Sulle ali dell'entusiasmo per il gol segnato alla Croazia non è da escludere un utilizzo di Zaccagni

Scampato il pericolo Croazia e il rischio eliminazione, l’Italia di Luciano Spalletti sabato pomeriggio tornerà in campo a Berlino contro la temibile Svizzera nella sfida valida per gli ottavi di finale. Un ct apparso particolarmente nervoso nel dopo partita contro i croati: la tensione accumulata durante quei 98 interminabili minuti lo ha portato a esplodere di gioia al triplice fischio e poi di rabbia.

Prima il battibecco con gli opinionisti di Sky che avevano parlato di una Nazionale troppo “prudente” nel primo tempo. “Ma quale prudenza. Bisogna fare di più. Abbiamo dei calciatori che hanno la qualità per giocare queste partite alla pari, ma si fa degli errori troppo banali”, ha detto Spalletti. Poi quello con un altro giornalista in conferenza stampa, con tanto di accuse sulla presenza di presunte ‘gole profonde’ all’interno del gruppo azzurro. “C’è un ambiente interno e un ambiente esterno e se qualcuno racconte le cose interne, fa il male della Nazionale”, ha dichiarato Spalletti, visibilmente contrariato anche quando gli è stato chiesto da un cronista straniero se avesse avuto paura di essere eliminato. “Ma che ho paura. Se avevo paura venivo a vedere le partite come voi. Tensione e responsabilità ci sono per forza, ma non ho la paura di perdere prima le partite”, ha replicato un ct che in precedenza era stato accompagnato dal presidente federale Gabriele Gravina a ringraziare i tifosi italiani presenti ancora sugli spalti di Lipsia per il loro sostegno.

Italia-Svizzera, Calafiori non ci sarà

Sicuramente il giorno di riposo concesso ai giocatori servirà anche allo stesso Spalletti per scaricare la tensione e ricaricare le batterie in vista della partita di sabato, perchè la Svizzera che l’Italia andrà ad affrontare sarà avversario ostico. Furono proprio gli elvetici a costringere gli azzurri agli spareggi per i Mondiali 2022 contro la Macedonia e tutti sanno come è andata. Ma ne sa qualcosa a questi Europei anche la Germania, che ha rischiato di essere lei l’avversaria degli azzurri e che solo in pieno recupero ha evitato il ko contro Ndoye e compagni.

Una Svizzera targata Italia visto che tra i migliori ci sono proprio tre pedine importanti del Bologna, vale a dire Freuler, Aebischer e il peperino Ndoye appunto. E a proposito di giocatori rossoblù, Spalletti sabato dovrà fare a meno dello squalificato Calafiori. Un’assenza pesante, visto lo splendido Europeo che sta disputando l’ex giocatore di Roma e Basilea. Il ct avrà tre giorni di tempo per decidere chi schierare al fianco di Bastoni in difesa, possibile l’arretramento di Darmian con l’inserimento di un esterno più offensivo davanti.

La gioia di Zaccagni

Sulle ali dell’entusiasmo per il gol segnato alla Croazia non è da escludere un utilizzo di Zaccagni. “Era troppo importante passare il turno come secondi del girone, è stata una serata bella per tutti, che mi porterò per sempre nel cuore”, ha dichiarato l’esterno della Lazio ai microfoni di Vivo Azzurro. Tornata nel ritiro di Iserlohn quando erano ormai le 4 del mattino, dopo un volo che da Lipsia è atterrato all’aeroporto di Paderborn, l’Italia ha trovato davanti all’ingresso dell’hotel una decina di tifosi. Tanti, considerato l’orario. “Ci stanno dando una grande carica e la forza per continuare a sognare”, ha detto Zaccagni.

E a proposito di tifosi, da segnalare purtroppo uno strascico violento fuori dallo stadio di Lipsia dopo la gara con la Croazia. Quattro tifosi italiani sono infatti rimasti feriti dopo essere stati aggrediti da un gruppo di ultrà croati. Lo ha appreso LaPresse dalla polizia di Lipsia. “Ieri sera c’è stato un alterco tra tifosi italiani e croati vicino al centro di Lipsia. Ai tifosi italiani sarebbe stata rubata una bandiera, poi restituita. Inoltre, un gruppo di circa 20 tifosi croati ha attaccato fisicamente i tifosi italiani prendendoli a calci e pugni. Quattro degli aggrediti sono rimasti feriti, due dei quali sono stati ricoverati in ospedale”, ha comunicato la polizia tedesca, aggiungendo che “le forze dell’ordine sono riuscite a identificare undici sospetti (croati e bosniaci, di età compresa tra i 21 e i 44 anni) e a prenderli in custodia. Tutti sono stati poi rilasciati. È stato aperto un procedimento contro di loro per lesioni personali gravi”. Un episodio spiacevole, che ha rovinato una serata sicuramente indimenticabile per le migliaia di tifosi azzurri che non hanno mai smesso di incitare Donnarumma e compagni prima, durante e dopo la partita. 

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