Dalla Lazio alla Samp fino a Fabio Fazio e Ravanelli: il cordoglio e il dolore di amici ed ex colleghi per la morte dell'ex allenatore svedese

Il mondo del calcio e e gli appassionati di sport ricordano tutti con grande affetto Sven Goran Eriksson, l’ex allenatore svedese morto di cancro al 76 anni. Un sentimento di gratitudine è stato espresso dalla Lazio che l’ex tecnico guidò nella conquista dello scudetto nel 2000. “Grazie per tutto ciò che hai fatto per noi, mister”, si legge nel post pubblicato dalla società biancoceleste a corredo di una foto in bianco e nero della sua ultima visita all’Olimpico. Anche il principe William ha voluto ricordare l’ex ct della Nazionale inglese. “Triste apprendere della scomparsa di Sven-Göran Eriksson. L’ho incontrato diverse volte come allenatore dell’Inghilterra e sono sempre rimasto colpito dal suo carisma e dalla passione per il gioco. I miei pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici. Un vero gentiluomo del gioco. W”, le parole del principe del Galles pubblicate in una storia su Instagram. 

ITALIA - INGHILTERRANELLA FOTO : ERIKSSON E ZOFF IN TRIBUNA

Zoff: “Lascia al calcio la sua classe nei comportamenti”

Ricorda invece la classe di Eriksson Dino Zoff, che era presidente della Lazio quando il club biancoceleste ingaggiò Eriksson. “Il ricordo di Eriksson è quello di un uomo piacevole sotto tutti gli aspetti, sia lavorativi che di compagnia. Mi dispiace personalmente, è una perdita come persona oltre che come tecnico”, ha detto a LaPresse lo storico portiere della Nazionale. “I ricordi che mi legano a lui alla Lazio sono tanti. Cosa lascia al calcio moderno? Lascia la classe che ha dimostrato sempre nei comportamenti”, ha aggiunto. 

Fabio Fazio su Eriksson: “In sua uscita di scena coraggio e saggezza”

“Una persona di grande gentilezza e allegria, di grande intelligenza. La sua uscita di scena è stata di un coraggio e di una saggezza assoluti. E credo ce ne voglia tanto per andarsene via in questo modo. Una lezione per tutti, sino all’ultimo. O se si preferisce un regalo per tutti, sino all’ultimo”. Così a LaPresse Fabio Fazio, grande tifoso sampdoriano, ricorda lo scomparso Sven Goran Eriksson, che allenò il club blucerchiato dal 1992 al 1997 prima di passare alla Lazio con la quale vinse lo scudetto nel 2000. 

Sampdoria: “Ciao e grazie mister, gentiluomo e sampdoriano”

“La prima parola che ci viene in mente quando pensiamo a lui è dignità. Dignità sportiva, per la classe e il rispetto evidenziati in ogni occasione in oltre quarant’anni di carriera da allenatore. Dignità umana, per aver affrontato con coraggio e compostezza un avversario bastardo come il cancro che l’ha portato via a 76 anni. Sven-Göran Eriksson non c’è più. Si è spento in Svezia, avvolto nell’affetto della sua famiglia e di chi gli ha voluto bene. Noi sampdoriani gliene abbiamo voluto tanto e lo scorso 5 maggio, a Marassi, abbiamo saputo dimostrarglielo come noi sappiamo. Un’occasione speciale, quella, per ribadire che possono passare il tempo e le stagioni ma chi per la Sampdoria ha messo il cuore non passerà mai”. Con queste parole sul suo sito internet la Sampdoria ricorda il suo ex allenatore Sven Goran Eriksson scomparso oggi all’età di 76 anni. “Già perché Sven non ci lascia soltanto uno storico terzo posto, una Coppa Italia in bacheca o una finale di Coppa delle Coppe sfuggita sul più bello. Sven ci lascia emozioni, ricordi indelebili e – soprattutto – una grande eredità morale. Da gentiluomo prestato al calcio qual era. ‘Spero che mi ricorderete come un uomo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete'”, prosegue il club doriano. “Faremo proprio così. Sorrideremo sempre pensando a te, ai cinque anni con te in panchina, alle tue idee, alla tua classe e a quel pomeriggio dello scorso maggio vissuto insieme ai tuoi ragazzi di allora. ‘Prima della partita è stato bellissimo, stavo piangendo. Mi porterò dentro questi momenti per tutta la vita’. Ecco, qualche lacrima, soltanto oggi, almeno oggi, concedila tu a noi. Ciao e grazie Sven, mister, gentiluomo e sampdoriano”, conclude la Samp. 

As Roma: “Pensiero ai familiari in questo momento di dolore”

“L’AS Roma piange la scomparsa di Sven Goran Eriksson. Ha guidato i giallorossi dal 1984 al 1987 conquistando una Coppa Italia. Il nostro pensiero va ai suoi familiari in questo momento di dolore”. Così la Roma su X ricorda Sven Goran Eriksson, allenatore svedese scomparso oggi all’età di 76 anni. 

Il ricordo di Ravanelli: “Persona straordinaria e vera”

“Perdiamo una persona straordinaria”. Così Fabrizio Ravanelli, ex attaccante della Lazio campione d’Italia nel 2000, ricorda a LaPresse l’allenatore di quella squadra Sven Goran Eriksson. Il tecnico svedese è mancato oggi all’età di 76 anni dopo una breve battaglia contro il cancro. “E’ una persona che mi ha dato tanto, che si è sempre comportata benissimo. Ricordo che quando arrivai dal Marsiglia mi accolse a braccia aperte, una persona molto franca. Una persona vera”, ha aggiunto Ravanelli che ha vestito la maglia biancoceleste dal 1999 al 2001 segnando 4 gol in 27 partite. “Ho un ricordo bellissimo, con lui abbiamo vinto un campionato, una Coppa Italia e la Supercoppa europea. Lo ricorderò sempre con grande affetto, era un gentiluomo”, ha detto ancora Penna Bianca. Aldilà delle doti umane, Eriksson è stato anche un tecnico di altissimo livello. “Lui ha portato un calcio totale, bello da vedere, con una idea di gioco fin dai tempi della Roma. In Italia si è imposto alla grande”, ha concluso Ravanelli. 

Meloni: “Lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio”

“‘Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela’. Si è spento oggi Sven Goran Eriksson, allenatore che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio, guidando nella sua lunga carriera anche le panchine di Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, con la quale ha vinto uno storico Scudetto. Lo scorso gennaio aveva annunciato di avere un tumore al pancreas in fase terminale, una malattia che ha affrontato con coraggio e grande umanità. Un pensiero di vicinanza ai suoi familiari e ai suoi cari. Riposa in pace”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Principe William: “Colpito dal suo carisma”

“Triste apprendere della scomparsa di Sven-Göran Eriksson. L’ho incontrato diverse volte come allenatore dell’Inghilterra e sono sempre rimasto colpito dal suo carisma e dalla passione per il gioco. I miei pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici. Un vero gentiluomo del gioco. W”. Il ricordo del principe del Galles William di Sven Goran Eriksson.

Inter: “Vicini a famiglia in questo momento di lutto”

FC Internazionale Milano esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Sven-Göran Eriksson e si stringe attorno alla famiglia e a tutto il mondo del calcio in questo momento di lutto”. Così su X l’Inter ricorda l’ex allenatore.

Gravina: “Per sempre legato a Italia, 1′ silenzio su tutti i campi”

“La notizia della sua morte è un grande dolore per il calcio italiano. Apprezzato e rispettato per le sue qualità tecniche e umane, Sven-Goran è stato un grande allenatore la cui memoria rimarrà legata per sempre all’Italia. La sua testimonianza di amore per il calcio e per la vita ha commosso tutti e unisce i tifosi, senza alcuna distinzione, in un lungo ed emozionante applauso”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, commentando la scomparsa di Sven-Göran Eriksson. In sua memoria, spiega la Federcalcio in una nota, verrà osservato un minuto di raccoglimento su tutti i campi di Serie A (maschile e femminile) e Serie B prima delle gare in programma oggi e nella prossima giornata di campionato. 

Anna Falchi: “Lui e Vialli stessa dignità e coraggio”

“Ho tirato fuori proprio adesso un video, l’ultima volta che l’ho visto era in occasione di una partita del 26 maggio con mia figlia, sono riuscita ad andare a salutarlo sapendo che non l’avrei più rivisto. È stato un momento davvero commovente. Ci siamo abbracciati come vecchi amici”. Così in lacrime a LaPresse l’attrice e conduttrice tv, Anna Falchi, celebre tifosa laziale che prese parte alla festa dello scudetto del 2000 del club biancoceleste guidata da Sven Goran Eriksson, scomparso oggi all’età di 76 anni. “Sapere che una persona non ce l’ha fatta e che non ci sono cure fa molto male. Quando ci siamo visti e abbracciati lui si è ricordato della festa dello scudetto. È stato molto affettuoso, l’ho visto molto provato ma con grandissima dignità come lo sanno essere uomini nordici. Lui è svedese ed io finlandese. E a parte l’amore per la Lazio, di quella Lazio di cui sono diventata tifosa nel 1996 e di cui lui è il simbolo, c’è questo legame di conterraneità. Mi colpisce la freddezza e la dignità con cui ha affrontato la sua malattia. Giorni fa è uscita la sua ultima intervista dicendo ‘godetevi la vita, divertitevi e non piangete per me”. Ecco, c’è tutta la dignità e il coraggio, appunto, che ha avuto per condividere con il grande pubblico questo suo momento, lo ha fatto per dare forza e coraggio alle altre persone che magari stanno vivendo la sua stessa cosa. Coraggio e dignità sono gli aggettivi che lo descrivono al meglio”, ha aggiunto. “Sì, vedo un parallelismo con Vialli per come hanno affrontato la malattia con dignità”, ha concluso Anna Falchi.

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