L'allenatore giallorosso alla vigilia della stracittadina contro la Lazio: "C'è voglia di rivalsa, ma senza andare oltre"

“Onestamente cambia. Con gli anni ero diventato bravo a gestirla, ma aldilà del ruolo credo sia un vantaggio dell’età perchè oggi mi sento abbastanza tranquillo, nonostante sia ovviamente emozionato. I ragazzi la stanno approcciando bene, sono sereni e lavorano forte. Cerchiamo di caricarla al punto gestire senza andare troppo oltre per non disperdere energie troppo presto e non arrivare in campo troppo carichi”. Così l’allenatore della Roma Daniele De Rossi nel corso della conferenza stampa alla vigilia del Derby contro la Lazio, il primo da allenatore. Se c’è un Derby in particolare che gli è rimasto dentro.

“Sono tanti. Tante notti fantastiche, altre meno belle. Se giochi 20 anni in un posto non puoi pretendere solo ricordi positivi, oggi è il primo e tendo a ripensare al primo che ho giocato – ricorda – quando Mancini ha fatto gol di tacco. A fine partita pensavo di essere l’uomo più felice al mondo, è stata un’emozione bella, ero un ragazzo giovane. Sono cose che non dimentichi ma in mezzo c’è stato talmente tanto che tirare in ballo solo un episodio è riduttivo”. “Ricordo con piacere che nei primi anni lo soffrivo, entravo in campo un po’ teso ma poi con gli anni ho iniziato a giocarli. I primi 3-4 Derby non li ho giocati veramente”, conclude De Rossi. 

“Sappiamo che è una partita che non avrà conseguenze normali, c’è qualcosa di diverso. Abbiamo un passato non positivo nei Derby recenti. C’è voglia di rivalsa, ma senza andare oltre. C’è una partita di calcio da preparare e dobbiamo rimanere lucidi”. Così l’allenatore della Roma Daniele De Rossi nel corso della conferenza stampa alla vigilia del Derby contro la Lazio, il primo da allenatore. 

Nelle ultime gare la Roma ha segnato poco. “Non si fa comunque gol con gli attaccanti, con un solo reparto, ma in queste partite sopratutto si fa gol con tutta la squadra”, dichiara. Se la proprietà le ha parlato del futuro. “Abbiamo parlato spesso del futuro della Roma, di quello a breve termine. Ho capito la tua domanda ma la pausa delle nazionali ci è servita per far quadrare i conti e capire il futuro nei prossimi due mesi, che è la cosa più importante”, conclude.

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