Il tecnico nerazzurro: "Dialettica con Juve si è alzata? Normale nel nostro mondo"

La carica del tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, alla vigilia della semifinale di Supercoppa Italiana contro la Lazio in programma per venerdì a Riad in Arabia Saudita. La corsa al trofeo, che per la prima volta si gioca a quattro squadre, prenderà il via oggi, giovedì 18, con la prima semifinale tra Fiorentina e Napoli. “La Supercoppa è il primo obiettivo stagionale: l’abbiamo vinta negli ultimi due anni e vogliamo rivincerla. Le altre squadre qui hanno la nostra stessa ambizione e vorranno fare lo stesso”, ha detto Inzaghi in conferenza stampa. “Per giocare all’Inter bisogna essere abituati. Io la vivo molto tranquillamente. È il primo trofeo della stagione, vogliamo vincerlo: sappiamo che incontriamo una squadra in striscia positiva da cinque partite, ha vinto il derby e ci ha sempre creato difficoltà”, ha rimarcato. Poi un messaggio ai tifosi interisti in Arabia Saudita: “Sosteneteci, come fatto lo scorso anno. Sappiamo che siete tanti, speriamo di potervi rendere felici come accaduto per il trionfo della passata stagione”.

“Dialettica con Juve si è alzata? Normale nel nostro mondo”

Inzaghi ha anche commentato le recenti punzecchiature a distanza con la Juventus, prima rivale dei nerazzurri nella corsa scudetto, con il botta e risposta tra l’ad interista Marotta (“L’Inter è la lepre che deve schivare le fucilate dei cacciatori”) e il tecnico bianconero Allegri (“Come guardie e ladri, loro scappano e noi rincorriamo”). “Il livello della dialettica si è alzato? Ho sentito e letto qualcosa: penso che sia normale questa dialettica nel mondo del calcio. Ci sono dentro da tanti anni, so come funziona”, ha affermato Inzaghi. “Il duello in campionato è bello, ma non ci sono solo Inter e Juventus, c’è anche il Milan che ha un’ottima rosa e in questo momento sta bene. Siamo in tre”, ha aggiunto. 

Sarri: “Abbiamo 30% di possibilità di passare il turno”

In mattinata ci sono state anche le dichiarazioni dell’allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, che ha lodato i suoi avversari. “Mettere la firma per i rigori? Non firmo niente. Ce la giochiamo sul campo, anche se loro sono più forti“, ha affermato dicendosi consapevole di non avere “più del 25-30% di possibilità di passare il turno“.

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