A Coverciano i 'fantastici 5' per dare la spinta agli azzurri verso la grande avventura in Germania
I ‘fantastici 5’ per dare la spinta verso la grande avventura in Germania. Roberto Baggio, Giancarlo Antognoni, Alessandro Del Piero, Gianni Rivera e Francesco Totti hanno varcato nuovamente, dopo anni, l’iconico cancello di Coverciano, da loro mai dimenticato. Non semplici eroi di carta in stile Marvel, ma ‘Eternals’ autentici, che con la maglia della Nazionale, la numero 10, la più prestigiosa, hanno sudato, combattuto, regalato magie, infiammando stadi e incantando i tifosi. Comprendendo in pieno il valore della maglia azzurra. E, con quei colori, vinto. Ecco perché Luciano Spalletti li ha invitati al raduno. Non un semplice saluto alla truppa che si prepara per l’Europeo tedesco, ma un apprezzato tentativo di regalare ispirazione, spingendo gli eroi di oggi a elevare la prestazione.
“Abbiamo cercato di far assorbire ai giocatori il senso dell’appartenenza e cosa significhi vestire questa maglia” ha confermato Spalletti. “Avendoli davanti è più facile ‘entrare in sintonia con il loro battito’; un battito forte, sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Loro, questi cinque fuoriclasse, ci hanno dato la possibilità di alzare le nostre ambizioni, per quello che hanno mostrato in passato sul terreno di gioco”. Una giornata indubbiamente speciale, anzi “epocale”, ha sottolineato il capo delegazione Gigi Buffon. “Un qualcosa che rimarrà indelebile nelle menti, come un tatuaggio”. ‘Siamo tutti 10’, la scritta sulla maglia utilizzata per l’immancabile foto di rito. A Spalletti, al suo staff e ai giocatori, ora, il compito di trasferire il ‘verbo’ dei miti azzurri azzurri al campo. L’emozione, inutile dirlo, è stata forte, per tutti. I ‘magnifici 5’ “hanno alzato l’asticella delle nostre ambizioni, ci hanno donato una storia che diventa un rispetto per chiunque viene ad affrontarci”, ha commentato il ct. “Ora sta a noi dimostrare di essere da Italia. Averli avuti lì a contatto è stato bello ed emozionante. Quando li ho chiamati, nessuno mi ha detto di no. Questo mi rende entusiasta e felice e in debito con loro per sempre”.
Intanto, il ct si coccola un gruppo “molto serio”. E che ha già dovuto digerire due forfait importanti. Dopo Acerbi, la Nazionale ha perso anche Scalvini: “Mandiamo loro un abbraccio grandissimo”. La nota lieta è che “tutti, venendo qui, hanno dato massima disponibilità. Un paio di giocatori, come Gatti, li avevo allertati, lasciandoli a casa. Si sono allenati, erano felici di sperare di essere chiamati e sono arrivati di corsa quando hanno visto lo spazio per potersi inserire. Mi spiace per chi è rimasto fuori, li richiamerò“. Lo juventino, ha confermato il ct, “verrà in Germania”. Allungando così l’elenco dei giocatori che contano pochissimi gettoni in Nazionale. Ma Spalletti non si dimostra preoccupato: “Nel calcio c’è bisogno di stimoli, di forze nuove, di persone che hanno voglia di mettersi a disposizione e di far vedere il loro valore. Uno dei campioni ha detto stamani che se non accetti le sfide e le responsabilità, poi perdi”. Di certo c’è che il ct avverte “sensazioni buonissime. La squadra sta lavorando in maniera molto seria e attenta. Siamo sulla strada giusta”.
Ma questa sera, dal test di Bologna contro la Turchia di Montella, attende risposte: “Ha vinto il suo girone, da metà campo in su ha estro e qualità, ha ripartenze brucianti e calciatori che militano nelle squadre più forti al mondo. Sarà una partita importante e difficile, per quello che è il momento e per quello che dobbiamo mettere a posto”. E Montella “lo conosco bene. E’ uno sveglio, sveglissimo. All’Adana aveva già fatto vedere le sue qualità”. Quanto alle scelte di formazione, il ct ha svelato che ci sarà spazio in avanti per Orsolini e Retegui. In porta, Vicario.
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