L'allenatore croato ha parlato alla vigilia del match con il Bologna: "Mai pensato dimettermi, mi ha dato fastidio mancanza continuità mentale"
Sono giorni difficili in casa Roma dopo il pareggio in Europa League in casa del Royale Union Saint-Gilloise con i giallorossi chiamati a una risposta in campionato (dove arrivano da una pesante sconfitta a Verona) contro il Bologna di Italiano. Sicuro assente nel match in programma all’Olimpico domenica pomeriggio alle 15 sarà Paulo Dybala, come ha spiegato l’allenatore Ivan Juric nella conferenza stampa della vigilia.
Dybala out contro il Bologna
“Dybala non ci sarà perché ha sentito un fastidio nel riscaldamento di ieri. Voleva allenarsi ma il fastidio continuava a esserci”, ha spiegato il mister dei giallorossi che ha poi parlato anche della situazione del capitano, Lorenzo Pellegrini: “Devo ancora vedere se giocherà. La mentalità vincente si può chiamare anche anima, è la stessa cosa. In certi momenti non siamo attaccati al risultato e alla prestazione. La tattica è importantissima, ma se non c’è quella cosa non sei competitivo e in alcune partite non lo siamo”.
Rispondendo sull’argentino, Juric spiega che non si tratta di un infortunio “ma di sensazioni, fastidi, cicatrici a causa dei tanti infortuni passati”. “Queste sensazioni non ti lasciano tranquillo ed è successo un po’ in Belgio e ieri voleva provare ad allenarsi ma sentiva un fastidio”, ha aggiunto.
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Con Hummels nessun litigio
Dopo l’ennesima esclusione di Hummels in Belgio a cui è stato preferito Cristante fuori ruolo, Juric è stato chiamato a spiegare la sua scelta. “Mai un litigio, è un grandissimo professionista. Io devo scegliere uno che deve fare determinate cose e Cristante contro l’USG le ha fatte. Non c’è nessun litigio, così come quando ho messo Pisilli al posto di Pellegrini. L’ho messo perché Pisilli mi faceva determinate cose che richiedevo. So che è pesante e anche io mi aspettavo di avere di più appena arrivato, ma devo essere onesto e scegliere il calciatore che fa meglio le cose che chiedo. Non devo nascondermi dietro i problemi. Se Pisilli mi dà più garanzie di Pellegrini allora metto Pisilli anche se è un ragazzino”.
Juric: “Non ho mai pensato dimettermi”
Mentre l’ambiente romano parla di un possibile cambio al timone con l’ombra di Roberto Mancini che si allunga su Trigoria, Juric allontana l’idea di un suo passo indietro: “Abbiamo provato a fare tutto. Quello che mi dà fastidio da uomo e da allenatore è che io vedo che si possono fare progressi nelle partite, poi ci sono anche delle brutte partite. La mancanza di continuità mentale mi ha dato molto fastidio”.
“Abbiamo ripulito aria dopo Firenze, abbiamo tirato fuori tutto. Non ho mai pensato di fare un passo indietro, magari lo hanno avuto altri. Ho la coscienza pulita, magari altri fanno un passo indietro ma non io. Non è facile perché a volte ho la squadra in mano e poi sparisce, non so da cosa dipenda. Questa è la realtà. Ho visto molti miglioramenti in alcune partite ma allo stesso tempo in altre c’è stato il buio”, ha aggiunto.
“Ci sono dei momenti in cui sento la squadra mia, come a Verona quando ho detto che ero soddisfatto perché vedevo tantissime cose buone. Non ero finto. Contro l’USG non vedo differenze con la partita contro la Fiorentina, non eravamo concentrati e abbiamo concesso contropiedi. In queste partite non ho riconosciuto la mia squadra. Contro l’USG ho visto una squadra distratta e che si complicava la vita, non era sul pezzo e faccio fatica ad accettare questo. Fare una partita così contro l’USG è veramente sconcertante”, ha concluso Juric.
Italiano è un allenatore top
Juric ha poi parlato del suo avversario, Vincenzo Italiano, definendolo “un allenatore top” che “dà un gioco ed è aggressivo e rischioso”. “Mi piace molto, sono state sempre belle sfide con lui. Il Bologna accetta l’uno contro uno senza problemi”, ha spiegato l’allenatore croato. “Quali sono le sensazioni positive? Contro il Torino abbiamo avuto qualità, organizzazione e serenità contro una squadra che ha segnato tanto. Contro il Verona partita molto positiva, addirittura meglio del Torino per come abbiamo mosso il pallone e per occasioni. Abbiamo subito dei gol incredibili, dobbiamo migliorare nei particolari. Poi ci sono state sensazioni negative come contro l’USG, mentre nelle altre partite ci sono state sensazioni positive e caratterizzate da errori arbitrale, che spero di non vedere più. In Belgio non ho visto anima e partecipazione, così come contro la Fiorentina”, ha sottolineato.
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