La decisione dopo gli scontri nel derby di Genova in Coppa Italia

C’è l’ufficialità: il match Genoa-Juventus in programma allo stadio Ferraris di Genova domani alle 18 si giocherà a porte chiuse, quindi in assenza di pubblico. È il primo provvedimento che riguarda le prossime 4 partite, in casa e in trasferta, per Genoa e Sampdoria dopo gli scontri la notte del derby di Coppa Italia, a margine dei quali si sono verificati episodi di guerriglia urbana con una trentina di feriti tra le forze dell’ordine, due arresti e quindici fermi tra i tifosi che si sono resi protagonisti di disordini.

Thiago Motta: “Paghiamo tutti”

“E’ un peccato, stiamo parlando dello sport più bello del mondo. E’ un peccato per tutti, per i tifosi, i giocatori, gli allenatori, i dirigenti e i presidenti. Penso in un momento così alla fine paghiamo tutti“, ha detto in conferenza stampa il tecnico della Juventus Thiago Motta alla vigilia della trasferta di campionato contro il Genoa tornando sugli scontri del derby della Lanterna di mercoledì. “A Genova ho vissuto momenti belli e meno belli, ma è stato un privilegio – ha proseguito – E’ una squadra in cui mi sono trovato molto bene sia da giocatore che da allenatore. Mi ha dato tanto e penso di aver dato tanto a questo club, sono sempre contento di tornare lì”.

Salvini: “Violenze derby? Conto non vedano più partita in loro vita”

“Quelli non sono tifosi, quelli non sono né genoani né doriani, non hanno niente a che fare con le famiglie, coi bambini. Se uno attacca poliziotti e carabinieri non è un tifoso, conto che non possano più vedere una partita di pallone nella loro vita”. Lo ha detto commentando le violenze nel derby di Genova il leader della Lega e ministro dei trasporti Matteo Salvini oggi a margine del sopralluogo alla nuova torre piloti del porto, che sostituirà la struttura crollata 11 anni fa.

 

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