Il primo cittadino Francesco Squeri illustra il progetto del nuovo impianto dei Rossoneri
Il futuro del Milan è a San Donato Milanese, cittadina alle porte del capoluogo lombardo. Il Consiglio comunale si sta portando avanti e ha approvato la proposta di variante urbanistica per l’area San Francesco, dove dovrebbe essere realizzato il nuovo stadio dei Rossoneri. “Sono le squadre che decidono dove fare lo stadio o se rimanere in uno stadio, le amministrazioni non possono fare più di tanto. Le squadre hanno le risorse e loro decidono dove metterle. Ho l’idea che Milano abbia tergiversato per quattro, cinque anni e alla fine le due squadre hanno cambiato idea. Ora Sala cerca di recuperarli e fa bene, fossi in lui farei lo stesso”, ha detto Francesco Squeri, sindaco di San Donato Milanese, a margine di una conferenza stampa. “Sala punta a trattenere più l’Inter del Milan? Può darsi, non so la situazione di Rozzano, non la conosco. Per me uno stadio lo faranno perché le squadre non vogliono già giocare nello stesso stadio”.
“Non voglio scappare dal problema sicurezza, ma il tema si verificherà tra cinque anni quindi avremo tempo di valutare e trovare delle soluzioni. La zona nord è completamente nel confine di Milano quindi qualche agente dovrà per forza arrivare da Milano, e poi ci sono gli altri comuni con cui potremmo fare delle convenzioni”, ha aggiunto.
“Il Milan sposterà la sede qui”
Il primo cittadino, inoltre, ha dichiarato che la società Rossonera sposterà anche la sua sede nella cittadina dell’hinterland. “Penso di sì, perché qui avrà il museo, gli uffici. Il progetto dello stadio prevede 70mila posti, 3500 parcheggi, stanno vedendo di acquistare altre aree per fare nuovi parcheggi che è un discorso molto importante. Io dico non fatene troppi perché dobbiamo disincentivare l’uso della macchina. La sfida è far arrivare le persone con una mobilità dolce. Dopo il Consiglio comunale di fine mese, con l’accordo di programma, ci sarà un’interlocuzione più diretta con il Milan, ora non ce n’è stata tanta”.
“Ci sono favorevoli e contrari ma non spacchiamo la città”
“Ci sono persone che non vogliono lo stadio ma ci sono tante persone che lo vogliono. Da amministratore dobbiamo valutare anche i vantaggi, naturalmente un certo tipo di persone a prescindere non vuole lo stadio perché porta traffico, inquinamento e i vantaggi non li vuole vedere. Io però non vorrei spaccare la città in due. Cercheremo nel corso di un percorso partecipato di motivare il perché di questa scelta”, ha sottolineato Squeri. A chi gli chiedeva se fosse preoccupato di un eventuale insuccesso Squeri ha detto: “No, se si fa bene, se non si fa nessun problema. Se il Milan decide di farlo da qualche altra parte noi andiamo avanti tranquilli. E’ intenzionato ad andare avanti però la certezza non c’è mai. Se si fa qua noi siamo disposti a collaborare”.
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