Lo spostamento dopo la richiesta della Lega Nazionale Dilettanti. Il nodo del diritto d'intesa
La Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio) ha rinviato l’assemblea straordinaria fissata per il prossimo 11 marzo con oggetto le riforme e la modifica dello statuto federale. A comunicarlo è la stessa Figc, al termine della terza riunione del tavolo di lavoro sulle riforme convocata dal Presidente Gabriele Gravina con i rappresentanti di tutte le componenti federali. Nel corso dell’incontro, spiega la Federazione, è stato illustrato lo stato d’avanzamento del piano strategico di cui si è fatta carico la Federazione e che ha come obiettivo, in primis, la messa in sicurezza del calcio italiano e, conseguentemente, le sue strategie di sviluppo. “Nel prendere atto dell’ampia e condivisa disponibilità sui temi legati alla sostenibilità economico-finanziaria e su alcune proposte strategiche di sviluppo, il Presidente Gravina ha aggiornato i lavori alla prossima riunione, fissata per il 20 febbraio, dove poter proseguire il percorso riformatore, in vista della definizione del documento finale”, si legge in un comunicato della Figc.
Richiesta rinvio da Lega Nazionale Dilettanti
“Tenuto conto della complessità del processo intrapreso e per favorire la condivisione su questa parte fondamentale del piano strategico, il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, ribadendo la disponibilità all’eliminazione del cosiddetto ‘diritto d’intesa’, ha chiesto al Presidente federale di rinviare l’Assemblea già convocata per il prossimo 11 marzo”, si legge ancora per quanto riguarda le motivazioni del rinvio. “Sulla stessa metodologia di lavoro – prosegue la nota – hanno concordato anche le altre componenti, pur mantenendo posizioni diverse in relazione al ‘diritto d’intesa’. Gravina ha accolto la richiesta, sottolineando come debba essere comunque finalizzata all’approvazione del documento, senza la quale l’Assemblea si dovrà svolgere”.
Il diritto d’intesa
Il nodo fondamentale che avrebbe dovuto essere affrontato nell’assemblea dell’11 marzo è il cosiddetto ‘diritto d’intesa’, che la Figc intende eliminare dallo statuto: vale a dire la possibilità di qualsiasi componente della Figc (Serie A, Serie B, Serie C, Dilettanti) di mettere il veto alle modifiche previste dalla federazione per il format di qualsiasi campionato (ad esempio abbassare da 20 a 18 il numero di squadre in Serie A). Sull’eliminazione di questo diritto non c’è unanimità anche tra gli stessi club di Serie A, con alcuni rappresentanti – ad esempio l’amministratore delegato del Monza Adriano Galliani – che hanno pubblicamente manifestato la loro contrarietà.
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