Il ct Spalletti: "C'era da passare il turno, ora mi aspetto di vedere i ragazzi più sciolti"

Nello stadio in cui ha sollevato al cielo la Coppa del Mondo del 2006, l’Italia spera di vivere un’altra notte indimenticabile. Anche se questa volta in palio non c’è la storia ma ‘soltanto’ un pass per i quarti di finale di Euro 2024. Dopo aver stentato nella fase a gironi, passati grazie allo squillo di Zaccagni a una manciata di secondi dalla fine del match contro la Croazia, gli azzurri tornano a Berlino a 18 anni dalla finale dell’Olympiastadion per affrontare oggi la Svizzera, capace di spaventare i padroni di casa della Germania nell’ultima partita del gruppo A.

Luciano Spalletti, ancora alla ricerca del giusto assetto, prepara l’ennesima rivoluzione. Complice anche la squalifica di Calafiori e l’assenza per infortunio di Dimarco. La novità principale riguarda il probabile utilizzo dal 1′ di Fagioli, al posto di Jorginho, in un centrocampo muscolare con Cristante e Barella. Previsto il ritorno della difesa a quattro – con Mancini e Bastoni (a sua volta in ballottaggio con Buongiorno a causa di una leggera forma febbrile) al centro e Di Lorenzo e Darmian sulle fasce. Davanti tornano Chiesa e Scamacca, la sorpresa potrebbe essere El Shaarawy, in un 4-3-3 puro, con l’uomo della provvidenza Zaccagni ancora in panchina.

Il ct Spalletti: “C’era da passare il turno, ora mi aspetto di vedere i ragazzi più sciolti”

Ciò che il ct si aspetta però è soprattutto un atteggiamento diverso dai suoi ragazzi. “Dobbiamo fare meglio di quello che ho visto fino adesso, questa qualificazione si sentiva moltissimo. C’è stato un sorteggio difficile, si è visto che i calciatori l’hanno un po’ subita, come probabilmente l’ho subita anche io. C’era da passare il turno, ora mi aspetto di vederli più sciolti – ha ammesso ieri in conferenza stampa – La considerazione va subito allo scontro diretto, non puoi andare a ragionare o a fare calcoli che a volte ti condizionano. Devi per forza agire. Noi al turno successivo andiamo se si riesce a vincere questa partita”.

L’aria di Berlino potrebbe aiutare in tal senso. Complice il capodelegazione Gigi Buffon, ieri in versione cantastorie nel rievocare le gesta degli azzurri campioni del mondo del 2006. “Ci ha fatto rivivere quell’emozione, sappiamo che abbiamo anche questo confronto da onorare, dobbiamo essere a quel livello – ha proseguito Spalletti – Bisogna essere molto simili a quelli lì per poterli ripagare della gioia che ci hanno dato”.

Sarà chiamato a offrire il suo contributo anche Gigio Donnarumma, una delle poche vere certezze dell’Italia in questa prima fase del torneo. “C’è più consapevolezza, avevamo un girone molto difficile, ci davano tutti per spacciati, noi ce l’abbiamo messa tutta e l’abbiamo superato – ha evidenziato – Quando arrivi agli ottavi vuoi arrivare fino alla fine. Se il gol di Zaccagni ci ha fatto fare ‘clic’? Sicuramente, siamo pronti, daremo il 110%“. Oltre a un posto ai quarti dell’Europeo c’è anche da smaltire definitivamente la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar.

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