San Siro, spunta delibera per vendita ‘Meazza’ già votata nel 2019

Si tratta del Documento Unico di Programmazione 2019-2021 (DUP), predisposto dalla prima giunta Sala

“E’ stata inoltre prevista la valorizzazione dello Stadio Giuseppe Meazza, ubicato in via Piccolomini”. E’ la frase che, nel dibattito sulla vendita dello Stadio di San Siro a Milan e Inter che venerdì hanno comunicato al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, “interesse” per l’operazione, spunta da una delibera già votata da Palazzo Marino nel 2019. Si tratta del Documento Unico di Programmazione 2019-2021 (DUP), predisposto dalla prima giunta Sala, dove a pagina 185, su oltre 1.400 del documento, si legge che l’eventuale “valorizzazione” della Scala del Calcio è già stata inserita quell’anno nel “Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari 2019” che “prevede la vendita di aree, edifici, magazzini, strutture immobiliari in disuso che versano in uno stato di profondo degrado“. Piano che è allegato al documento.

L’elenco degli immobili che possono essere sottoposti a vendita compare in una delle tabelle allegate al Piano delle Alienazioni del patrimonio pubblico, a partire da pagina 937. Fra questi lo Stadio Meazza, con i suoi riferimenti catastali, che spunta nuovamente nella riga di una delle tabelle: indirizzo in ‘via Piccolomini’, immobile di tipologia ‘Stadio’, tipo di vendita ‘Proprietà’ o ‘Diritto di Superficie’. Proprio come da notizie fatte trapelare venerdì dal Comune sulle intenzioni dei club. Progetto a cui numerosi consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra e dell’opposizione di centrodestra hanno risposto chiedendo garanzie sul coinvolgimento diretto del ‘parlamentino’ milanese nella vendita.

Il Piano delle Alienazioni da oltre un miliardo e 85 milioni di euro di entrate stimate, che prevedeva un lungo elenco di operazioni come ad esempio quella sul Palazzo delle Scintille (poi diventato il principale centro vaccinale della stagione Covid) o la vendita in asta del Pirellino, sarebbe tuttavia già stato recepito dal consiglio comunale con la delibera 9/2019, votata il 28 marzo di quell’anno, con cui sono stati approvati il DUP e il Bilancio di Previsione 2019-2021. Il nodo più importante rimane invece quello economico: è lo stesso Organo di Revisione del Comune a rilevare, nel suo parere su bilancio, Dup e allegati, che “pur essendo indicati i singoli beni che l’Ente prevede di alienare/valorizzare” manca “l’indicazione dei rispettivi valori”. Quanto vale San Siro, quindi, non è stato definito.