello sport, inclusa la struttura piramidale – su cui si fonda il merito sportivo – e i principi di equilibrio competitivo e solidarietà finanziaria”. “Il calcio deve la sua lunga storia di successi ai principi sopra menzionati, che la Fifa, le confederazioni e le federazioni affiliate continueranno a promuovere in futuro, nell’interesse di tutti gli appassionati di calcio di tutto il mondo”, conclude la nota. 

Infantino: “Rispetto per Corte Ue ma sentenza non cambia nulla”

“Con il massimo rispetto per la Corte di Giustizia Europea, la sentenza di oggi non cambia nulla”. Così il presidente Fifa, Gianni Infantino, commenta la sentenza della Corte Europea sulla Superlega. “Storicamente – ha aggiunto Infantino – abbiamo organizzato le migliori competizioni al mondo e così sarà anche in futuro. Continueremo a organizzare i tornei più spettacolari, competitivi e significativi del mondo e utilizzeremo i nostri ricavi per sviluppare il calcio in ogni angolo del pianeta attraverso programmi di solidarietà che garantiscano ai meno privilegiati di beneficiare di queste competizioni di alto livello. La Fifa continuerà a farlo, come sempre, in stretta collaborazione con le nostre Associazioni Membro, con le Confederazioni e con tutte le parti interessate al calcio, a beneficio esclusivo del nostro gioco – a livello globale. Tutti insieme”.

Ceferin (Uefa): “Calcio non è in vendita, non c’è alcun semaforo verde”

“La Superlega non ha avuto alcun semaforo verde come nel 2021. La decisione di oggi della Corte Europea afferma che Uefa e Fifa non possono dare autorizzazioni a chi vuole creare nuovi progetti. Ma noi non abbiamo mai provato a fermare questo progetto, possono creare quello che vogliono. Non sono sicuro che sanno cosa stanno facendo, spero che partano il prima possibile ma con solo due club”. Lo ha detto il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin nel corso di una conferenza stampa online dopo la sentenza della decisione della Corte Ue in favore della Superlega, che si era appellata contro il monopolio da parte di Uefa e Fifa. “Il calcio non è in vendita“, ha aggiunto.

Ceferin: “Uefa valuterà se rivedere sua posizione”

“Rileggeremo la sentenza e valuteremo se rivedere la nostra posizione sulla Superlega”. Lo ha detto il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin nel corso di una conferenza stampa online dopo la sentenza della decisione della Corte Ue in favore della Superlega, che si era appellata contro il monopolio da parte di Uefa e Fifa. “E’ difficile per me dire se ci sentiamo attaccati o scioccati, in un certo senso ci sentiamo violati”, ha aggiunto. “Il calcio rimane unito e proteggeremo il nostro mondo da qualsiasi progetto che voglia danneggiarlo”, ha poi sottolineato Ceferin. “Puoi essere o parte del sistema o fuori, la decisione è individuale”, ha aggiunto. “Qualsiasi competizione all’interno della Uefa deve riconoscere il merito sportivo e sottostare a regole come il rispetto del calendario internazionale”, ha aggiunto il numero 1 dell’Uefa ribadendo che il progetto Superlega invece “non abbraccia principi come il merito sportivo su cui si basano le competizioni Uefa e Fifa”.

Ceferin: “Superlega sarà torneo chiuso, campioni nazionali partono da terza serie”

“Il progetto che hanno presentato oggi è ancora più chiuso di quello del 2021, squadre come Girona o Atalanta ad esempio non potrebbero qualificarsi. Per cui è sbagliato parlare di competizione aperta“, ha aggiunto Ceferin, per il quale “guardando la loro presentazione abbiamo avuto la conferma che la loro è una competizione chiusa, ad esempio le squadre campioni nazionali partirebbero da una sorta di terza serie”.

Ceo A22 sport: “Monopolio Uefa finito, calcio è libero”

 “Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio della Uefa è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro. Per i tifosi: proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Superlega. Per i club: le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite”. Lo dichiara Bernd Reichart, ceo di A22 Sports, dopo che la Corte di giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata in favore della Superlega, che si era appellata contro il monopolio da parte di Uefa e Fifa.

Ceo A22: “Partecipazione basata sul merito”

Dopo la sentenza “adesso i club possono affrontare e gestire in prima persone le nuova sfide di questo mondo. Questa sentenza permetterà la creazione di una competizione più interessante a livello europeo, all’interno della famiglia del calcio europeo. È un messaggio importante per i tifosi: il calcio è libero”. Lo ha dichiarato Bernd Reichart, ceo di A22 Sports, dopo che la Corte di giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata in favore della Superlega, che si era appellata contro il monopolio da parte di Uefa e Fifa. “La partecipazione sarà basata sui meriti sportivi, non ci saranno membri fissi in questa competizione, che non interferirà nelle leghe dei singoli paesi”, ha spiegato.

Ceo A22: “Sarà competizione club più interessante al mondo”

“La sfida di A22 è creare la competizione per club più interessante al mondo, sia a livello maschile che femminile“. Lo ha dichiarato Bernd Reichart, ceo di A22 Sports, dopo che la Corte di giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata in favore della Superlega, che si era appellata contro il monopolio da parte di Uefa e Fifa. “Garantirà apertura, competizione per tutto l’anno e per tutti giocatori, per tutti i club e tutti i tifosi. Il format porterà partite fantastiche per tutto l’anno, non solo in una parte della stagione. Ogni partita conterà”, ha spiegato. “Ci saranno squadre che non hanno mai giocato tra di loro, e verrà creata maggior rivalità negli anni. Bisognerà lottare in ogni partita. Ad aprile ci sarà la fase ad eliminazione diretta. Sarà una competizione interessante e divertente”, ha aggiunto.

Ceo A22: “Gare trasmesse in streaming gratis per i tifosi”

“Ci sono tifosi che devono pagare cifre molto alte per vedere le loro squadre. La possibilità che noi vogliamo offrire di ripensare il calcio a livello tifosi non si è mai vista prima”. Lo ha dichiarato Bernd Reichart, ceo di A22 Sports, dopo che la Corte di giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata in favore della Superlega, che si era appellata contro il monopolio da parte di Uefa e Fifa. “Proponiamo di creare una piattaforma streaming diretta ai tifosi che permetterà loro di godersi la passione per il calcio, di connettersi con i loro club, di trovare le notizie e guardare tutte le partite in diretta in maniera gratuita. Vale sia per le competizioni maschili che femminili”, ha aggiunto. 

Avv. Grassani a LaPresse: “Può essere ‘Ground Zero’ calcio, ma partita tutta da giocare”

“Lo sport, il calcio in primis, potrebbero essere giunti a ground zero e necessitare di completa riscrittura”, ma “è una partita tutta da giocare”. Lo dice a LaPresse l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, in merito alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in favore della Superlega, che si era appellata contro il monopolio da parte di Uefa e Fifa. Si aspettava questa decisione? “Di questa portata onestamente no, soprattutto laddove si consideri che l’Avvocato Generale, che esprime pareri ancorché non vincolanti, si era espresso in senso favorevole alla legittimità della posizione della Uefa e della Fifa, affermando il principio di specificità dello sport”, spiega Grassani. “Certamente il verdetto veniva dato troppo per scontato da quasi tutti gli addetti ai lavori, nel senso di un rigetto secco, mentre le tematiche devolute all’attenzione della Corte non erano così scontate. Sicuramente una sottovalutazione da parte di molte componenti c’è stata”.

Andrea Agnelli: “Fino alla fine, love football”

“Fino alla fine…Love Football”. Così Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus, rompendo il silenzio in un post su X nel giorno della sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue sulla Superlega. Agnelli, che in attesa dell’esito del ricorso sta scontando un’inibizione di 10 mesi per il caso della cosiddetta manovra stipendi, pubblica nel suo post parte del testo del brano degli U2, Where the Streets Have No Name, chiudendo con la frase “Love Football”.

Inter: “Futuro calcio solo con Uefa ed Eca”

“FC Internazionale Milano ribadisce la propria convinzione che il futuro del calcio europeo possa essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all’interno dell’Eca e in partnership con Uefa e Fifa”. Lo si legge in un comunicato pubblicato dall’Inter sul sito ufficiale. “Come società – si legge ancora nel comunicato -, rimaniamo fortemente ancorati ai valori che caratterizzano il modello sportivo europeo e ci impegniamo a lavorare insieme a tutte le altre squadre raccolte in associazione dall’Eca per sostenere questi valori”.

As Roma: “E’ attacco inaccettabile ai campionati nazionali”

In seguito alla sentenza odierna della Corte di Giustizia Europea sul caso della Superlega, l’AS Roma “ribadisce la propria posizione in rispetto dei valori e del futuro del calcio europeo”. Il club giallorosso “non appoggia in nessun modo alcun progetto di cosiddetta Superlega che rappresenterebbe un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo”. L’AS Roma “crede che il futuro e il benessere del calcio europeo possano essere assicurati solo con il lavoro congiunto dei club attraverso l’Eca, in stretta collaborazione e in partnership con Uefa e Fifa”.

Figc: “Difenderemo sempre il bene del calcio italiano”

A seguito della sentenza della Corte dell’Unione Europea sul cosiddetto caso Superlega, la Federazione Italiana Giuoco Calcio “riconoscendosi pienamente negli organismi sovraordinati della Uefa e della Fifa, ribadisce la sua convinta azione a tutela dei campionati nazionali, per la difesa del più ampio e generale principio del merito sportivo e del rispetto dei calendari internazionali”. Per queste motivazioni, in ossequio alle leggi nazionali e ai regolamenti internazionali, la Figc “ritiene che la Superlega non sia un progetto compatibile con queste condizioni e agirà sempre, in tutte le sedi, perseguendo gli interessi generali del calcio italiano“.

Florentino Perez: “Inizia nuova era, club padroni proprio destino”

“Accogliamo con enorme soddisfazione la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Nei prossimi giorni studieremo attentamente questa decisione dalla portata storica. Il calcio europeo non sarà mai un monopolio e da oggi i club saranno padroni del proprio destino. Ci riteniamo capaci di promuovere le competizioni che consideriamo. L’Europa delle libertà ha trionfato”. Così il presidente del Real Madrid, Florentino Perez, commenta la decisione della Corte Ue che ha dato torto a Fifa e Uefa sulla Superlega, stabilendo che da parte dei due organismi c’è un abuso di posizione dominante.

“Diritto, ragione e libertà prevalgono. Settanta anni fa abbiamo fatto un passo da gigante per il calcio con la creazione della Coppa dei Campioni e ora abbiamo il dovere di dare la spinta di cui il calcio ha bisogno. Sarà aperta a tutti, sarà imposto il merito sportivo così come rispetto del fair play finanziario. Soprattutto tutelerebbe i giocatori ed entusiasmerebbe i tifosi di tutto il mondo. Nessuno ha detto che porre fine a un monopolio sarebbe facile. Abbiamo l’opportunità di realizzare una governance trasparente, che conviva con le nuove tecnologie”. E ancora: “Siamo all’inizio di una nuova era, potremo lavorare liberamente e senza minacce, con l’obiettivo di innovare e migliorare il calcio. Da oggi il presente e il futuro sono finalmente nelle mani dei club e dei tifosi. Il nostro destino appartiene a noi e abbiamo davanti a noi una grande responsabilità. Segnerà un prima e un dopo, è un grande giorno per la storia del calcio”. 

Barcellona: “Sentenza apre strada a nuova competizione”

Il Barcellona esprime la propria soddisfazione per la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha valutato il progetto della Superlega proposto da A22 Sports”. Così il club blaugrana in una nota. “Essendo uno dei club promotori del progetto della Superlega, il Barcelona ritiene che la sentenza apra la strada a una nuova competizione calcistica di alto livello in Europa, opponendosi al monopolio del mondo del calcio, e desidera – si legge – avviare nuove discussioni sul percorso che l’Europa le competizioni dovrebbero assumere in futuro”.

“Nell’anno in cui il club celebra il suo 125° anniversario, il Barça desidera continuare a offrire la propria esperienza e conoscenza di diversi sport per proporre soluzioni alle problematiche attuali dello sport d’élite. Per questo – spiega ancora – dichiara il proprio sostegno alla Superlega promossa da A22 e incoraggia un dibattito costruttivo tra gli organismi calcistici nazionali e internazionali, che ora trova conferma nella sentenza odierna della Corte di Giustizia dell’Unione Europea”. 

Malagò: “Lo scudetto rischia di diventare marginale”

“Con la Superlega lo dcudetto diventa carta straccia? Sicuramente non posso dirlo, ma il rischio che diventi marginale in termini di interessi esiste”. Queste le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel commentare la sentenza della Corte di Giustizia Europea a margine della conferenza stampa post-Giunta. “Non commento le sentenze, non l’ho mai fatto, anche quelle che non capisco o non condivido. A fronte di questo gli organismi preposti dovranno predisporre logiche di accorgimento e contromisure rispetto a quanto ha previsto la Corte Europea. Ora dobbiamo capire quali contromisure prenderanno Fifa e Uefa”, ha aggiunto. 

Abodi: “Fondamentale tutela campionati, vivai e Nazionali” 

“La Corte non ha detto che si giocherà la Superlega ma che l’assetto va rivisto. Il presupposto fondamentale per me è che ci sia inclusività della competizione, la tutela dei campionati nazionali, dei vivai e della Nazionale”. Così il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, a margine del Consiglio Nazionale del Coni, in merito alla sentenza della Corte Europea sulla Superlega. “Oggi è un giorno di assunzione di responsabilità e di profonde riflessioni ma in questi casi cerco di vedere le opportunità, c’è la necessità di rivedere il baricentro di rapporti ed interessi. Prima di arrivare alle estreme conseguenze c’è un percorso che l’Uefa può fare”, ha aggiunto il ministro Abodi. 

Calcagno (Aic): “Calendario già intenso, no spazio per altri tornei”

“Dovremo con attenzione analizzare il contenuto della sentenza e i suoi possibili effetti, tuttavia quello che possiamo dire già come Assocalciatori è che non c’è spazio per altre competizioni oltre a quelle già esistenti in calendario. Abbiamo già un problema con le competizioni attuali”. Così a LaPresse il presidente dell’Assocalciatori Umberto Calcagno, commentando la storica sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla Superlega. “Non siamo in grado di sopportare e supportare ulteriori partite, questo è fuori dubbio. Così come già detto in passato, oggettivamente bisognerà stare anche molto attenti alla redistribuzione delle risorse e alla tutela dei campionati nazionali. E alla meritocrazia, che è sempre stato un pilastro inamovibile per noi”, prosegue Calcagno, sottolineando che “il calendario nazionale e internazionale non può più sostenere altre partite, a meno che non ci siano squadre B per giocare determinate competizioni”. “Sotto questo aspetto la nostra priorità è quella di preservare i campionati nazionali e tutta la filiera, che non è solo la Serie A”, conclude. 

Liga: “È modello egoista e elitario” 

“Oggi più che mai ricordiamo che la Superlega è un modello egoista ed elitario. Qualsiasi format che non sia totalmente aperto con accesso, anno dopo anno, attraverso i campionati nazionali, è un modello chiuso. Il calcio europeo ha già parlato, non insistete”. È il commento della Liga spagnola dopo che la Corte di giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata in favore della Superlega, che si era appellata contro il monopolio da parte di Uefa e Fifa.

Tebas: “C’è già confusione, servono regole trasparenti e oggettive”

Stanno già iniziando a fare confusione, come avevo avvertito. Si è sempre potuto organizzare competizioni al di fuori di Uefa e Fifa, questo non può essere proibito. La questione sono le loro condizioni per convivere sotto l’organizzazione della Uefa e della Fifa”. È il commento di Javier Tebas, presidente della Liga spagnola, dopo che la Corte di giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata in favore della Superlega, che si era appellata contro il monopolio da parte di Uefa e Fifa.

Devono esserci regole trasparenti, chiare e oggettive per l’approvazione delle competizioni. Non basta semplicemente disapprovare”, ha scritto su X. “Servono una struttura normativa, oggettiva, che richieda condizioni comparabili all’intero settore, ma che non sia lasciato alla libera discrezionalità dei vertici specifici di Fifa e Uefa, perché si creerebbe una situazione di abuso di potere dominante. Già nel 2022 la Uefa ha stabilito una procedura per autorizzare nuove competizioni a cui la Superliga può partecipare”, ha aggiunto Tebas.

Premier League: “No a questo progetto ‘separatista’”

In un comunicato sul suo sito internet, la Premier League inglese “prende atto della sentenza odierna nella causa della Corte di giustizia europea. La sentenza non sostiene la cosiddetta ‘Super League europea’ e la Premier League continua a respingere qualsiasi progetto del genere. I tifosi sono di vitale importanza per il calcio e hanno ripetutamente chiarito la loro opposizione a una competizione ‘separatista’ che recide il legame tra il calcio nazionale ed europeo”. La Premier League “ribadisce il suo impegno nei confronti dei chiari principi della competizione aperta che sono alla base del successo delle competizioni per club nazionali e internazionali. Il calcio prospera sulla competitività creata da promozioni e retrocessioni – prosegue la nota – sulla qualificazione annuale basata sul merito dai campionati e coppe nazionali alle competizioni internazionali per club e sulle rivalità e sui rituali di lunga data”. “Questi principi sono sanciti nella Carta dei proprietari della Premier League, introdotta nel giugno 2022, che mira a migliorare la forza collettiva e la competitività della Lega nel migliore interesse del gioco in generale. Dal 2021 – ricordano i rappresentanti dei club inglesi – anche la Premier League, insieme ad altri organismi calcistici, ha rafforzato le proprie regole e la propria governance in questo settore”. La Premier League “continuerà a impegnarsi in un dialogo aperto e costruttivo, con tutte le parti interessate del calcio, su come proteggere e migliorare al meglio l’equilibrio complementare del calcio per club nazionale e internazionale”.

Manchester United: “Restiamo fedeli a Uefa e sue competizioni”

“La nostra posizione non è cambiata. Noi rimaniamo pienamente impegnati nella partecipazione alle competizioni Uefa e nella cooperazione positiva con la Uefa, la Premier League e gli altri club attraverso l’Eca per il continuo sviluppo del calcio europeo”. Lo scrive il Manchester United in un comunicato a commento della decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sulla Superlega.

Bayern Monaco: “Un attacco al calcio, nostre porte restano chiuse”

“Abbiamo preso atto della sentenza della Corte di Giustizia Europea. Tuttavia, ciò non cambia la posizione del Bayern Monaco e dell’Eca secondo cui una competizione del genere costituirebbe un attacco all’importanza dei campionati nazionali e alla struttura del calcio europeo”. Così Jan Christian Dreesen, amministratore delegato del Bayern Monaco e vicepresidente dell’Associazione dei club europei (Eca), commentando la decisione della Corte Ue. “La Bundesliga è il fondamento del Bayern, così come tutti i campionati nazionali sono il fondamento degli altri club calcistici europei. È quindi nostro dovere e nostra profonda convinzione rafforzarli, non indebolirli. Siamo impegnati anche nelle competizioni europee per club sotto l’egida della Uefa. Vorrei quindi chiarire ancora una volta che la porta della Superlega rimane chiusa per il Bayern”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata