C’è chi sogna la prima volta, chi addirittura la ‘quindicesima’. E poi la pattuglia tedesca, tra il blasone del Bayern Monaco, che deve riscattare una stagione deludente e inaspettatamente senza titoli, e la fame e la freschezza di un Borussia Dortmund che non ha nulla da perdere. Torna con le semifinali lo spettacolo della Champions League, giunta al penultimo atto prima della finalissima del 1 giugno a Wembley. Dopo aver eliminato il Manchester City campione in carica in un spettacolare doppio confronto ai quarti, il Real Madrid si presenta come la squadra da battere: proprio gli spagnoli scenderanno in campo per primi, all’Allianz Arena, mentre il giorno successivo il Paris Saint-Germain, fresco campione di Francia, affronterà in trasferta i gialloneri e il celebre muro del ‘Signal Iduna Park’.
“Dovremo trovare un buon equilibrio – ha confessato il tecnico dei bavaresi Thomas Tuchel, che lascerà il club a fine stagione – Contro il Real bisogna portare abbastanza giocatori in attacco ma al tempo stesso non farsi cogliere impreparati”. Di certo dopo la fine della striscia di undici trionfi di fila in Bundesliga, per mano del Bayer Leverkusen ancora imbattuto, in Baviera c’è la consapevolezza di aver soltanto un modo per salvare l’annata: alzare la coppa a Londra. Harry Kane guiderà una squadra incerottata, alle prese con diversi dubbi di formazione. “Alcune decisioni verranno prese all’ultimo minuto”, ha ammesso l’ex manager del Chelsea, che deve monitorare le condizioni di Konrad Laimer, Matthijs de Ligt, Dayot Upamecano, Jamal Musiala e Leroy Sané.
In casa Real invece l’unico indisponibile – per squalifica – è l’esperto Daniel Carvajal, uno dei fedelissimi di Ancelotti. “Non ho in mente alcuna variante tattica, dobbiamo valutare attentamente come giocare, senza perdere la nostra identità – ha sottolineato Re Carlo – Domani sarà molto importante difendere bene, evitare i contropiede e attaccare nella maniera giusta. Una semifinale richiede una partita totale, non può andare storto niente”. Dieci anni fa il Real, con Ancelotti in panchina, dominò 4-0 all’Allianz, preludio al trionfo in finale con l’Atletico Madrid che valse la ‘Decima’. “Il passato ovviamente è un bel ricordo, ma domani sarà un’altra storia – ha assicurato – E’ la partita d’andata, la affrontiamo con fiducia sapendo che davanti a noi troveremo una rivale con qualità e individualità molto forti. Se provo un sentimento di rivalsa per come è finita per me al Bayern? No, ho avuto la fortuna di allenare il Bayern, e anche se avrei potuto farlo per più tempo ho un ricordo fantastico di quell’anno e mezzo. E soprattutto di Rummenigge”.
Giovedì è invece tempo di Europa League. Sarà il francese François Letexier a dirigere Roma-Bayer Leverkusen, semifinale d’andata in programma allo stadio Olimpico alle 21. Assistenti i connazionali Cyril Mugnier e Mehdi Rahmouni, quarto ufficiale Rade Obrenovic. Al Var ci sarà Jerome Brisard con il supporto di Willy Delajod. Olympique Marsiglia-Atalanta, in programma alla stessa ora al ‘Velodrome’ verrà invece arbitrata dal tedesco Daniel Siebert, con i connazionali Jan Seidel e Rafael Foltyn come assistenti e Sven Jablonski quarto ufficiale. Al Var ci sarà Marco Fritz con Christian Dingert come assistente.