Inizia l'avventura della Nazionale con il raduno a Coverciano. Il ct: "Fagioli? Scelta tecnica"

L’obbligo di essere degni della maglia azzurra, la certezza di aver scelto il meglio, il dispiacere per aver dovuto dire alcuni no. Con il raduno a Coverciano è scattata l’operazione Euro 2024 per l’Italia di Luciano Spalletti che, nella conferenza stampa del primo giorno, si è presentata con la nuova tuta con il logo della Figc che richiama quello dei tempi del Mondiale di Usa ’94. A due settimane dal debutto contro l’Albania il ct si è detto “prontissimo” per la competizione in cui gli Azzurri sono chiamati a difendere il titolo conquistato nel 2021 a Wembley. L’obbligo per tutti è quello di “essere degni della maglia Azzurra”, di quella meravigliosa responsabilità che può far sognare un Paese intero per vivere nuove notti magiche. E se da un lato a Spalletti “già batte il cuore”, dall’altro il ct ha il cuore che piange per le esclusioni di Bonaventura e Locatelli.

Le scuse a Locatelli e Bonaventura

In particolare, al centrocampista della Juventus, il commissario tecnico ha chiesto scusa per averlo lasciato a casa: “Locatelli è una persona seria, un professionista, ma in questo momento qui volevo un po’ più d’estro ed è un po’ troppo conservativo”, ha spiegato il ct. Per quanto riguarda Bonaventura, invece, “l’ho visto col fiato tirato, ho visto che potevo aver bisogno di altre cose”. La certezza è che i due, comunque, restano nel cerchio della Nazionale e saranno chiamati in futuro, magari già per le qualificazioni al prossimo Mondiale in Usa e Canada. Un cerchio, quello della Nazionale che, il prossimo 6 giugno si restringerà ulteriormente visto che ci sarà un taglio alla lista dei 29. Saranno tre tagli “dolorosissimi”, ha aggiunto Spalletti.

“Fagioli? Scelta tecnica”

Nell’attesa di sciogliere gli ultimi dubbi il ct ha esternato alcune certezze. Nessun rimpianto per le assenze causa infortuni di Acerbi e Zaniolo perché Spalletti ha “a disposizione tutto quello che ci vuole per far bene”. Per quanto riguarda l’attacco l’attenzione di Spalletti si è focalizzata su Scamacca e Chiesa. Il bomber dell’Atalanta, reduce da un finale di stagione con numeri che fanno ben sperare, secondo Spalletti, deve perdere “un po’ di pigrizia”. Su Chiesa il pensiero del ct è chiaro: “è uno che sa giocare da tutte le parti. Ha la vampata della botta”, che può spaccare una partita. Infine due telegrammi. Il primo per Donnarumma, capitano a tempo determinato, “si valuta giorno per giorno”, il secondo per Fagioli, chiamato a pochi giorni dalla fine della condanna scontata per il caso scommesse: “È una scelta tecnica. Il campo valuterà se abbiamo fatto la scelta giusta. Il ragazzo ha detto delle belle cose, merita comprensione. È stato preda di un momento di difficoltà“.

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