Un gol di Oyarzabal a un minuto dalla fine consente alle Furie Rosse di laurearsi campione d'Europa per la quarta volta nella loro storia

La vittoria del bel gioco, del talento, della gioventù e della spensieratezza. Un gol di Oyarzabal a un minuto dalla fine consente alla Spagna di laurearsi campione d’Europa per la quarta volta nella sua storia dopo quelle del 1964, 2008 e 2012. Nella finale di Berlino le Furie Rosse hanno battuto per 2-1 l’Inghilterra trascinate dai due giovani fenomeni Lamine Yamal e Nico Williams, che a 17 e 22 anni sono già due autentici campioni. L’asso dell’Athletic Bilbao sblocca il risultato su assist del baby fantastico del Barcellona, poi dopo il momentaneo pareggio di Palmer per l’Inghilterra è il carneade Oyarzabal a regalare la vittoria meritata alla Spagna.

Spagnoli più forti anche della sfortuna, con l’infortunio nel primo tempo del loro giocatore più forte Rodri (premiato miglior calciatore del torneo). Il 22enne Williams premiato man of the match diventa il secondo giocatore più giovane a segnare in una finale degli Europei, meglio di lui soltanto l’azzurro Anastasi nel 1968 a 20 anni. Mai titolo fu più meritato per la squadra del ct De la Fuente, che nel suo cammino verso la gloria ha battuto i campioni in carica dell’Italia, i padroni di casa della Germania, i vicecampioni del mondo della Francia prima di piegare gli inglesi in finale.

Sconfitta amara per l’Inghilterra

Mastica ancora amaro l’Inghilterra, che incredibilmente perde la seconda finale di fila dopo quella del 2021 in casa contro l’Italia ai rigori. Per il ct inglese Southgate potrebbe essere il capolinea sulla panchina della nazionale, anche perchè non sarà facile spiegare la sostituzione di capitan Kane con oltre mezzora da giocare. Mai nessuno aveva perso due finali di fila.

Le formazioni

Le Furie Rosse schierano la formazione tipo con l’attacco delle meraviglie formato da Yamal, Olmo e Williams alle spalle di Morata. Rispetto alla semifinale vinta sulla Francia, in difesa tornano dalla squalifica Carvajal a destra e Le Normand in mezzo. L’Inghilterra replica con Bellingham e Foden a supporto di Kane. Nelle file inglesi la novità è sulla fascia sinistra, dove rispetto alla semifinale contro l’Olanda il ct Southgate sceglie Shaw al posto di Trippier.

Il principe William sugli spalti

Stadio Olimpico tutto esaurito con 71mila spettatori, con maggioranza inglese. In tribuna anche il principe William, presidente della Federcalcio inglese, accompagnato dal figlio George. Per la Spagna c’è il Re Filippo VI in persona accompagnato dalla figlia e il premier Pedro Sanchez. Presente anche il primo ministro tedesco Olaf Scholz. Prima della partita, Giorgio Chiellini, capitano della nazionale azzurra, ha riconsegnato la coppa degli Europei vinta dai ragazzi di Mancini a Wembley nel 2021 contro l’Inghilterra.

Il racconto della partita

Come prevedibile Spagna già aggressiva su entrambe le metà campo, le Furie Rosse provano a chiudere l’Inghilterra nella sua metà campo. La squadra di Southgate è compatta e chiude tutti gli spazi, per poi ripartire in profondità soprattutto con le accelerazioni di Saka sulla destra. Poco prima del quarto d’ora, Spagna pericolosa con una incursione di Williams da sinistra su cui Stones si produce in una strepitosa chiusura in scivolata. Si alzano i ritmi della partita, con le due squadre che provano a prendere il dominio del centrocampo. Poco prima della mezzora rischia grosso Kane per un fallo con il piede a martello contro Fabian Ruiz sulla trequarti spagnola, l’arbitro si limita al cartellino giallo. La Spagna controlla il possesso palla, cercando il varco giusto: la difesa inglese, per il momento, non si scompone e riesce a rintuzzare tutti i tentativi spagnoli. Prima dell’intervallo brivido in area inglese per un’incursione di Morata, fermato con grande tempismo da Guehi a due passi da Pickford. La replica inglese con Bellingham che serve Kane in area, sul destro del centravanti chiusura provvidenziale di Rodri e Laporte. Poi è Foden a cercare la zampata vincente, su una punizione dalla tre quarti, Unai Simon non si fa sorprendere. Nell’intervallo la Spagna perde Rodri per un infortunio muscolare, un colpo durissimo per De la Fuente che manda in campo Zubimendi. Ma le Fuie Rosse sembrano non accusare l’assenza del loro faro e dopo meno di due minuti passano in vantaggio con un micidiale diagonale mancino di Nico Williams, su assist dal limite del suo ‘gemello’ Yamal.

Colpita freddo l’Inghilterra sbanda e dopo un altro minuto rischia di capitolare ancora, questa volta però Dani Olmo strozza malamente il suo tiro di sinistro in diagonale. Palla a lato. In campo c’è una sola squadra: è la Spagna. Le Furie Rosse sfiorano ancora il raddoppio prima con Morata e poi con Williams dal limite. Dopo un’ora di gioco Southgate prova a dare una scossa a tutta la squadra togliendo addirittura il capitano Kane, al suo posto Watkins autore del gol vittoria contro l’Olanda. A prendersi la squadra sulle spalle è Bellingham, che sfiora il pari con un sinistro dal limite di poco fuori dopo un controllo con cui spiazza ben tre avversari un un colpo solo. La partita ora è bellissima, con capovolgimenti di fronte continui e occasione da una parte e dall’altra. La Spagna sfiora di nuovo il raddoppio con una magia di sinistro di Yamal, un super Pickford tiene in vita l’Inghilterra. Il ct inglese sbilancia ancora di più la squadra inserendo Palmer per Mainoo abbassando Bellingham in mediana. Una mossa che paga subito, perché è proprio da una combinazione con l’asso del Real Madrid che il neo entrato Palmer al 73′ firma il pareggio con un sinistro chirurgico dal limite che sorprende Simon. Emozioni a non finire a Berlino, a dieci dalla fine torna pericolosa la Spagna con una giocata fantastica tra Nico Williams, Dani Olmo e Yamal che impegna ancora Pickford con il mancino. Il gol è nell’aria e arriva meritato all’86′ con una zampata vincente dell’altro neo entrato Oyarzabal su assist mancino di Cucurella. Rete convalidata dal Var. Nel finale disperato assalto inglese alla porta di Simon, i bianchi sfiorano di nuovo il pareggio con due colpi di testa su angolo di Rice e Guéhi sventati da Simon e da Dani Olmo sulla linea. E’ l’ultima emozione di una partita bellissima, vinta con merito dalla squadra più forte. 

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