Passo indietro per i bianconeri di Motta: a segno Vlahovic e Marin su rigore

Archiviata la super prestazione di Lipsia, la Juventus fa un inatteso passo indietro, perde la scia del Napoli, manca il controsorpasso all’Inter e perde l’imbattibilità della sua porta bruciando il record di clean sheet che durava da sei turni. Una Signora disattenta, poco cinica e quasi mai aggressiva nel finale si fa recuperare dal Cagliari a due minuti dalla fine non capitalizzando il penalty segnato da Vlahovic al 15′. Proprio il serbo ha avuto la chance al 78′ per chiudere il match fallendo il raddoppio in maniera clamorosa con la porta completamente libera, un errore che ha consentito al Cagliari di non perdersi d’animo, gettarsi in avanti e acciuffare il gol del pareggio, anche questo su rigore, rischiando poi di uscire dall’Allianz Stadium cn una vittoria se il tiro teso di Obert non fosse andato a sbattere contro il palo.

Una brutta battuta d’arresto per la squadra di Motta che si butta via e che ora si trova a tre lunghezze dal capolista Napoli e un punto sotto all’Inter, scivolando al terzo posto in compagnia dell’Udinese. E con il Milan, impegnato stasera a Firenze, pronto ad approfittarne. Per il Cagliati invece un punto d’oro che certifica il buon momento della squadra reduce dalla vittoria, ottenuta nei minuti finali in trasferta contro il Parma. Le assenze pesanti di elementi come Bremer e Nico Gonzalez si sono sono fatte sentire ma al di là degli uomini sono mancati alla squadra bianconera ritmo e furore per schiacciare i sardi e chiudere il match. Motta rinuncia dal 1′ anche a Yildiz al quale viene preferito Mbangula. A centrocampo ancora panchina per Douglas Luiz con Locatelli e Thuram dal 1′ e Koopmeiners dietro a Vlahovic. Nel Cagliari Mina e Luperto al centro e Obert e Zappa ai lati, mentre davanti spazio a Piccoli con Viola a supporto. Si parte a ritmi bassi ma la Juve non ci mette molto ad alzare il livello del suo gioco facendosi pericolosa con Savona che prima impatta di testa debolmente e poi fa correre un brivido ai rossoblù con un tiro cross dopo una combinazione con Locatelli. I bianconeri spingono e al 15′ si procurano un penalty per un fallo di mano in area di Luperto su uno stacco di Gatti. Vlahovic dal dischetto con un tiro teso sulla destra potente e preciso firma il suo gol numero cinque in campionato. I serbo esulta mostrando al pubblico la maglia di Bremer, che dovrà stare fiori a lungo per la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.

La Juve gioca con qualità, c’è il continuo movimento dei giocatori che occupano bene gli spazi e il Cagliari va in affanno. In tre minuti la squadra di Motta sfiora tre volte il raddoppio, due con Koopemeiners (conclusione alta da fuori e mancino violento parato da Scuffet) e poi con Conceicao. Nella ripresa la Juventus si fa subito pericolosa con Conceicao che arriva sul fondo e appoggia al centro per Vlahovic che riesce a deviare il pallone senza però inquadrare la porta. Ci prova poi Fagioli con una conclusione a mezz’altezza di poco a lato. E’ un Cagliari però in crescita, più determinato e coraggioso soprattuto dopo l’inserimento di Luvumbo e Gaetano dopo un’ora di gioco. Con forze fresche i rossoblù trovano energia e mettono in difficoltà i bianconeri che retrocedono il proprio baricentro. Motta si sbraccia e fa subito le contromosse cambiando gli uomini a centrocampo con l’inserimento di Douglas Luiz al posto di Thuram e McKennie per Locatelli. La squadra sembra dare segni di risveglio (dentro anche Yildiz) con Vlahovic che ha una grande chance per chiudere i conti ma il serbo fallisce da pochi passi il colpo del ko. E’ la svolta del match. Nel finale i rossoblù vanno a caccia del pareggio che arriva su rigore per un fallo in area di Douglas Luiz su Piccoli. Dal dischetto Marin non sbaglia facendo cadere il record di clean sheet della Juventus che in campionato durava da sei partite. Nel finale la squadra di Motta si getta in avanti ma finisce in 10 per un doppio cartellino giallo a Conceicao (che commette simulazione cercando un altro fallo da rigore) e rischia di uscire sconfitta. A salvarla è il palo colpito da Obert nei minuti di recupero. 

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