In nome dell'aeroplanino è stato accostato ai giallorossi come possibile sostituto di Juric
“L’aeroplanino” Vincenzo Montella non atterrerà sulla pista di Trigoria. A dirlo, in una lapidaria risposta, è la Federcalcio turca che mette a tacere le voci emerse in queste ore di un possibile ritorno sulla panchina della Roma dell’ex numero nove del terzo scudetto giallorosso. “Non esiste una cosa del genere”, ha dichiarato Ceyhun Kazanci, membro del consiglio direttivo della Federcalcio e responsabile per le squadre nazionali. “Abbiamo un contratto fino alla fine del Mondiale 2026. Lui è molto felice qui ed è concentrato al 100%. Non c’è niente di più naturale che accostare i nomi di allenatori di successo con alcuni grandi club. Sarà con noi fino alla fine”, ha aggiunto il dirigente che ha rilasciato la sua dichiarazione al sito specializzato ‘Fanatik.com.tr.
Il toto nomi per il dopo Juric
Il nome di Montella è uno dei tanti usciti nelle ultime ore dopo l’esonero di Ivan Juric arrivato al termine della gara col Bologna finita 3-2 per la squadra di Italiano. Oltre all’ex attaccante giallorosso sono stati accostati alla panchina della Roma altri allenatori: dall’ex ct azzurro Roberto Mancini a Massimiliano Allegri, passando per Claudio Ranieri, nome caro alla tifoseria romanista, fino a quelli di Frank Lampard e Ten Hag, fresco di licenziamento dal Manchester United. Per il momento non ci sono piste concrete su nessuno di questi profili, strategia in linea con la gestione della famiglia Friedkin che ha sempre preferito gli annunci a sorpresa rispetto a trattative pubbliche.
Le parole di De Rossi
Nelle ultime ore sono arrivate anche le parole di Daniele De Rossi, che hanno riacceso le speranze di gran parte del tifo romanista. “Io mai più a Trigoria? Io veramente non l’ho mai detto”, ha dichiarato l’allenatore parlando ai microfoni della Rai in occasione dell’inserimento nella Hall of Fame del calcio italiano a Firenze. “Ne sono uscite tante, ma al di là delle dinamiche che sono successe da giocatore prima e allenatore poi, io lì sono di casa. Lo stesso presidente lo ha sempre detto, ci lavora ancora mio padre. Ma io come torno a Coverciano, tornerò anche a Trigoria”, ha concluso De Rossi.
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