IL responsabile Can (Commissione Arbitri Nazionale), in occasione della presentazione del nuovo Codice di giustizia sportiva

“Soddisfatto degli arbitraggi dell’ultima giornata? No”. Lo ha detto Gianluca Rocchi, responsabile Can (Commissione Arbitri Nazionale), in occasione della presentazione del nuovo Codice di giustizia sportiva, edito da Giuffrè Francis Lefebvre, allo stadio Meazza di Milano. Sulla omogeneità interpretativa, di cui si sta dibattendo in queste giornate, Rocchi ha ribadito: “La formazione è fondamentale, ma ogni arbitro ha una testa pensante e una propria filosofia. È chiaro che l’ideale sarebbe avere un’omogeneità al 100% ma è impossibile, perché siamo esseri umani. Sull’interpretazione si può discutere per settimane, ma non dimentichiamo che il calcio è anche soggettività. Dietro ogni decisione c’è sempre una persona“. 

Rocchi: “Var a chiamata può essere soluzione, a lavoro su perdite tempo”

“Var a chiamata e tempo effettivo? Sono proposte su cui non posso rispondere più di tanto perché sono in corso di valutazione. Di sicuro il Var a chiamata è una soluzione alternativa, potrebbe essere una soluzione complementare per aiutare l’arbitro a trovare una soluzione corretta”, ha affermato Rocchi. “Il tempo effettivo? Stiamo facendo un lavoro importante sulle perdite di tempo, un lavoro certosino per anticipare le riprese del gioco, l’eventuale introduzione del tempo effettivo porterebbe sicuramente a uno stravolgimento importante, ma tutti giocherebbero gli stessi minuti”. 

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