Per il tecnico sarà decisivo il match contro il Torino, la sua ex squadra. Tra i possibili sostituti si fa strada anche Terzic. Sabatini a LaPresse: "Friedkin assenti"

Resta in bilico il futuro di Ivan Juric sulla panchina della Roma dopo la pesante sconfitta di domenica, 1-5 in casa della Fiorentina. Ma, secondo le ultime indiscrezioni, il tecnico croato per ora ha incassato una fiducia a tempo dalla società.

Juric, non guida i giallorossi a una vittoria in campionato dal 29 settembre e in Europa League ha incassato uno 0-1 in casa degli svedesi dell’Elfsborg. Ma nonostante la figuraccia rimediata contro i Viola, la Roma in una riunione d’emergenza che si è svolta oggi ha deciso per il momento di proseguire con lui. Come detto, però, la fiducia è a tempo. Juric resta sotto esame e per lui sarà decisiva Roma-Torino di giovedì. Saranno quindi i granata, la sua ex squadra, a decidere il futuro di Juric.

Tra i candidati per sostituirlo in caso di esonero potrebbe esserci un clamoroso ritorno: quello di Daniele De Rossi, esonerato solo 40 giorni fa. In corsa per la panchina giallorossa anche Claudio Ranieri, che con la Roma andò vicinissimo allo scudetto nel 2009-10 e che solo lo scorso anno aveva detto di essersi ritirato dall’allenare le squadre di club. Voci anche su Roberto Mancini, che di recente ha lasciato la panchina della Nazionale Saudita, e su Edin Terzic, il tecnico che ha guidato il Borussia Dortmund alla finale di Champions League. 

Juric: “Buttati 40 giorni di lavoro nel cesso”

Lo stesso Juric aveva mostrato tutta la sua frustrazione nel postpartita del match contro la Fiorentina. “Abbiamo sbagliato tutto, sia nel gioco che nell’atteggiamento. Fino ad adesso abbiamo fatto sette partite molto costanti, con buone prestazioni. Non me l’aspettavo, ho visto pochissima concentrazione e attenzione“, aveva detto ai microfoni di Dazn. “Se mi sento in discussione? Mi dispiace molto, come sapete decidono altri. Penso che in 40 giorni è stato fatto un grandissimo lavoro, l’abbiamo buttato nel cesso oggi. Ma rimango convinto che abbiamo fatto tantissime cose fuori”, ha proseguito.

 

Hummels: “Felice per l’esordio ma triste per tutto il resto”

Nel match perso dalla Roma contro la Fiorentina si è registrato anche l’esordio in giallorosso del difensore campione del mondo Mats Hummels, che però ha macchiato il suo debutto con un autogol. “Felice di aver finalmente debuttato in Serie A e di aver disputato la prima partita con questo club, triste per tutto quello che è successo in campo ieri“, ha scritto Hummels su Instagram. 

Sabatini: “Friedkin assenti, che pena vedere la Roma così”

Sono in tanti, nell’ambiente romano, a chiedere l’esonero di Juric, ma anche un cambiamento nella proprietà: Dan e Ryan Friedkin, infatti, sono ritenuti colpevoli della grande agitazione che la società giallorossa ha visto negli ultimi mesi. “Parlare oggi della Roma diventa dura. Sono molto dispiaciuto soprattutto per i tifosi, sono stati trattati in maniera discriminatoria. Non esiste che una proprietà non parli con il proprio pubblico, è tutto consequenziale. Sembra veramente una squadra abbandonata al suo destino. E’ una situazione penosa”, ha detto a LaPresse Walter Sabatini, dirigente sportivo ed ex ds della Roma.

“La tifoseria non si merita questa situazione. Ma mi limito a questo altrimenti dicono che sono un frustrato dal fatto che sono disoccupato e dico cattiverie. Il problema è che quando parlo devo dirle le cose e non fare lo stratega. Se tornerei alla Roma? La considero una domanda retorica, è ovvio che ci tornerei ma nessuno mi cercherà mai a Roma, non questa proprietà certamente. Quindi è un problema che non si pone minimamente”, ha aggiunto. “Nella Roma deve cambiare il modo di pensare al calcio, va pensato con tratti di umanità, intelletto. Il calcio è uno sport stupido per persone intelligenti, va ridisegnato e rivisitato il rapporto della proprietà con questa città, e con il lavoro che stanno facendo”, ha proseguito Sabatini. “I giocatori hanno giocato contro Juric? No, non ci credo. Hanno semplicemente giocato malissimo. Io per tanti anni di calcio non ho mai visto un giocatore giocare contro il proprio allenatore. Posso capire un giocatore che non si uccide per il proprio tecnico ma qualcuno che ci gioca contro non ci credo, Ho visto solo una prestazione imbarazzante”.

 

 

 

 

 

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