Il portoghese non è più l'allenatore dei giallorossi. Al suo posto Daniele De Rossi
Dopo l’addio di Mourinho Daniele De Rossi è ufficialmente il nuovo allenatore della Roma. L’annuncio è stato dato dal club giallorosso poche ore dopo il divorzio dall’allenatore portoghese. De Rossi ha firmato fino al 30 giugno 2024. Dopo 18 anni da calciatore giallorosso, De Rossi ritornerà nel ruolo di allenatore e farà il suo esordio sulla panchina della Roma nella sfida di campionato contro il Verona di sabato pomeriggio all’Olimpico.
L’addio a Mourinho
Con una nota sul proprio sito internet, la Roma aveva annunciato che “José Mourinho e i suoi collaboratori tecnici avrebbero lasciato il Club con effetto immediato. Mourinho era stato annunciato come sessantesimo allenatore nella storia della Roma nel maggio del 2021. Ha guidato la squadra alla conquista della Conference League a Tirana il 25 maggio del 2022 e alla finale di Europa League a Budapest nella scorsa stagione”.
I ringraziamenti della società a Mou
“Ringraziamo José a nome di tutti noi all’AS Roma per la passione e per l’impegno profusi sin dal suo arrivo in giallorosso”, hanno dichiarato Dan e Ryan Friedkin.“Conserveremo per sempre grandi ricordi della sua gestione, ma riteniamo che, nel migliore interesse del Club, sia necessario un cambiamento immediato. Auguriamo a José e ai suoi collaboratori il meglio per il futuro”, aggiungono i proprietari del club giallorosso. La Roma spiega poi che “ulteriori aggiornamenti riguardo la nuova guida tecnica della Prima Squadra saranno comunicati a breve”. Da giorni in Rete corre voce che possa essere l’ex calciatore della Roma, Daniele De Rossi, a guidare la squadra.
Grazie da parte di tutti noi all’AS Roma, José! #ASRoma pic.twitter.com/3uwjHlEU1f
— AS Roma (@OfficialASRoma) January 16, 2024
Dybala saluta Mourinho: “Grazie mister, un piacere lavorare con te”
“Grazie mister! Grazie di tutto.. lavorare con te è stato un piacere enorme. Grazie dei tuoi consigli e ogni parola che mi hai dato. Auguro tutto il meglio a te e il tuo staff. Spero che ci rivedremo presto!”. Così l’attaccante della Roma Paulo Dybala saluta Jose Mourinho, oggi esonerato, con un post e una foto sui social che li ritrae insieme sorridenti.
Moratti: “Dispiaciuto per Mou, ora compito difficile per De Rossi”
“Sono dispiaciuto tantissimo per l’esonero di Mourinho perché conoscendone la professionalità, la serietà, quanto ci tiene. Insomma, per lui deve essere stato un grande dispiacere”. Così a LaPresse l’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, che con José Mourinho ha scritto la storia del club nerazzurro conquistando il Triplete nel 2010. Su quello che non ha funzionato alla Roma Moratti spiega: “E’ tutto un insieme che ha fatto sì che non funzionasse: l’equilibrio della squadra, qualche giocatore che ha reso molto meno di quello che si pensasse, ha avuto notevoli infortuni”. De Rossi allenatore? “Non lo conosco, è un ragazzo serio. Ha un compito difficile perché venendo dopo Mourinho ha un compito non facile, ma è uno di casa e quindi è stata fatta una scelta di colore. Per la Roma è una scelta intelligente”.
Lippi: “De Rossi straordinario, trasmetterà cose positive”
“De Rossi è un ragazzo straordinario, una persona positiva. Sono sicuro che trasmetterà ai suoi giocatori cose importanti e cose positive, gli auguro di cuore di fare bene”. Così a LaPresse, Marcello Lippi, allenatore campione del mondo con la Nazionale italiana nel 2006 commenta la nuova avventura di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma. De Rossi era nel gruppo dei 23 che conquistò il Mondiale a Berlino e nella finale contro la Francia segnò uno dei calci di rigore.
L’avventura romana dello Special One
Per Mourinho quello alla Roma è il terzo esonero consecutivo dopo quelli da parte del Tottenham e del Manchester Utd in Premier League. In totale Mourinho ha diretto la Roma per 138 partite tra tutte le competizioni, con 68 vittorie, 31 pareggi e 39 sconfitte. In campionato ha ottenuto due sesti posti, centrando sempre la qualificazione in Europa ma mancando l’approdo in Champions League. Grazie alla vittoria della Conference League nella sua prima stagione, lo Special One è diventato il primo tecnico a vincere tutte e tre le principali competizioni Uefa vigenti, nonché il terzo (dopo Giovanni Trapattoni e sir Alex Ferguson) a vincere almeno un trofeo Uefa in tre diverse decadi. Nel suo futuro c’è probabilmente un munifico contratto in Arabia Saudita, campionato che era già stato sulle sue tracce la scorsa estate.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata