Con i biancocelesti ha vinto lo storico scudetto del 2000

È morto a 76 anni Sven Goran Eriksson. L’annuncio è arrivato dalla famiglia con una nota: “Dopo una lunga malattia, Sven Goran Eriksson è morto a casa circondato dalla famiglia”. Nato il 5 febbraio 1948, Eriksson ha avuto una carriera da allenatore lunga più di 40 anni. E se la Svezia è stato il Paese di nascita, l’Italia è stato il Paese d’adozione di Eriksson, quello in cui ha realizzato i sogni più belli, quello in cui ha scritto pagine di storia. Una storia che ha avuto inizio nel 1984 sulla panchina della Roma. Nella Capitale Eriksson va subito vicino alla conquista dello scudetto, un titolo sfumato a causa di un’incredibile sconfitta casalinga contro il Lecce già retrocesso. Uno shock. Coi giallorossi Eriksson aveva vinto una Coppa Italia nel 1986. La seconda tappa del viaggio italiano di Eriksson è stata poi Firenze. Dal 1987 al 1989 ha guidato la Fiorentina coltivando il talento di Roberto Baggio. Prima della panchina italiana, per Sven un ritorno al Benfica dove già era stato negli anni ’80. Negli anni ’90 le due esperienze più forti. Dal 1992 al 1997 è stato l’allenatore della Sampdoria con cui nel 1994 ha vinto la Coppa Italia. Nel 1997 il passaggio alla Lazio del presidente Sergio Cragnotti a costruire una delle squadre più forti d’Europa a cavallo dei due millenni. Nel 1998 quella Lazio ha vinto una Coppa Italia e ha perso una finale di Coppa Uefa con l’Inter. Primo passo di un percorso trionfale. Prima ancora, però, un’altra delusione grandissima. Un altro scudetto perso all’ultima curva. Quello della stagione 1998/99 quando alla penultima i biancocelesti si fecero fermare a Firenze dal Milan di Alberto Zaccheroni pronto al sorpasso decisivo. Parziale sorriso, l’ultima edizione della Coppa delle Coppe vinta contro il Maiorca. Un sorriso che sarebbe diventato un’esplosione di gioia il 14 maggio del 2000 quando dopo un’ultima pazza giornata di campionato la sua Lazio vinceva il secondo scudetto della storia. Mancini e Salas, Veron, Simone Inzaghi, Mihajlovic e Nedved. Nel mezzo la conquista di una Supercoppa Europea battendo il Manchester di Sir Alex Ferguson. Era una Lazio che faceva paura a tutte in Europa. L’esperienza di Eriksson sulla panchina biancoceleste si conclude nel 2001. Da lì Sven lascia il suo Paese adottivo e inizia a girare il mondo. Dal 2001 al 2006 è ct dell’Inghilterra, poi va al Manchester City. Un giro del mondo che lo porterà anche in Cina, in Arabia e nelle Filippine. A gennaio del 2024 l’annuncio del male incurabile e di una vita che era al termine. Prima di salutare questo mondo, però, Eriksson ha salutato le sue ex squadre, i suoi ex tifosi. Ed è entrato ancora di più nei cuori degli appassionati di calcio. Pochi giorni fa il suo ultimo toccante messaggio e quell’invito a sorridere e vivere la vita al 100%. 

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