Ha trascorso la sua prima notte in ospedale Edoardo Bove, il centrocampista della Fiorentina che domenica sera ha accusato un malore dopo 17′ della partita contro l’Inter. Il calciatore da ieri è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Careggi, è stato estubato nelle prime ore di ieri mattina e ha iniziato a rispondere alle domande dei medici. Nel primo pomeriggio poi è arrivato il nuovo bollettino medico della Fiorentina e dell’ospedale Careggi in cui viene spiegato che “dopo aver passato una notte tranquilla” Bove “è stato risvegliato ed estubato. Attualmente è sveglio, vigile e orientato. Ha parlato con la famiglia, la dirigenza Viola, il mister e i compagni che sono accorsi a trovarlo non appena ricevuta la bella notizia. Nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori accertamenti per stabilire le cause che hanno determinato la situazione critica”.
“Siamo molto più contenti e rilassati rispetto a ieri. Questa mattina ci abbiamo parlato, è sveglio, lucido con la sua voglia di scherzare. La situazione deve rimanere ovviamente sotto controllo anche nelle prossime giornate, ma il ragazzo sta bene“, ha detto invece Alessandro Ferrari, direttore generale della Fiorentina, parlando con i giornalisti all’uscita dell’ospedale. “Il presidente Commisso – ha aggiunto Ferrari – ci ha chiamato tutta la notte e questa mattina ha parlato con il papà del ragazzo. Bove è riuscito a parlare con la squadra, li ha convinti a giocare mercoledì, quindi mercoledì scenderemo in campo. C’è voglia di ritornare a vivere in fretta grazie anche all’entusiasmo di Edoardo” per la partita degli ottavi di finale di Coppa Italia contro l’Empoli a Firenze. “Viste le notizie rassicuranti arrivate in giornata e dopo la videochiamata che Edoardo ha voluto fare con tutti i suoi compagni, il Mister e lo staff tecnico riuniti al Viola Park, la squadra ha deciso di tornare subito in campo e preparare la sfida con l’Empoli di mercoledì”, ha poi fatto sapere sempre la società viola.
Fin dalla mattina Bove ha ricevuto la visita dei compagni di squadra da Colpani a Cataldi e Martinez Quarta, oltre al tecnico Palladino e ai dirigenti Pradè e Ferrari. In mattinata è arrivato anche il presidente della Figc Gabriele Gravina, che si è intrattenuto a lungo con il ragazzo. “Il ragazzo sta bene. Ha avuto molto piacere di rivedere i suoi compagni e i suoi amici, si informa sulle partite, quindi vuol dire che già sta bene, ed è già proiettato alla partita” tra Roma e Atalanta ha detto Gravina. Presenti pure il governatore della Toscana Eugenio Giani e la sindaca di Firenze Sara Funaro. Da Roma è arrivato anche il messaggio di sostegno del presidente del Coni Giovanni Malagò. “Ieri sono stati tutti molto professionali e lucidi. Il ragazzo lo conosco benissimo, conosco la famiglia. Le notizie di stamattina ci gonfiano il cuore di serenità e ottimismo”, ha detto a margine dei premi Coni-Ussi al salone d’onore. “In Italia siamo uno dei pochissimi paesi al mondo in cui il certificato medico ha valore legale, siamo un fiore all’occhiello del sistema. Tutto è perfettibile, ma siamo molto contenti dei professionisti dell’Istituto medicina dello sport che svolgono un ruolo fondamentale”, ha aggiunto il numero 1 dello sport italiano”.
Vista anche la volontà del giocatore di guardare avanti, la Fiorentina mercoledì scenderà in campo regolarmente in Coppa Italia contro l’Empoli allo stadio Franchi. Intanto si inizia a ragionare anche su una data per il possibile recupero della gara contro l’Inter che ripartirà dal momento in cui è stata interrotta. Visto il calendario fittissimo le prime date disponibili potrebbero essere a febbraio, in concomitanza con i playoff di Champions e Conference League. Se Inter e Fiorentina, nelle prime posizioni nelle rispettive competizioni, dovessero qualificarsi direttamente per gli ottavi ecco che proprio quelle due settimane (12 o 19 febbraio) potrebbero consentire alla Lega di programmare la prosecuzione della partita. Nel caso in cui una delle due squadre dovrà invece affrontare il playoff europeo ecco che c’è il rischio di un ulteriore slittamento in attesa del primo buco disponibile di un calendario sempre più ingolfato.