Allo Stadium decidono una doppietta di Vlahovic e il sigillo di Chiesa

Lo schiaffo subito nel girone d’andata dal Sassuolo, unica squadra capace di battere i bianconeri finora in campionato, a quasi quattro mesi di distanza da quel 4-2 del Mapei Stadium appare sempre più un ricordo lontanissimo. La Juventus stende infatti 3-0 i neroverdi nell’inusuale ‘tuesday night’ di campionato e si riporta sotto alla capolista Inter, nuovamente distante due punti, in un match che i bianconeri ipotecano nel primo tempo grazie alla doppietta d’autore di Dusan Vlahovic, sempre più decisivo in questa fase di stagione. Il centravanti serbo sblocca il risultato dopo un quarto d’ora con un tiro da fuori area che sorprende Consigli e raddoppia prima dell’intervallo con una punizione potente e precisa che si infila sotto la traversa e non lascia scampo al portiere degli emiliani, distratto in entrambe le occasioni.

Nel finale si iscrive alla festa del gol anche Federico Chiesa, al rientro e subito a segno nel tris che non fa altro che aumentare l’entusiasmo e l’autostima della Vecchia Signora. L’uomo copertina resta però l’attaccante numero nove, che conferma il recente momento d’oro – quattro gol e due assist nelle ultime quattro gare in Serie A – e trascina in alto i compagni, che domenica in casa del Lecce – approfittando del turno di stop dell’Inter, impegnata in Arabia per la Supercoppa – hanno l’occasione d’oro di portarsi in testa alla classifica, in attesa dello scontro diretto del 4 febbraio a San Siro che dirà davvero fin dove potrà spingersi questa Juve.

Allegri deve rinunciare per squalifica a Gatti e McKennie ma recupera in extremis Rabiot, che presidia il centrocampo insieme a Locatelli e Miretti. Sugli esterni tocca a Cambiaso e Kostic, con Weah che si accomoda in panchina al pari di Chiesa, a sua volta recuperato dopo il trauma al ginocchio della scorsa settimana. Dionisi se la gioca con il consueto 4-3-3, con il tridente tipo Berardi-Pinamonti-Lauriente, ma la missione per gli ospiti si complica quasi subito, appena Vlahovic riceve palla dalla tre quarti e ha spazio per far partire un sinistro velenoso che scavalca un Consigli sorpreso.

Il vantaggio quasi immediato allenta la tensione tra i bianconeri, favorendo la reazione veemente degli emiliani. Lauriente, il più ispirato nell’attacco del Sassuolo, ‘passa’ la palla a Szczesny al 30′, mentre due minuti più tardi con una conclusione da fuori impegna decisamente di più il portiere polacco. Proprio nel miglior momento dei neroverdi però la Juve raddoppia, ancora con Vlahovic, che direttamente su punizione trafigge ancora Consigli.

Il 2-0 taglia definitivamente le gambe dei ragazzi di Dionisi, che nella ripresa ci provano un paio di volte con Berardi (Szczesny è ancora attento) ma sostanzialmente rimangono incastrati nella tela dei bianconeri, che si rintanano nella metà campo e rischiano poco o nulla. Allegri, complice l’attenta gestione dei suoi, può permettersi qualche rotazione a cuor leggero: tra gli altri torna in campo anche Chiesa che si fa subito trovare pronto con il tris nel finale nel cuore dell’area di rigore che rende ancora più lieta la notte della Vecchia Signora.

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